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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 04 Maggio 2005
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MIGLIORA ANCORA LA CONTINUITÀ DEL SERVIZIO ELETTRICO: NEL 2004 LE INTERRUZIONI LOCALI DIMINUISCONO DEL 13% IN DURATA (MINUTI PERSI), E DEL 7% IN FREQUENZA (NUMERO DISTACCHI). IL SUD ITALIA MIGLIORA DI PIÙ, E SI AVVICINA ALLA MEDIA NAZIONALE |
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Milano, 4 maggio 2005 - L'autorità per l'energia elettrica e il gas ha raccolto dagli esercenti i dati riguardanti la "continuità del servizio elettrico" registrati per i clienti in bassa tensione (tra cui i domestici) nell'anno 2004. I consuntivi così rilevati evidenziano un sensibile e continuo miglioramento per quanto riguarda la durata e il numero delle interruzioni del servizio. I miglioramenti conseguiti sono coerenti con gli obiettivi stabiliti dall'Autorità al fine di garantire ai consumatori livelli di qualità sempre più avanzati. Il progressivo consolidamento dei valori italiani versi i migliori valori europei, e il recupero del Mezzogiorno rispetto alle altre aree del Paese, sono tra gli obiettivi espliciti dell'Autorità. La riduzione della durata e del numero delle interruzioni é avvenuta anche a seguito dell'introduzione di appositi incentivi e penali da parte dell'Autorità nei confronti delle aziende di distribuzione dell'energia elettrica. Dal 2000, per ogni zona del Paese, l'Autorità fissa obiettivi annui di miglioramento, che sono particolarmente impegnativi nelle aree con "qualità" ancora meno soddisfacente. A livello nazionale, nel corso del 2004 la durata media complessiva delle interruzioni per cliente è stata di 91 minuti, migliorando del 13% rispetto all'anno precedente. Continua pertanto il miglioramento complessivo: i minuti persi erano 192 nel 1999, 187 nel 2000, 149 nel 2001, 115 nel 2002, 104 nel 2003. Negli ultimi 5 anni le interruzioni sono diminuite del 53%. (I valori del 2003 escludono le interruzioni per fenomeni eccezionali esterni alla regolazione della qualità delle imprese di distribuzione locale: i distacchi programmati del 26 giugno e il blackout del 28 settembre). A livello regionale, si nota il forte miglioramento della continuità del servizio elettrico nel Sud, che passa dai 154 minuti persi del 2003 ai 97 del 2004 (-37%). Si evidenzia così il netto avvicinamento del Sud alle altre regioni (Nord 88 minuti, Centro 86 minuti). La durata media delle interruzioni, la cui responsabilità sia attribuibile alle sole imprese distributrici, è passata da 147 minuti nel 1999, a 131 nel 2000, 97 nel 2001, 78 nel 2002, 70 nel 2003, 59 nel 2004 (-60% in 5 anni). Oltre alla durata delle interruzioni, anche il numero medio delle interruzioni subite annualmente dai clienti è ulteriormente migliorato. Il numero delle interruzioni "lunghe" (superiori a 3 minuti) è passato da 3,8 interruzioni nel 1999, a 3,6 nel 2000; 3,3 nel 2001; 2,8 nel 2002; 2,7 nel 2003; 2,5 nel 2004. Nel 2004 la frequenza delle interruzioni è perciò diminuita del 7% rispetto al 2003, con un miglioramento in 5 anni del 35%. Anche i dati sulle interruzioni "brevi" (inferiori o uguali a 3 minuti, e superiori ad 1 secondo), registrate a partire dal 2002, mostrano una continua diminuzione annua: da 6,7 interruzioni nel 2002; a 6,4 nel 2003; a 5,8 nel 2004 (-13% in 2 anni). Nell'allegata "scheda di approfondimento" si riportano alcune tabelle e grafici sulla continuità del servizio elettrico aggiornate con i primi dati nel 2004. Ulteriori dettagli, al termine delle elaborazioni tutt'ora in corso, saranno resi disponibili nella Relazione annuale dell'Autorità sullo stato dei servizi e sull'attività svolta, che sarà pubblicata il prossimo 23 giugno.
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