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Notiziario Marketpress di
Martedì 10 Maggio 2005
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HYBRID CHANNEL - BARI |
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Bari, 10 maggio 2005 - Venerdì 13 maggio 2005 presso l’associazione culturale Moebius in Bari, parte Hybrid Channel, rassegna itinerante di videoarte. L’appuntamento, organizzato da Luca Curci con il gruppo internazionale di Artexpo e coordinato da Andrea Camassa per Moebius, proporrà i lavori video di 20 artisti provenienti da Italia, Francia, Polonia, Libano, Argentina, Usa, Canada. Hybrid Channel esplora le nuove frontiere della comunicazione, in un universo artistico della mutazione, spostandosi sui nuovi incroci possibili che innestano immagini, nuove tecnologie, culture etniche, chirurgia estetica, manifesti teorici. Nuove mescolanze nascono e si inseriscono nel processo di mondializzazione come momento di progettualità polifoniche, di teorie e linguaggi, come costruzione di connessioni che creano situazioni plurali e nuovi incroci che ibridano gli infiniti linguaggi possibili in una dissolvenza comunicativa in cui prende forma la differenza. In questo senso la transarchitettura descrive una trasformazione o una trasmutazione dell’architettura verso la rottura dell’opposizione di fisico e virtuale e la proposta di un continuum che conduca da un’architettura fisica a un’architettura tecnologicamente potenziata a un’architettura del cyberspazio. La transarchitettura si dà come una modalità di espansione e di rafforzamento dello scopo e della rilevanza dell’architettura nell’era informatica, che permetta di considerare vie alternative agli angusti confini della disciplina delle costruzioni. L’architettura si tripartisce: architettura liquida nel cyberspazio, transarchitettura al confine ibrido di spazio fisico e spazio virtuale, design del sé e dell’altro in spazi addizionati urban_place. Il corpo moderno, a sua volta, è fatto di due corpi. Uno virtuale, quello smaterializzato della rete, e l’altro che si potrebbe definire “ipercorpo”, in altri termini un corpo che contiene altri corpi. Il corpo è sempre più “mediato” e fruito attraverso i media. In uno scenario in cui cibernetica, genetica e sistemi complessi si intrecciano nella prospettiva di un futuro neobiologico, si stabiliscono nuove alleanze tra organismi e meccanismi. L’arte segnala questo spostamento che produce nuove forme di vita artificiale. L’arte vive il post-organico body_space.
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