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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Maggio 2005
 
   
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  ICT: STANCA, SARA' ANCHE WIRELESS LA LARGA BANDA NEI PICCOLI COMUNI DEL SUD “ESTENDEREMO IL SISTEMA PUBBLICO DI CONNETTIVITÀ AI PICCOLI COMUNI IN MODALITÀ WIMAX E WI-FI”  
   
  Ischia, 9 maggio 2005 - Banda larga anche in modalità wireless per i piccoli Comuni delle aree svantaggiate del Paese, in particolare quelle del Sud. Ad annunciare una specifica iniziativa del Governo, che si baserà pure sulle nuove tecnologie Wimax e Wi-f, è stato Lucio Stanca, ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, al convegno Siemens sul digitale, a Ischia. “La diffusione e la più ampia utilizzazione della larga banda nel Paese rientra nella strategia di legislatura del Governo per lo sviluppo tecnologico e la competitività del Sistema Italia”, ha detto il ministro, che ha precisato che “con il sistema privatizzato delle telecomunicazioni non è più possibile ragionare in termini di intervento statale per estendere il servizio universale dalla voce anche alla larga banda, mentre il ruolo delle istituzioni è quello di assicurare una omogenea copertura del territorio con un approccio di neutralità tecnologica”. In questo scenario il Governo si è dotato di uno specifico piano d’azione per la larga banda nel Sud con una prima dotazione già decisa dal Cipe di 300 milioni di €, di cui 150 ad Infratel Spa per la realizzazione delle infrastrutture, le ‘autostrade digitali’, ed altri 150 milioni di € a Sviluppo Italia Spa per la predisposizione dei contenuti e servizi. Contestualmente, ha ricordato Stanca, “è stata avviata la realizzazione del Sistema Pubblico di Connettività (Spc), il più grande e complesso progetto mai realizzato in Italia nel campo delle telecomunicazioni e telematica, una sorta di ‘Autostrada del Sole’ digitale, destinato a collegare in banda larga tra loro tutte le amministrazioni pubbliche, centrali e locali, in modo omogeneo, efficiente, veloce e sicuro”. A questo Sistema, ha proseguito il ministro, “si aggiunge quello omologo che stiamo realizzando all’estero con 550 punti di accesso nelle ambasciate italiane, consolati, Ice, Istituti di Cultura, camere di commercio, etc, la più grande rete che una Pubblica amministrazione abbia mai realizzato nel mondo (la seconda è quella inglese con 240 sedi connesse)”. In particolare, ha detto Stanca, “Spc assicura che le risorse investite in connettività si traducano in un vero sistema di comunicazione unitario di tutte le Pubbliche amministrazioni. È in tale ottica che abbiamo previsto di servire le aree dove la Adsl non arriva per la bassa densità di popolazione. Stiamo lavorando per un capitolato di gara, da svolgere con le Regioni, per estendere Spc ai piccoli Comuni delle aree svantaggiate del Sud anche in modalità wireless, con standard Wimax e Wi-fi”. La strada imboccata dal Governo per stimolare la domanda mediante bonus per i nuovi collegamenti di famiglie e aziende (87 milioni di € nell’ultimo triennio) ha portato l’Italia al 3° posto nella Ue per crescita di linee a larga banda, con un incremento del 755% sul luglio 2002 (nel 2004 sono state attivate 3,13 milioni di linee in Francia, 2,39 in Gran Bretagna e 2,29 milioni in Italia). Il ministro ha poi posto in evidenza la sfida digitale che: “alla crescente diffusione delle infrastrutture a banda larga si contrappone l’esigenza di sviluppare nuovi contenuti e servizi digitali per assecondare, dal lato dell’offerta, le nuove prospettive industriali; dal lato della domanda, l’accesso in forma legale ai contenuti digitali e, dal lato sociale, sostenere una crescita culturale”. Stanca ha sottolineato che “nel nostro Paese c’è uno squilibrio, da colmare, fra la disponibilità di tlc e il mercato dei contenuti digitali. Sul primo fronte il nostro Paese registra una delle maggiori incidenze delle tlc sul Pil (3%), dietro solo alla Gran Bretagna; sul secondo, il valore dell’industria nazionale dei contenuti digitali sul Pil è dell’1,1%, quasi la metà della Francia (1,9%) e meno della metà della Germania (2,3%), per non dire degli Usa (3,8%). C’è quindi forte la necessità di superare lo squilibrio per far crescere la produzione di nuovi contenuti digitali come fattore di recupero di competitività del Sistema Paese in termini culturali, di istruzione, di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale e di crescita dei settori dell’editoria, musica e cinema”, ha concluso Stanca ricordando che “per la prima volta il Governo con il ‘P@tto di Sanremo’ ha messo attorno ad un tavolo i rappresentanti di tutti i settori, talvolta su posizioni e interessi contrapposti, per accelerare il passaggio dai modelli tradizionali di fruizione ai nuovi modelli digitali di sfruttamento dei contenuti”.  
     
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