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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Maggio 2005
 
   
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  “I SANTI E KAROL” CON IL VOLUME DEL VATICANISTA RAI FABIO ZAVATTARO, SI È APERTO LUNEDÌ 2 MAGGIO, IL CICLO DI CONFERENZE ORGANIZZATO DALL’OPERA ROMANA PELLEGRINAGGI SULLE PIÙ RECENTI OPERE LETTERARIE DEDICATE AL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II E AI PROBLEMI DELLA CHIESA  
   
  Roma, 4 maggio 2005 - A trenta giorni esatti dalla scomparsa di Giovanni Paolo Ii, in occasione del primo ciclo di conferenze organizzato dall’Opera Romana Pellegrinaggi sulle più recenti opere letterarie dedicate a Wojtyla, vaticanisti ed esponenti del mondo della Chiesa si sono trovati ieri per ricordare il pensiero del Papa sulla santità. Spunto per le riflessioni è stata la presentazione del libro del vaticanista Rai Fabio Zavattaro “I santi e Karol”, in un giorno, quello del trigesimo della morte del compianto Santo Padre, che ne ha esaltato le tematiche quantomai attuali. Nel giorno delle sue esequie, la folla lo ha più volte acclamato “santo”. Da più parti si sono elevati appelli e testimonianze affinché vengano riconosciute le virtù eroiche di Giovanni Paolo Ii. Il libro (Ancora Edizioni, 183 pagine, 14,50 euro), scritto prima della morte di Papa Wojtyla, è dedicato ai santi e alle sante da lui proclamati e apre una finestra sui venticinque anni del suo pontificato, sul suo modo di vivere e di governare la Chiesa, ma anche sulla realtà stessa della Chiesa del nostro tempo. Nel libro l’autore affronta la peculiarità del pontificato di Giovanni Paolo Ii, caratterizzato dalla proclamazione di 1338 beati e 482 santi. Una decisa accelerazione dei processi di beatificazione e canonizzazione, che ha rappresentato uno degli aspetti più significativi del lungo pontificato di Wojtyla. “Nel volume – ha affermato alla presentazione S.em.za Cardinale Josè Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi – Fabio Zavattaro ci fa percorrere i tanti sentieri della ricerca di santità e ci fa conoscere i santi più amati da Wojtyla”. Per Giovanni Paolo Ii la Santità aveva un ruolo fondamentale nella Chiesa, essendo la pienezza e il traguardo a cui sono chiamati i fedeli in ogni condizione. “La strada verso la santità – ha affermato il Cardinale Saraiva Martins - è percorribile da tutti, ognuno può essere santo nel quotidiano: santità significa fare in modo straordinario le cose ordinarie della vita quotidiana”. E a quanti, a margine della presentazione, gli chiedevano lumi a proposito della canonizzazione di Giovanni Paolo Ii, il porporato ha risposto: “Non posso far altro che ricordare che, secondo le norme giuridiche, bisogna aspettare cinque anni dopo la morte. Ovviamente, però, il Papa può dispensare da questa norma, quindi se Benedetto Xvi lo riterrà opportuno, la dispensa può esserci”. Pur ricordando Giovanni Paolo Ii come “Vangelo vivente e modello di santità”, il cardinale ha tuttavia ammonito a “non confondere l’immagine da lui lasciata e le acclamazioni popolari avvenute l’8 aprile in Piazza San Pietro con un processo di canonizzazione ufficiale”. Il professor Augusto D’angelo, dell’Università La Sapienza di Roma, ha spiegato come “il Papa ha consentito il passaggio da santo come eroe a santo come uomo”, mentre Monsignor Renato Boccardo, Segretario Generale dello Stato della Città del Vaticano, ha commentato: “i santi sono persone come noi, padri di famiglia, madri, martiri: è possibile diventare santi anche oggi, essere santi è accogliere un dono più che conquistarlo”. L’opera Romana Pellegrinaggi svolge un servizio pastorale per l’uomo che si fa turista e pellegrino, anche attraverso la promozione di attività culturali. Per questo nei prossimi mesi in occasione di altri incontri saranno ospitati, tra gli altri, il giornalista Rai Giuseppe De Carli, la vaticanista dell’Ansa Elisa Pinna, l’editorialista de La Stampa Marco Tosatti e Piero Schiavazzi di Tele Pace.  
     
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