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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Maggio 2005
 
   
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  LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE UN PIANO IN DIECI PUNTI PER SEMPLIFICARE IL 7PQ  
   
  Bruxelles, 4 maggio 2005 - In un documento di lavoro dei servizi della Commissione europea è stato presentato un piano in dieci punti inteso a semplificare la partecipazione ai programmi quadro comunitari per la ricerca. Come spiegato nel documento, la crescente complessità dei programmi quadro deriva dall'ampliamento dei programmi in termini di bilancio, dimensioni, campo di applicazione e ambizioni. Tale evoluzione ha condotto al moltiplicarsi di tipi di strumenti, dei requisiti per la presentazione di domanda e la stesura di relazioni, e delle norme per l'attuazione. A ciò si è accompagnato un aumento dei finanziamenti, un numero crescente di partecipanti, e la necessità di controlli interni ed esterni per garantire che i fondi comunitari vengano spesi correttamente. Nonostante siano già state adottate alcune misure volte alla semplificazione, la partecipazione resta complessa per chi sia estraneo all'amministrazione, in particolare per i piccoli attori quali le piccole e medie imprese (Pmi). A riprova del suo impegno a semplificare le procedure, il Commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik ha già sollecitato l'istituzione di un gruppo di lavoro interservizi della Commissione allo scopo di avanzare proposte di semplificazione nel Settimo programma quadro (7Pq), mentre è già stato creato un gruppo di consultazione che consente alla Commissione di comprendere le difficoltà incontrate dalle Pmi. Le nuove misure di semplificazione si baseranno su tre principi: flessibilità, razionalizzazione e chiarezza di diritti e obblighi. Le dieci misure specifiche, alcune delle quali soggette a revisione secondo quanto previsto dal regolamento finanziario sul bilancio generale dell'Ue, affrontano diverse procedure, fra cui la scelta dei programmi di finanziamento, le comunicazioni, la presentazione di informazioni giuridiche ed economiche, la definizione dei costi ammessi, il processo di selezione, l'estensione di finanziamenti ad aliquota fissa, e modelli per la stesura di relazioni. Per quanto concerne l'uso degli strumenti, il documento afferma: "Invece di predefinire rigidamente gli strumenti, a livello di obiettivi e di contenuti, e soprattutto in termini di attività e di massa critica, si [ ] propone di attuare le differenti categorie di intervento attraverso une serie semplice di piani di finanziamento, usati singolarmente o in combinazione". Per migliorare la comunicazione, e fare in modo che la comunità scientifica comprenda pienamente gli obiettivi e le modalità di applicazione del 7Pq, il materiale informativo sarà reso più intelligibile. Si eviteranno gerghi e sigle, mentre ogni testo sarà esaminato da utenti esterni o esperti di comunicazione per valutarne la comprensibilità prima della pubblicazione. Verrà altresì creato uno sportello informativo unico (clearing house) per garantire la coerenza e l'uniformità delle comunicazioni della Commissione. Un'altra nuova procedura prevede che i partecipanti presentino una sola volta la documentazione di base giuridica, amministrativa e finanziaria, ovvero al momento della prima partecipazione al 7Pq. L'organizzazione aderente riceverà quindi un numero di registrazione specifico da utilizzare per ogni successivo intervento nell'ambito del 7Pq. Ai fini di semplificare nettamente il meccanismo dei finanziamenti sono previste reti di eccellenza. Nell'ambito del 7Pq il contributo economico dell'Ue non sarà più calcolato sul rimborso di costi ammessi di attività programmatiche congiunte. La soluzione prevista dovrebbe comportare l'erogazione periodica di un importo forfetario fisso sulla base di una valutazione dei progressi compiuti in termini di attuazione delle attività programmatiche congiunte. Per informazioni consultare: http://dbs.Cordis.lu/fep-cgi/srchidadb?action=d&session=&doc=1&tbl=en_docs&rcn=en_rcn:6838005&caller=fp7_lib  
     
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