|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 10 Maggio 2005
|
|
|
|
|
|
Pagina1 |
|
|
I MERCATI AZIONARI DI CINA E INDIA: ANALISI DI JENS WILHELM – RESPONASBILE DEL SETTORE AZIONARIO DI UNION INVESTMENT |
|
|
|
|
|
Milano, 10 maggio 2005 - A nostro parere i mercati azionari asiatici hanno i presupposti migliori per continuare il loro trend di crescita anche nel 2005, trend questo, sostenuto da tassi di crescita elevati. Nonostante gli sforzi del governo cinese rivolti a porre un freno al surriscaldamento della congiuntura, il quadro macroeconomico in Cina rimane intatto. La Cina nel 2004 ha registrato un tasso di crescita del Pil di ben 9,5%, rispetto ai 9,5% dell´anno precedente, superando anche le attese degli analisti. Rimaniamo dell´idea che anche nel 2005 la Cina rimarrá il motore e la forza trainante dell´economia asiatica. C´é da ricordare che l´economia cinese é stata favorita anche dall´indebolimento del dollaro statunitense. Il deprezzamento delIa valuta americana ha infatti “spinto/deviato” molti flussi finanziari verso l´Asia. Anche in passato, in situazioni di debolezza del dollaro si é verificato un effetto positivo sull´economia cinese (e asiatica in generale, in particolare per i paesi la cui valuta é agganciata al dollaro statunitense). Per quanto riguarda gli sviluppi e I cambiamenti della situazione economica cinese bisogna tenere ben presente il fatto che si sta sviluppando un ceto intermedio molto orientato ai consumi e si registra un generale aumento degli stipendi, e quindi una maggiore disponibilità finanziaria. Quindi, il settore dei consumi é favorito dall´aumento di salari e da una politica espansiva di concessione del credito ai privati. Un fattore positivo é che in Cina sta crescendo sempre piú l´indipendenza dall’andamento del settore delle esportazioni – cioé alla crescita della Cina non contribuiranno piú soltanto le esportazioni ma anche un aumento generale della domanda interna. Titoli di societá operanti nei settori delle materie prime, costruzione navale e immobiliare rientrano tra quelli maggiormente richiesti, oltre a quelli dei settori energia e logistica e le societá estrattive minerarie. Anche l´India ha assunto un ruolo di forza trainante e il listino azionario é stato favorito dai successi raggiunti dal nuovo governo. I fattori che rendono interessanti le azioni indiane sono rappresentati dai dati aziendali positivi, dal soddisfacente livello di dividendi, dai multipli (ratios) positivi e dalle basse valutazioni. Anche i titoli bancari e quelli legati al settore dei consumi offrono prospettive interessanti. L’india, con un Per (relazione prezzo utile) di 12 è particolarmente attraente per chi è in cerca di nuovi investimenti. Da inizio anno il listino indiano é stato sostenuto da un contesto estremamente favorevole, oltre ad aver tratto profitto dai forti flussi di liquidita provenienti dagli investitori stranieri. Union ha quindi deciso di vendere alcune posizioni del titoli Icici Bank, realizzando così buoni profitti. In contrappeso è stato comprato il titolo Indraprastha Gas, che oprea nel segmento delle infrastrutture per il settore del gas. La societá costruisce distributori specializzati per automobili dotate di impianto a gas. Questo tipo di business é molto promettente perché ci sono forti pressioni rivolte a favorire tipi di energie (e relativi mezzi di trasporto) meno inquinanti. Inoltre sono state ridotte posizioni nella societá software Kpit Cummins. Anche per quanto riguarda le Borse di Hong Kong e Cina sono state liquidate alcune posizioni, come per es. Maanshan Iron & Steel. Queste operazioni hanno consentito di realizzare profitti che ci hanno portato a inserire nuovi titoli in portafoglio, in particolare China Gas. La societá é un´affiliata del grande gruppo petrolifero Sino Pec e e si occupa delle infrastrutture gas e distributori gas. Soprattutto nel Nord della Cina ci sono distributori e pipelines di gas. Concludendo possiamo quindi affermare che attualmente I settori più interessanti in quest’area geografica sono utility, energia, costruzioni edili, logistica e trasporti, mentre il settore della tecnologia è in calo in quanto il mercato mondiale è ormai alla saturazione. Nel complesso I mecati asiatici offrono valutazioni interessanti e buone prospettive per quanti riguarda il ciclo economico, anche se permangono, tra i fattori di rischio, il continuo aumento del prezzo del petrolio, l’andamento dei tassi di interesse e il generale andamento dei mercati valutari. A favore delle Borse asiatiche giocano la crescente importanza dell´Asia quale “global growth driver”, il livello medio di crescita annuale che è superiore al 5%, l’importanza determinante sui prezzi delle materie prime, lo sviluppo di una classe borghese, i trend di delocalizzazione (outsourcing) che non sembrano diminuire, il notevole miglioramento delle infrastrutture, la stabilizzazione a livello politico e i processi di “democratizzazione”.
|
|
|
|
|
|
<<BACK
|
|
|
|
|
|
|
|