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Notiziario Marketpress di
Lunedì 02 Maggio 2005
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CREDEM BILANCIO 2004: DIVIDENDO 0,25 EURO PER AZIONE CONFERMATO CONSIGLIERE LUIGI MARAMOTTI |
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Reggio Emilia, 2 maggio 2005 - L’assemblea degli Azionisti di Credem, presieduta da Giorgio Ferrari, ha approvato il 29 aprile in sede ordinaria il bilancio individuale e consolidato dell’ esercizio 2004 che ha registrato un utile netto consolidato di 130,2 milioni di euro, +35,8% rispetto al 2003 (95,9 milioni di euro), come da progetto proposto dal consiglio di amministrazione reso noto il 24 marzo scorso. L’assemblea ha confermato la distribuzione di un dividendo di 0,25 euro per azione (+ 25% rispetto a 0,20 euro nel 2003), che sarà messo in pagamento a partire dal 26 maggio 2005 con stacco cedola il 23 maggio 2005, per un monte dividendi complessivo di 68,9 milioni di euro (54,9 milioni di euro nel 2003). Si è proceduto alla nomina a consigliere di Luigi Maramotti, conseguentemente alla precedente cooptazione, avvenuta il 20 gennaio 2005, dopo la scomparsa di Achille Maramotti. Il consiglio di amministrazione, con tale nomina, si conferma composto da 12 esponenti. E’ stato conferito l’incarico per la revisione contabile del bilancio civilistico e consolidato di Credem, relativamente agli esercizi 2005-2006-2007, alla società Deloitte & Touche Spa, essendo scaduto il mandato precedentemente affidato a Pricewaterhousecoopers Spa. L’assemblea è stata inoltre informata, come già preannunciato nel comunicato stampa del 24 marzo scorso, che il gruppo ha avviato da circa due anni un progetto dedicato all’analisi degli impatti ed alla realizzazione delle modifiche organizzative e procedurali connesse all’introduzione dei principi contabili internazionali Ias/ifrs. Si stima pertanto che la produzione dell’ informativa periodica, secondo i nuovi principi contabili, sia possibile a partire dalla relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2005. I risultati di bilancio 2004 A livello consolidato Credem ha chiuso l’esercizio 2004 con un utile netto in crescita del 35,8% a quota 130,2 milioni di euro (95,9 milioni di euro nel 2003). L’utile per azione è di 0,47 euro (0,35 euro nel 2003). Il Roe consolidato si attesta a 14,2% (11,1% nel 2003). Il margine di intermediazione è pari a 832,3 milioni di euro (+5,3% rispetto a 790,7 milioni di euro nel 2003). In crescita il margine d’interesse pari a 323,8 milioni di euro (+5,4% rispetto ai 307,3 milioni di euro del 2003) per il positivo andamento dell’ intermediazione creditizia nonostante il contesto caratterizzato da tassi molto contenuti e spread in ulteriore ribasso. Il margine servizi si attesta a 508,5 milioni di euro e registra un incremento del 5,2% rispetto ai 483,4 milioni di euro nel 2003. Alla minore contribuzione della finanza si è contrapposto il sensibile progresso delle commissioni nette con un incremento del 9,7% (376,2 milioni di euro nel 2004 rispetto ai 342,8 milioni di euro del 2003) con particolare riferimento a quelle rivenienti dalla gestione del risparmio (+13,5%), dall’attività di banking tradizionale (+10,9%) e dalla negoziazione titoli per conto terzi (+13,7%). I costi operativi ammontano a 547,7 milioni di euro (+5%) rispetto ai 521,7 milioni di euro del 2003 di cui le spese del personale si attestano a 324,9 milioni di euro (+ 3,6%), mentre le spese amministrative sono di 222,8 milioni di euro (+7%). All’aumento delle spese generali, in linea peraltro con la pianificazione aziendale, hanno prevalentemente concorso gli effetti relativi al rinnovo del Ccnl e i costi per l’attivazione di progetti rivolti all’evoluzione della struttura organizzativa e commerciale e al miglioramento della redditività. Il cost/income si attesta a 65,8% rispetto a 66% nel 2003. La raccolta da clientela* del Gruppo Credem è aumentata nel 2004 del 5,7% raggiungendo i 50.754 milioni di euro contro 48.005 milioni di euro del 2003 con una produzione netta di circa 1.700 milioni di euro. Più in dettaglio, la raccolta diretta al netto dei pronti contro termine è in crescita del 2,7% a quota 11.906 milioni di euro rispetto ai 11.592 milioni di euro del 2003 (la raccolta diretta compresi i pronti contro termine ha raggiunto 13.341 milioni di euro contro i 14.454 milioni di euro nel 2003, -7,7%). In particolare sono cresciuti del 13,3% i depositi (certificati di deposito, conti correnti e risparmi) per un valore di 7.922 milioni di euro (6.991 milioni di euro nel 2003), il comparto obbligazionario è diminuito del 13,4% a 3.984 milioni di euro (4.601 milioni di euro nel 2003). I pronti contro termine sono scesi del 49,9% per un valore pari a 1.435 milioni di euro (2.862 milioni di euro nel 2003) conseguentemente alla ridotta attività di Abaxbank. La raccolta indiretta** ha registrato un aumento del 6,7%, attestandosi a 38.848 milioni di euro (36.413 milioni di euro nel 2003) di cui 15.894 milioni di euro (+7,2% rispetto ai 14.827 milioni di euro del 2003) di raccolta gestita (gestioni patrimoniali, fondi comuni d’investimento, Sicav e polizze vita) e 22.954 milioni di euro di raccolta amministrata** con una crescita del 6,3% rispetto ai 21.586 milioni di euro nel 2003. Gli impieghi per cassa netti verso la clientela ordinaria sono cresciuti del 4,4% raggiungendo 11.646 milioni di euro (11.151 milioni di euro nel 2003), mentre al netto dei pronti contro termine la crescita è del 4,5% (11.554 milioni di euro nel 2004 contro 11.052 milioni di euro nel 2003). L’ erogazione del credito si è focalizzata principalmente sulla clientela privata (+20%) e sullo small business (+25%) riducendo, secondo le linee pianificate, l’esposizione verso il large corporate. Inoltre significativo è risultato l’apporto del leasing con 612,1 milioni di euro di nuove erogazioni (601,6 milioni di euro lo scorso anno) e 1.662 milioni di euro di consistenze (1.472 milioni di euro nel 2003). Notevoli sforzi sono stati inoltre dedicati a supportare operazioni di natura immobiliare. I mutui complessivamente aumentano di circa il 22% ed in particolare i mutui ipotecari alle famiglie (con oltre 2,7 miliardi di consistenze, +25% e flussi erogati per circa 830 milioni di euro, +31%). Gli impieghi di firma sono a quota 612 milioni di euro (-3,5% rispetto ai 634 milioni di euro del 2003). Positivo anche il dato sul fronte delle sofferenze nette con lo 0,28% (0,34% nell’esercizio precedente) e che risulta ampiamente inferiore al dato di sistema pari al 2,1%. La percentuale di previsione di perdita sulle sofferenze è del 74,1% (66,2% nel 2003). I crediti problematici totali netti sono pari a 58,5 milioni di euro (64 milioni di euro nell’anno precedente). Relativamente alle posizioni creditizie vantate nei confronti del gruppo Parmalat si è proceduto alla totale svalutazione delle stesse. Il Tier 1 capital ratio è pari a 7,2% (6,6% nel 2003). Il Total capital ratio è pari a 9,9% (9% nel 2003). Al 31 dicembre 2004 la struttura distributiva del Gruppo si articola in 463 filiali, 39 centri imprese, 45 negozi finanziari. I dipendenti sono 4.986 e i promotori finanziari con mandato 864.
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