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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Maggio 2005
 
   
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  QATAR PETROLEUM, EXXONMOBIL ED EDISON DANNO IL VIA ALLA REALIZZAZIONE DEL TERMINALE GNL “ISOLA DI PORTO LEVANTE”  
   
  Milano, 3 maggio, 2005 - Qatar Petroleum, Exxonmobil ed Edison hanno sottoscritto oggi gli accordi per la realizzazione del terminale di ricezione e rigassificazione del gas naturale liquefatto (Gnl) “Isola di Porto Levante” che sarà collocato nell’Alto Adriatico, al largo della costa italiana. Il terminale, la cui entrata in esercizio è prevista per la fine del 2007, avrà una capacità di rigassificazione di 8 miliardi di metri cubi all’anno. L’impianto costituirà una fonte di approvvigionamento di gas naturale strategica e affidabile, in grado di coprire il crescente fabbisogno nazionale di energia. Il terminale “Isola di Porto Levante” ha ottenuto tutte le principali autorizzazioni per la costruzione e l'esercizio sia a livello nazionale sia in ambito comunitario. Il contratto per la realizzazione della piattaforma, dei serbatoi di stoccaggio, del sistema di ricezione del Gnl e degli impianti di rigassificazione è stato assegnato alla società Aker Kvaerner. Inoltre, sarà conferito alla Snamprogetti (gruppo Eni) l’incarico per la costruzione del gasdotto che collegherà il terminale alla rete nazionale. Il terminale sarà collocato a circa 15 chilometri dalla costa veneta e appoggiato su un fondale marino a circa 30 metri di profondità. La piattaforma in cemento armato sarà costruita a terra, rimorchiata per l'installazione e quindi adagiata sul fondale. I serbatoi del Gnl, progettati secondo la "Modular Tank Technology" (brevetto Exxonmobil), saranno posizionati all'interno della piattaforma ed avranno una capacità complessiva di stoccaggio di 250.000 metri cubi. La struttura sarà dotata di un sistema di ormeggio per l'attracco e lo scarico del Gnl da navi, che potranno trasportare fino a 152.000 metri cubi di Gnl. Il traffico marittimo medio previsto è di 2 navi alla settimana. Nell’ambito dello sviluppo del progetto “Isola di Porto Levante”, oltre alle attività necessarie per la realizzazione e l’esercizio del terminale, Qatar Petroleum ed Exxonmobil stanno promuovendo una serie di investimenti in Qatar che riguardano l’"upstream" del progetto e in particolare la costruzione di una piattaforma per la produzione del gas, dei gasdotti, di un "treno" di liquefazione di Gnl da 4,7 milioni di tonnellate all’anno a Ras Laffan City e di 5 navi gasiere per i rifornimenti di Gnl al terminale. Le dichiarazioni di Qatar Petroleum, Exxonmobil e Edison - Sua Eccellenza Abdullah bin Hamad Al-attiyah, Vice Premier del Qatar e Ministro per l'Energia e l'Industria, ha dichiarato: "Lo sviluppo del progetto del terminale Gnl “Isola di Porto Levante” rappresenta un grande risultato che assicurerà all'Italia una nuova via per l’importazione di gas naturale, in grado di rafforzare la competitività economica sia a livello nazionale che regionale e di consentire la differenziazione delle fonti di approvvigionamento energetico. Un progetto di queste dimensioni e complessità è possibile solo grazie all'eccellente collaborazione ed alle ottime relazioni esistenti tra Qatar Petroleum ed Exxonmobil, e con Edison, nostro partner in questa operazione. Vorrei esprimere un sincero apprezzamento al Governo Italiano e alla Commissione Europea che ci hanno sostenuto nel progetto di “Isola di Porto Levante”, un’iniziativa che creerà nuove opportunità di lavoro in Veneto e in Italia e che assicurerà una fonte di energia certa per garantire la crescita economica". Stuart Mcgill, Senior Vice President della Exxon Mobil Corporation, ha commentato: "Il terminale verrà realizzato e gestito utilizzando le più avanzate tecnologie disponibili e secondo i più rigorosi standard internazionali di progettazione, costruzione e sicurezza. Ringraziamo il Governo Italiano e tutte le Istituzioni coinvolte per aver reso possibile l'avvio della realizzazione di questo progetto innovativo". "“Isola di Porto Levante” sarà il primo terminale italiano per il Gnl di queste dimensioni, una infrastruttura che riveste un ruolo importante nella nostra strategia di medio/lungo termine" ha aggiunto Umberto Quadrino, Presidente e Amministratore delegato di Edison. "Edison mantiene una quota del 10% nella proprietà dell’infrastruttura, ma ne rimane il principale utilizzatore avendo a disposizione circa l’80% della capacità di rigassificazione complessiva dell’impianto. A partire dalla fine del 2007 per 25 anni potremo contare su circa 6,4 miliardi di metri cubi di gas all’anno: una quantità di gas che rappresenterà una parte importante del fabbisogno di Edison in base ai suoi obiettivi di crescita. Oltre a rafforzare la competitività di Edison, il terminale consentirà di diversificare le fonti del sistema energetico nazionale, aumentandone la flessibilità e garantendo una maggiore sicurezza, nel rispetto dell'ambiente". Le condizioni dell’accordo L’annuncio di oggi segue quanto già comunicato nel novembre 2003 quando: Qatar Petroleum, Exxonmobil ed Edison siglarono un accordo quadro secondo il quale società controllate da Qatar Petroleum ed Exxonmobil avrebbero acquisito il 90% (45% gruppo Qatar Petroleum; 45% gruppo Exxonmobil) di Edison Lng Srl, la società del gruppo Edison cui fa capo il progetto del terminale; Ras Laffan Liquefied Natural Gas Company (Ii), Rasgas (Ii) (una joint venture tra Qatar Petroleum ed Exxonmobil) e Edison sottoscrissero un accordo commerciale per la fornitura di Gnl. Edison Lng, a seguito degli accordi siglati oggi, cambierà la propria denominazione in Terminale Gnl Adriatico Srl. L’80% della capacità del terminale sarà destinata per 25 anni a Edison per rigassificare il Gnl importato dal Qatar secondo l’accordo commerciale Rasgas (Ii)-edison. Il restante 20% della capacità sarà a disposizione di terzi secondo procedure fissate dalle autorità competenti. Il gas per questo progetto proverrà dal campo “North Field” nel Qatar, uno dei più grandi al mondo con risorse per più di 25.000 miliardi di metri cubi di gas. Secondo gli accordi oggi sottoscritti, per la vendita delle quote, Edison ha incassato 9,95 milioni di euro e ha rinunciato al credito vantato nei confronti di Edison Lng pari a 10,79 milioni di euro. Edison comunica che la cessione non determina effetti economici e finanziari significativi sul suo bilancio. Edison Lng al 31 dicembre 2004 aveva un patrimonio netto pari a 7,9 milioni di euro. Riguardo a Edison Lng, gli accordi prevedono inoltre: per tutti i soci: l’obbligo di non trasferire la propria quota fino al decorrere di 36 mesi dall’inizio dell’esercizio del terminale, ma in ogni caso non oltre il 1° luglio 2011 (clausola di lock up); a favore di Edison: il diritto di acquistare la quota del 90% oppure di vendere la propria quota del 10% al verificarsi di taluni eventi riconducibili a responsabilità dei due soci di maggioranza che possano impedire la realizzazione del terminale (clausola di put & call); a favore dei due soci di maggioranza: il diritto di acquistare la quota del 10% di proprietà di Edison nel caso in cui il contratto di fornitura di gas con Rasgas (Ii) venga risolto per causa imputabile a Edison (clausola di call); un prezzo, per la cessione delle quote in caso di esercizio delle opzioni di put e di call, determinato sulla base del valore del patrimonio netto al momento dell’esercizio; l’impegno, da parte dei soci a dotare -pro quota- la società delle adeguate risorse finanziarie per la costruzione del terminale. Nell’operazione Qatar Petroleum e Exxonmobil sono state assistite da Allen&overy e Edison da Freshfields Bruckhaus Deringer.  
     
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