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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Maggio 2005
 
   
  Pagina1  
  PIL 2005: SOPRA LA MEDIA NAZIONALE LOMBARDIA, VENETO, TRENTINO ALTO ADIGE, LIGURIA, MOLISE, ABRUZZO, VAL D’AOSTA PREVISIONI SOTTO L’1% PER FRIULI VENEZIA GIULIA, BASILICATA, CALABRIA, MARCHE QUESTE LE PROSPETTIVE DEL PAESE, LE CUI LINEE DI FORZA E DI DEBOLEZZA VERRANNO DETTAGLIATE IL 9 MAGGIO, IN OCCASIONE DELLA 3ª GIORNATA DELL’ECONOMIA  
   
  Roma, 4 maggio 2005 – Saranno tre regioni “piccole” a crescere di più nel 2005: in Val d’Aosta (+1,6%), Trentino Alto Adige ed Abruzzo (entrambe +1,4%) si dovrebbero registrare gli incrementi più sensibili del Pil rispetto alla media nazionale (+1,2%). Lombardia, Liguria e Veneto cresceranno dell’1,3%. Per quanto riguarda le esportazioni, la sensibile crescita attesa in tutto il Paese (+5,8%, a fronte di un tasso di crescita dell’import del +5,5%), potrebbe portare, a partire dal 2005, un contributo positivo alla crescita del Pil. A guidare la classifica delle esportazioni dovrebbe essere la Liguria (+10%), seguita dalla Puglia (+7,3%) e dal Trentino Alto Adige (+7,2%). All’umbria, invece, il primato dell’aumento delle spese per consumi delle famiglie (+1,6% a fronte di una media del +1,2%). Queste le previsioni per il 2005, contenute negli Scenari delle economie locali, elaborati dal Centro Studi di Unioncamere, anche sulla base delle previsioni formulate con cadenza trimestrale da un campione rappresentativo delle imprese italiane. “Sebbene con lentezza, l’economia italiana ha ricominciato a crescere”, ha commentato il Presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli. “La ripresa del commercio internazionale, che nel 2004 ha penalizzato il nostro made in Italy, dovrebbe consentire al sistema produttivo di riprendere fiato dopo le difficoltà attraversate in questi anni. Anni nei quali, comunque, le nostre aziende non sono state ferme a guardare, ma hanno approfittato per ristrutturarsi e riorganizzarsi. Lo mostreremo con chiarezza e con il massimo dettaglio territoriale – ha aggiunto Sangalli – nel corso della 3ª Giornata dell’Economia, in programma il 9 maggio prossimo in tutte le Camere di Commercio italiane. Sono certo che il Rapporto Italia che presenteremo in quell’occasione offrirà molti spunti di riflessione sullo stato di salute del Paese e sulle prospettive delle nostre imprese e delle nostre famiglie”. Prodotto Interno Lordo – Nel 2005, le regioni delle due ripartizioni del Nord registreranno un incremento del Pil al di sopra della media nazionale (tra il +1,2% e il +1,3%). Poco al di sotto si posizioneranno il Centro (+1,1%) ed il Mezzogiorno (+1,0%). A livello regionale, la crescita più consistente del Pil è rappresentata dall’1,6% della Val d’Aosta, seguita dall’1,4% del Trentino Alto Adige e dell’Abruzzo, mentre Lombardia, Liguria, Veneto e Molise si trovano tutte al terzo posto con l’1,3%. Previsioni più basse riguardano Friuli Venezia Giulia, Calabria, Basilicata (tutte 0,8%) e delle Marche (0,9%). Esportazioni – Dopo un 2004 a crescita ridotta (+0,7%), il 2005 dovrebbe registrare un notevole incremento dell’export italiano (+5,8% medio). A livello regionale, sono da segnalare i notevoli incrementi della Liguria (+10%), del Trentino Alto Adige (+7,3%) e della Puglia (+7,3%). Valle d’Aosta (+1,9%), Abruzzo (+2,0%) e Basilicata (+3,7%) le regioni con i tassi di crescita meno significativi. Spese per consumi delle famiglie – La crescita dei consumi delle famiglie nel 2005 si attesterà all’1,2%, valore analogo a quanto registrato nel 2004. A livello regionale, nel 2005 una crescita lievemente inferiore all’1% coinvolge Piemonte, Liguria e Molise (tutte +0,9%) e la Val d’Aosta (+0,7%), mentre le performance migliori interesseranno le Marche (+1,7%), la Lombardia e il Friuli Venezia Giulia (entrambe +1,4%). Investimenti in macchinari ed impianti – Per il 2005 si prevede un’accelerazione che porterà la crescita al 2,3%, favorita dall’andamento del Mezzogiorno (3,4%). Tra le regioni più dinamiche l’Abruzzo (+4,7%), il Molise (+4,5%), la Sicilia (+4%) e le Marche (+3,4%), mentre andamenti più deludenti interesseranno Val d’Aosta (-0,9%), Liguria (+0,8%), Basilicata (+1,4%) e Lombardia (+1,8%). Occupazione – Nel 2005 il ritmo di creazione di posti di lavoro subirà un lieve rallentamento (+0,5% dopo il +0,8% del 2004). In media con la previsione dell’Italia sono Nord-est, Centro e Mezzogiorno, mentre solo nel Nord-ovest l’occupazione dovrebbe crescere ad un ritmo pari allo +0,4%. Molise (+1%) e Sardegna (+0,9%) le regioni che crescono di più. Nulla, invece, la crescita in Sicilia (0,0%). Scenario di previsione per l'Italia (Tassi di var. % su valori a prezzi costanti 1995)
2004 2005 2006 2007 2008
Prodotto interno lordo 1,2 1,2 1,8 1,7 1,4
Saldo regionale (% risorse interne) -0,4 -0,7 -0,9 -1,2 -1,5
Domanda interna 1,2 1,4 2,0 1,9 1,7
Spese per consumi delle famiglie 1,2 1,2 1,6 1,6 1,4
Investimenti fissi lordi 2,1 2,3 2,6 2,9 2,6
macchinari e impianti 1,3 2,3 3,2 3,8 3,4
costruzioni e fabbricati 3,1 2,2 1,8 1,7 1,5
Importazioni di beni dall'estero 1,7 5,5 4,3 4,7 5,0
Esportazioni di beni verso l'estero 0,7 5,8 2,6 3,5 3,4
Valore aggiunto ai prezzi base
agricoltura 10,8 -2,2 0,9 0,8 1,0
industria 0,5 0,3 1,7 1,7 1,2
costruzioni 2,7 2,5 2,0 1,9 1,4
servizi 1,2 1,4 1,8 1,8 1,6
totale 1,4 1,1 1,8 1,8 1,5
Unita' di lavoro
agricoltura 0,4 -1,3 -1,4 -1,0 -0,9
industria -0,4 0,5 0,0 0,4 0,4
costruzioni 3,4 0,4 1,8 0,5 0,5
servizi 1,0 0,6 0,8 1,2 1,0
totale 0,8 0,5 0,6 0,9 0,8
Rapporti caratteristici (%)
Tasso di occupazione specifico 15-64 anni - - - - -
Tasso di occupazione 38,9 39,1 39,3 39,6 39,8
Tasso di disoccupazione 8,0 8,0 7,9 7,5 7,4
Tasso di attivita' 42,3 42,5 42,7 42,8 43,0
Reddito disponibile a prezzi correnti (var. %) 3,8 3,8 3,9 3,9 3,4
Deflatore dei consumi (var. %) 2,3 2,2 1,9 2,2 2,1
fonte: Unioncamere, Scenari di sviluppo delle economie locali italiane 2005-2008 Il Prodotto interno lordo
2004 2005 2006 2007 2008
Piemonte 1,3 1,2 1,4 1,7 1,3
Val d'Aosta 1,5 1,6 2,2 1,9 3,0
Lombardia 1,2 1,3 1,8 1,6 1,5
Trentino Alto Adige 1,5 1,4 2,4 2,5 2,2
Veneto 1,2 1,3 1,8 1,7 1,4
Friuli Venezia Giulia 1,1 0,8 1,4 1,6 1,2
Liguria 1,1 1,3 1,8 1,6 1,2
Emilia Romagna 1,4 1,2 1,8 1,8 1,5
Toscana 1,3 1,1 1,8 1,8 1,5
Umbria 1,7 1,0 2,3 2,3 2,0
Marche 1,3 0,9 1,2 2,3 1,2
Lazio 0,9 1,1 1,7 1,7 1,1
Abruzzo 0,7 1,4 2,3 1,8 1,4
Molise 1,1 1,3 2,3 2,1 1,6
Campania 0,9 1,0 2,1 1,7 1,5
Puglia 1,3 1,0 2,0 1,7 1,4
Basilicata 1,0 0,8 1,9 1,8 1,5
Calabria 1,1 0,8 1,9 1,5 1,5
Sicilia 0,7 1,0 1,5 1,1 0,7
Sardegna 1,1 1,0 2,0 1,6 1,3
Italia 1,2 1,2 1,8 1,7 1,4
le esportazioni
2004 2005 2006 2007 2008
Piemonte -0,8 6,3 2,9 3,7 3,5
Val d'Aosta 14,1 1,9 -0,9 0,3 0,5
Lombardia -0,7 5,7 2,4 3,2 3,1
Trentino Alto Adige 1,7 7,2 1,9 2,8 2,7
Veneto -1,1 6,2 1,0 2,0 2,0
Friuli Venezia Giulia 13,8 4,5 -0,4 0,7 0,9
Liguria -5,8 10,0 6,1 6,5 6,0
Emilia Romagna 3,7 6,2 1,1 2,0 2,0
Toscana 0,8 5,2 5,5 6,2 5,9
Umbria 3,0 4,2 4,6 5,3 5,1
Marche -3,1 3,5 4,0 4,8 4,7
Lazio 0,3 5,2 5,4 6,1 5,8
Abruzzo 8,4 2,0 0,4 1,6 1,8
Molise -1,5 6,5 4,7 5,5 5,2
Campania -2,2 6,7 4,8 5,6 5,3
Puglia 7,0 7,3 5,3 6,0 5,7
Basilicata -20,5 3,7 2,3 3,3 3,3
Calabria 4,5 5,7 4,0 4,8 4,7
Sicilia 4,3 6,2 4,4 5,2 5,0
Sardegna 11,2 5,6 3,9 4,8 4,6
Italia 0,7 5,8 2,6 3,5 3,4
fonte: Unioncamere, Scenari di sviluppo delle economie locali italiane 2005-2008 Le spese per consumi delle famiglie
2004 2005 2006 2007 2008
Piemonte 1,4 0,9 1,3 1,2 1,2
Val d'Aosta 0,9 0,7 1,4 1,2 1,0
Lombardia 1,5 1,4 1,7 1,8 1,6
Trentino Alto Adige 1,7 1,3 1,6 1,9 1,4
Veneto 2,0 1,3 1,7 1,8 1,6
Friuli Venezia Giulia 1,6 1,4 1,3 1,8 1,5
Liguria 1,1 0,9 1,2 1,4 1,0
Emilia Romagna 1,5 1,3 1,7 1,7 1,4
Toscana 0,9 1,1 1,8 1,6 1,5
Umbria 1,0 1,6 1,6 1,9 1,7
Marche 0,9 1,7 1,9 2,0 1,7
Lazio 0,7 1,3 1,9 1,6 1,2
Abruzzo 0,8 1,3 1,8 1,7 1,5
Molise 1,0 0,9 1,8 1,7 1,6
Campania 0,6 1,2 1,6 1,6 1,3
Puglia 0,9 1,1 1,0 1,5 1,3
Basilicata 0,5 1,2 1,5 1,3 1,4
Calabria 0,8 1,2 1,5 1,4 1,4
Sicilia 0,8 1,3 1,3 1,5 1,3
Sardegna 0,6 1,2 1,5 1,4 1,4
Italia 1,2 1,2 1,6 1,6 1,4
gli investimenti fissi lordi in macchinari ed impianti
2004 2005 2006 2007 2008
Piemonte 0,5 1,9 2,0 3,2 3,3
Val d'Aosta 1,3 -0,9 -13,4 -9,0 -3,8
Lombardia 1,4 1,8 2,9 3,8 3,4
Trentino Alto Adige 1,2 2,1 9,5 8,2 6,5
Veneto 1,3 2,0 4,0 4,1 3,6
Friuli Venezia Giulia 1,5 2,0 4,1 4,0 3,3
Liguria 1,0 0,8 2,1 3,5 3,4
Emilia Romagna 1,9 1,9 4,0 4,1 3,6
Toscana 1,5 2,2 1,6 2,9 3,0
Umbria 1,2 2,4 1,4 3,0 3,2
Marche 1,1 3,4 4,0 4,5 3,9
Lazio 1,7 2,0 0,6 1,8 1,9
Abruzzo 0,4 4,7 7,7 6,6 4,9
Molise 0,1 4,5 7,8 7,6 6,4
Campania 1,1 3,3 8,2 7,5 6,0
Puglia 1,9 3,0 5,5 5,7 4,9
Basilicata 0,7 1,4 6,2 5,7 4,3
Calabria 0,4 2,8 1,6 2,5 2,5
Sicilia 1,1 4,0 2,0 2,3 2,0
Sardegna -0,1 3,3 -0,9 0,5 1,0
Italia 1,3 2,3 3,2 3,8 3,4
fonte: Unioncamere, Scenari di sviluppo delle economie locali italiane 2005-2008
 
     
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