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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Maggio 2005
 
   
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  AL CONGRESSO SIME WORKSHOP SULLA CARBOSSITERAPIA  
   
  Nell’ambito del Xxvi Congresso Sime (Società Italiana di Medicina Estetica) e al Xv Congresso Mondiale di Medicina Estetica, coordinato dal professor C.a. Bartoletti, si terrà un workshop tecnico sulla Carbossiterapia (sabato 7 maggio alle ore 11.00, sala Camillo Donadi presso il Centro Congressi Cavalieri Hilton di Roma). Sempre nell’ambito del congresso ci saranno altre presentazioni su questa metodica: La carbossiterapia permette di curare diverse patologie: dalla cellulite alle arteriopatie, dalle flebopatie alle ulcere vascolari miste, dalla cute flaccide alla smagliature e alla psoriasi. Ma è soprattutto nelle alterazioni del microcircolo che risulta essere efficace. Perché è efficace la carbossiterapia? Questa metodica è in grado di ridurre le adiposità localizzate, togliendo il senso di pesantezza alle gambe e diminuendo i gonfiori. «Le irregolarità dei pannicoli adiposi sono provocati dall’alterazione del microcircolo, la rete di piccoli vasi arteriosi, venosi e linfatici, che attraversano il connettivo», spiega il professor Cesare Brandi, responsabile scientifico degli studi sulla carbossiterapia e chirurgo plastico presso l’Università di Siena. «Se questi funzionano male, i tessuti si alterano e le scorie si accumulano con la formazione di edemi, noduli e buccia d’arancia. L’anidride carbonica inverte questo processo. Iniettata localmente con un ago sottilissimo (come quello usato per le iniezioni di collagene) svolge una duplice azione: da un lato vasodilata facendo scorrere nuovamente il sangue nei capillari che si erano lentamente chiusi , dall’altra aumenta il drenaggio veno-linfatico ed inizia la rottura delle cellule adipose rimaneggiando il grasso in eccesso. Il sangue scorre così più velocemente, i tessuti ricevono più ossigeno, le tossine vengono smaltite e il gonfiore si riduce». Il trattamento, però, deve essere eseguito da un medico e il gas deve essere somministrato da un’apparecchiatura Carbomed, certificata Ce 0051 (l’unica approvata dal Ministero della Sanità). La seduta dura dai 15 ai 20 minuti e non è dolorosa e i risultati si osservano velocemente e quasi subito si avverte un senso di leggerezza alle gambe. Per consolidarli sono però necessarie almeno dieci sedute da eseguire due volte alla settimana. La carbossiterapia nasce in Francia negli anni ’30 presso la stazione termale di Royat (Clermont-ferrand) dove veniva utilizzata per patologie a carico del sistema vascolare. Impiegata in Italia per la prima volta nel 1994, conta adesso oltre 350 centri medici di carbossiterapia che coprono l’intero territorio nazionale. Qui operano specialisti preparati coordinati dalla Società Italiana di Carbossiterapia, che organizza anche corsi per formare i medici sull’applicazione della terapia. Da febbraio 2001 è stato istituito il I Corso Universitario di Carbossiterapia presso la cattedra di chirurgia plastica dell’Università degli Studi di Siena diretta dal professor Carlo D’aniello. La terapia è praticata in diversi paesi europei, Stati Uniti, Sud Korea, Giappone e in quelli latino americani (Venezuela, Cile, Brasile, Argentina, Mexico, Colombia, Uruguay, Costa Rica, Repubblica Domenicana) www.Carbossiterapia.it  
     
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