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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Maggio 2005
 
   
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  A COMO DAL 14 MAGGIO AL 3 LUGLIO 2005 LA MOSTRA ARCHIPITTURA  
   
  Como, 2 maggio 2005 - Dal 14 maggio al 3 luglio, alla Pinacoteca Civica di Como, si terrà la mostra ‘Archipittura. Interrelazioni fra le arti a Como nell’età del Razionalismo’, che rientra nelle iniziative organizzate dal Gt04, comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Giuseppe Terragni, promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, col patrocinio del Comune di Como – Assessorato alla Cultura, e che si avvale del finanziamento della Lombardia - Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia e di un contributo della Fondazione Ratti. Curata da Alberto Longatti, insieme a un comitato scientifico composto da Luciano Caramel, Cristina Casero, Elena Di Raddo, Mario Di Salvo e Ornella Selvafolta, l’esposizione analizza il rapporto fra artisti e architetti dagli anni Trenta ai Cinquanta, che fa di Como un luogo privilegiato all’interno di un dibattito di portata internazionale. La frequentazione costante e assidua, quasi quotidiana, fra pittori e architetti, in primo luogo Giuseppe Terragni, si risolse in iniziative non solo di concreta collaborazione, ma anche di confronto teorico. Emblema di tale collaborazione è la Casa del Fascio (1932-1936) dove Terragni si occupò anche degli arredi e Radice delle decorazioni per la Sala del Direttorio mentre Marcello Nizzoli fu coinvolto nella realizzazione dei pannelli fotomeccanici della facciata. Tale confronto tra architettura e pittori risulta però più complesso di una semplice collaborazione. La conversione all’astrattismo di Radice e Rho e la frequentazione, insieme a Terragni, degli artisti che in quegli anni portavano avanti ricerche non figurative raccolti intorno alla Galleria del Milione di Milano, coincidono infatti con il periodo di costruzione della Casa del Fascio. Il problema plastico enunciato dall’architettura razionalista è quindi lo stesso che coinvolge la pittura astratta. Esiste nell’architettura razionalista e nella pittura una comune tensione a risolvere nell’arte problemi legati alla “struttura” e alla “forma”. La mostra ripercorre, attraverso sette sezioni – con materiale proveniente dalle risorese della Pinacoteca di Como, dal Centro Studi Terragni, dall’Archivio Cattaneo, dalla collezione Eredi Radice e da numerose collezioni private –, gli episodi più significativi di questo felice momento della cultura comasca, partendo proprio dalla duplice personalità di Terragni, architetto, ma anche pittore (Nel segno di Terragni), per rivelare l’“anima architettonica” di Radice e Rho nel progetto di allestimento della Sala delle Medaglie d’oro occasione della Mostra Coloniale di Villa Olmo (1937) (L’africa a Villa Olmo. La Mostra Coloniale). La relazione tra pittori e architetti, alimentata da incontri, rapporti personali, confronto di idee si concretizza, tra gli altri, attraverso progetti rimasti esemplari nella storia dell’arte e dell’architettura italiana. Nelle due sezioni Architetti, pittori, scultori e A due mani: Radice-cattaneo vengono esaminati tra gli altri: il progetto per Casa sul lago per artista presentato alla V Triennale di Milano (1933), che vede riuniti intorno a Terragni gli architetti Lingeri, Cereghini, Dell’acqua, Giussani, Mantero, Ortelli, Ponci, insieme a Radice e Nizzoli; la Fontana di Piazzale Corsica a Camerlata (1935), progettata da Mario Radice e Cesare Cattaneo che unisce due competenze nella soluzione di un problema formale e allo stesso tempo funzionale. Radice e Cattaneo sono anche protagonisti di un’intensa collaborazione nella progettazione di chiese tra il 1939 e il 1943. Nel dopoguerra – clima ricostruito nella sezione Arti parallele e segnato dall’importante mostra Forme Colori della vita d’oggi (1957), di cui vengono presentati anche inediti di Lucio Fontana – Ico Parisi costituisce una voce di vero protagonista nel clima oramai diffuso del confronto fra le arti. La collaborazione con Mario Radice e Francesco Somaini nelle decorazioni musive e plastiche di Villa Bini a Monteolimpino (1952-1953) prosegue nel Padiglione Soggiorno della X Triennale milanese (1954), progettato con Silvio Longhi e Luigi Antonietti, in cui il ruolo degli artisti – Francesco Somaini, Bruno Munari, Mauro Reggiani, Umberto Milani – risulta particolarmente significativo. Fino all’utopia di Operazione Arcevia, il progetto di un luogo in cui si sarebbe verificata la piena integrazione tra le diverse forme della creatività. Una sezione particolare, inoltre, è dedicata al tema teorico dell’incontro tra le due arti, sviluppato attraverso il tema visivo de Lo spazio armonico. All’interno del percorso espositivo verrà allestita una sala video in cui saranno proiettati alcuni filmati, fra cui figurano spezzoni di documentari dell’istituto Luce e una versione su schermo unico del film multimediale “Terragni fra ragione e utopia: la Casa del Fascio di Como” realizzato da Pierpaolo Venier nell’ambito delle celebrazioni del Gt04. Il libro-catalogo della mostra è stato concepito come un’ampia e articolata monografia sul tema, con saggi e schede storiche compilati da tutti i componenti della commissione scientifica e un contributo di studio di Stefano Pirovano, incaricato dell’ordinamento dell’archivio Parisi in Pinacoteca. Inaugurazione: venerdì 13 maggio, ore 18.30 Segreteria organizzativa Gt04 Tel. 031.301037 info@gt04.Org  
     
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