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Notiziario Marketpress di
Venerdì 19 Marzo 2004
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DALLA RICERCA DI TRE AZIENDE ITALIANE NASCE LA PRIMA SOLUZIONE RFID PER GESTIRE E CONSERVARE MATERIALE BIOLOGICO |
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Milano, 19 marzo 2004 - A soli 15 giorni dal lancio della soluzione Rfidnet, I.net S.p.a. (Milano, Nuovo Mercato, Ine), societa’ del Gruppo British Telecommunications, primo Application Infrastructure Provider italiano, Alfi, societa’ specializzata in sistemi di Identificazione in Radiofrequenza (Rfid) e Angelantoni Industrie S.p.a., leader nel settore delle apparecchiature biomedicali di refrigerazione, annunciano di aver siglato un accordo finalizzato a promuovere sul mercato la prima soluzione Rfid per la gestione, lo stoccaggio e la conservazione di materiale biologico ed ematico. Il problema della conservazione e della gestione di materiale biologico e’ quanto mai attuale e sentito da realta’ pubbliche e private italiane e straniere. La difficolta’ consiste principalmente nel tracciamento dell’origine e degli spostamenti che esso subisce, nel reperimento rapido di informazioni univoche relative alla sua natura per ottimizzarne l’utilizzo ed operare in situazioni di massima sicurezza. I.net, Alfi (attraverso la sua controllata Autentica s.R.l.) ed Angelantoni Industrie si sono domandate se era possibile dare una risposta concreta a questo problema utilizzando le tecnologie di Radio Frequency Identification (Rfid), cioe’ le tecnologie che permettono l'identificazione di un oggetto (in questo caso una provetta, una sacca di sangue o altro materiale biologico) attraverso il dialogo via radio tra un “reader” (un lettore collegato ad un computer o ad un palmare) ed un “tag” (un microchip dotato di una piccola antenna). Ogni volta che si trova in prossimita’ del reader un tag può essere rilevato in modo univoco, può trasmettere e immagazzinare informazioni, e grazie ad un brevetto di Alfi, può farlo con certezza incontrovertibile in merito alla loro autenticita’. La risposta e’ quindi stata positiva e dalla ricerca delle tre aziende e’ nata una collaborazione che consentira’ di portare sul mercato una soluzione Rfid per la gestione, lo stoccaggio e la conservazione di materiale biologico ed ematico a bassa temperatura. L’identificazione in radiofrequenza consente, in primo luogo, di rilevare e gestire in modalita’ off-line (ma in modo sicuro ed automatico) gli oggetti dotati di tag, più autonomamente, per esempio, di quanto consentito dalla tecnologia dei codici a barre; ma e’ grazie all’integrazione con le infrastrutture di rete e di monitoraggio di I.net che sara’ possibile mantenere un controllo centralizzato del sistema. Il progetto offrira’ alle strutture sanitarie sistemi di refrigerazione e conservazione di materiale biologico (Angelantoni Industrie sviluppa sistemi che vanno da +4 a –150 gradi centigradi ed oltre) che, con le tecnologie sviluppate da Alfi, potranno dialogare da un lato con il loro “contenuto”, e dall’altro, con sistemi informatici di controllo gestiti su infrastrutture I.net. Il campione biologico, o la sacca di sangue, saranno dotati di un micro-dispositivo contenente il microchip; il dispositivo necessario alla lettura e alla scrittura delle informazioni sara’ invece collegato al frigorifero, che sara’ quindi in grado di inviare in Rete (per lo più attraverso una Vpn, una Rete Privata Virtuale) le informazioni. “Da sempre I.net e’ focalizzata sulla gestione affidabile e sicura di reti e sistemi, con una particolare attenzione per il mondo ospedaliero in cui annovera grandi clienti per la gestione dell'accesso alle informazioni sanitarie. I.net partecipa anche ad iniziative europee di ricerca con primarie universita’ per portare questi benefici anche in mobilita’. Il mondo sanitario richiede garanzie, tempestivita’ ed efficacia non riscontrabili in altri ambiti dato che gestisce il bene più prezioso: le vite umane”, commenta Marco Maiocchi, Amministratore Delegato I.net. “Abbiamo accettato quindi con grande entusiasmo e convinzione questa sfida che ci ha visti in prima linea con partner prestigiosi e che, , integrando sistemi di eccellenza e tecnologie innovative, ci ha consentito di realizzare una soluzione che pone l'Italia all'avanguardia in un settore di estrema importanza quale quello della gestione del materiale biologico umano”. “Alfi, che e’ presente con soluzioni elettroniche innovative da oltre 40 anni, si e’ focalizzata sempre più nell’ambito dell’ Identificazione in radiofrequenza (Rfid) negli ultimi 10 anni, con soluzioni originali e brevetti riguardanti l’ infalsificabilita’ dei dati (Ifc)”, ha aggiunto Giovanni Ippolito, Presidente e fondatore di Alfi. “Riteniamo che il settore biomedicale sara’ uno dei maggiori beneficiari delle soluzioni Rfid, segnatamente quelle che garantiscano elevata sicurezza dei dati. Siamo orgogliosi di partecipare a questo ambizioso progetto insieme ad I.net e Angelantoni Industrie, leader dei loro rispettivi settori. Ne nasce un gruppo di lavoro altamente competente, in grado di offrire un prodotto italiano tecnologicamente avanzato e assolutamente rivoluzionario”. “ Da più di 70 anni (anno di fondazione 1932) Angelantoni Industrie costruisce apparecchiature ed impianti frigoriferi; progetta e realizza camere per prove ambientali dal 1952 e si qualifica come uno dei due più grandi costruttori in Europa. Costruisce simulatori spaziali (operanti fino a 20°K, cioe’ –253°C!) dove e’ una delle tre aziende leader mondiali. Dal 1961, anno di costruzione del primo congelatore europeo capace di superare -100°C (-104°C) questa esperienza e’ stata ampliata al settore biomedicale, realizzando una vasta gamma di apparecchiature (congelatori, frigoemoteche, frigoriferi, incubatori, etc..) necessarie in ambito ospedaliero, universitario e farmaceutico, portando l’azienda in breve tempo ad essere leader nel mercato italiano e sempre più affermata in quello mondiale. Nel 1998 ha realizzato la prima frigoemoteca “intelligente” al mondo (Hemosafe) totalmente gestita da computer e, non per ultimo, la prototipazione di un congelatore robotizzato per la conservazione di cellule staminali e del Dna”, commenta orgogliosamente Gianluigi Angelantoni, Amministratore Delegato del Gruppo Angelantoni. “Il grande know-how e la voglia di essere sempre innovativi ed al passo con i tempi, ci ha permesso di costruire apparecchiature in ambito biomedicale in grado di soddisfare anche le richieste più esigenti. La realizzazione di questo prestigioso progetto, in cooperazione con due grandi aziende come Inet ed Alfi, esalta in modo esclusivamente innovativo, l’applicazione della nostra tecnologia del freddo nello stoccaggio e gestione di materiale biologico, in totale sicurezza”.
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