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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Maggio 2005
 
   
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  EUCOMED PUBBLICA DIECI RACCOMANDAZIONI SUL SETTIMO PROGRAMMA QUADRO (7PQ)  
   
  Bruxelles, 11 maggio 2005 - In risposta alla proposta della Commissione sul Settimo programma quadro (7Pq) resa nota il 6 aprile scorso, Eucomed, la European Medical Technology Industry Association (Associazione europea di industrie di tecnologia medica) ha pubblicato dieci raccomandazioni chiave "per imprimere nuovo slancio all'innovazione della tecnologia medica all'interno dell'Unione europea". Le raccomandazioni vogliono essere un aiuto alla Commissione per raggiungere l'obiettivo di migliorare la salute dei cittadini europei. Come spiegato da Eucomed, la sanità in un'Europa che invecchia costituisce attualmente una delle più importanti sfide sociali. L'ue deve dunque innovarsi per poter soddisfare i bisogni dei pazienti e utilizzare in modo più efficiente le risorse disponibili. Cure più efficaci comportano la riduzione del periodo di ricovero, una prognosi migliore per il paziente e un più rapido ritorno a una normale partecipazione attiva alla società. "L'innovazione è fondamentale per la salute dei cittadini, l'economia, l'occupazione e, ovviamente, per il benessere generale della società. Tuttavia, l'Unione europea resta tuttora indietro rispetto a Usa e Giappone in termini di investimenti in ricerca e sviluppo nel campo della tecnologia medica, oltre che in termini di nuove cure e tecnologie disponibili per i pazienti", afferma Maurice Wagner, direttore generale di Eucomed. Le raccomandazioni, che secondo Eucomed vanno considerate come un "pacchetto", comprendono la creazione negli Stati membri di una rete autonoma di "Medical Technology Innovation Centres" (Centri per l'innovazione della tecnologia medica), coordinata a livello centrale. Tali centri promuoverebbero la diffusione di "conoscenze dell'innovazione" agevolando il collegamento a livello europeo delle industrie della tecnologia medica, dei centri di ricerca, delle università e di altri importanti attori. Rendere disponibili ai pazienti le nuove tecnologie mediche nel più breve tempo possibile costituirebbe l'essenza della filosofia di questi centri. La seconda raccomandazione concerne lo sviluppo di norme favorevoli all'innovazione (e al paziente). "Dato il rapido avanzamento dell'innovazione medica e la crescente tendenza a far convergere tecnologie come la scienza avanzata dei materiali, la biologia cellulare e dei tessuti, le Ti [tecnologie dell'informazione] e le nanotecnologie, Eucomed pone l'accento sull'importanza di garantire che qualsiasi futura direttiva o normativa sia quanto mai flessibile in relazione all'innovazione e alla promozione di diverse soluzioni tecniche, mantenendo al contempo la capacità di garantire la sicurezza dei pazienti e una prestazione efficace dei prodotti di tecnologia medica", sostiene l'associazione. Considerato che le metodologie di Valutazione della tecnologia sanitaria (Healthcare Technology Assessment - Hta) non sono attualmente uniformi né riflettono adeguatamente le nuove tecnologie, la terza raccomandazione sostiene programmi di Hta ben definiti. Tale obiettivo riveste particolare rilevanza dal momento che nei vari Stati membri le metodologie di Hta variano considerevolmente sia nel concetto che nell'applicazione. Quarta raccomandazione: occorre rendere l'Europa più attraente agli occhi dei migliori ricercatori e innovatori. La quinta raccomandazione auspica una governance europea che tenga conto delle esigenze specifiche delle tecnologie mediche. Questo comprende: la necessità di mettere a disposizione dei pazienti europei nuove tecnologie mediche e una migliore qualità di vita; la necessità di tener conto dei benefici dell'innovazione medica, spesso sottovalutati o trascurati, come la diagnosi precoce di malattie, cure e prognosi migliori e procedure sanitarie più efficienti, la riduzione del periodo di ricovero, una ripresa più rapida e il conseguente ritorno dei pazienti alla partecipazione attiva nella società; la necessità di equilibrare rischi, benefici e costi; la responsabilità sociale dell'Ue riguardo al benessere dei pazienti, e la necessità di tener conto delle conseguenze mediche dei cambiamenti demografici nella società. La sesta raccomandazione riguarda la struttura dei programmi quadro dell'Ue al fine di offrire un migliore sostegno alle Pmi. Le Pmi sono responsabili di alcuni degli ambiti più attivi nell'innovazione della tecnologia medica e di diverse nuove cure che sono fra le più promettenti per i pazienti, ma non dispongono sempre delle risorse o delle competenze per accedere ai programmi di ricerca e sviluppo dell'Ue. Eucomed raccomanda quindi di semplificare notevolmente l'amministrazione e l'accesso ai programmi di ricerca e sviluppo dell'Ue nell'ambito del 7Pq. Inoltre, "Eucomed sottolinea enfaticamente come nell'ambito dei Fondi strutturali si accordi una priorità minima all'innovazione medica rispetto ad alcuni altri campi, come ad esempio l'agricoltura, e suggerisce, in vista del significativo impatto a livello demografico e del miglioramento delle misure sanitarie nei prossimi anni, di trovare una migliore complementarità fra Fondi strutturali e ricerca europea per sostenere in futuro innovazione medica e nuove tecnologie," si afferma nel documento di sintesi. La settima raccomandazione, strettamente connessa alla precedente, propone il miglioramento dell'accesso ai progetti del programma quadro. Secondo Eucomed, il 7Pq dovrebbe riflettere una maggiore attenzione all'innovazione delle tecnologie mediche, dal momento che la salute è una delle preoccupazioni primarie dei cittadini, nonché una pietra angolare delle politiche europee. "Oltre all'eccellenza scientifica, Eucomed raccomanda che la valutazione dei progetti di innovazione e tecnologia medica avvenga in base al contributo offerto sul piano medico al miglioramento della società e della qualità di vita di numerosi singoli pazienti", prosegue il documento. L'ottava raccomandazione riguarda il miglioramento della protezione del diritto di proprietà intellettuale. Secondo Eucomed, si tratta di un prerequisito assoluto al progresso tecnologico, per cui la Commissione dovrebbe attribuire particolare attenzione al raggiungimento dell'obiettivo di creare un brevetto comunitario, possibilmente in aggiunta ai brevetti nazionali, e approfondire i contatti con l'Ufficio europeo dei brevetti (Ueb), sviluppando e attuando procedure semplificate, nonché stabilire e mantenere contatti con l'Ocse e le altre parti interessate. Per quanto riguarda i brevetti comunitari, Eucomed deplora il fatto che in Europa sia obbligatorio pagare una tassa in ciascun paese, in confronto, per esempio, a una sola tassa negli Usa. "Eucomed è perciò decisamente a favore di una semplificazione delle attuali procedure di brevetto e invita la Commissione europea a muoversi in tal senso, congiuntamente all'Ueb, per semplificare i sistemi di brevetto." Nel sottolineare l'importanza di brevetti seri a vantaggio di una ricerca e innovazione senza impedimenti, Eucomed richiama l'attenzione sulla contraffazione di tecnologia medica di valore in Estremo Oriente. "La Commissione europea dovrebbe adottare misure volte a prevenire l'ingresso sul mercato europeo di prodotti tecnologici innovativi contraffatti e, al contempo, lavorare con le controparti legislative a livello internazionale per cercare una soluzione globale a questo crescente problema," raccomanda Eucomed. Nella nona raccomandazione si auspica una migliore definizione dei bisogni formativi, mentre la decima riguarda i finanziamenti e il miglioramento delle condizioni del capitale per l'innovazione, in particolare per le Pmi. Secondo Eucomed, l'Ue dovrebbe fornire cospicui finanziamenti all'innovazione nel settore medico, non solo nell'interesse dei pazienti e della società, ma anche per salvaguardare la competitività dell'industria e la creazione di posti di lavoro in Europa. "Eucomed ritiene che siano necessari migliori meccanismi di sostegno finanziario per promuovere gli interessi di innovatori e imprenditori nel processo di innovazione, e l'Ue dovrebbe incoraggiare tale sostegno fra gli Stati membri," si legge nel documento. "Si osservano diverse sfaccettature riguardanti le condizioni del capitale per l'innovazione nel settore della tecnologia medica, fra cui elementi che sfuggono alla sfera di influenza diretta della Commissione europea, come il livello di investimento delle società d'investimento in capitale di rischio e differenze culturali nell'approccio al rischio imprenditoriale fra Usa, Giappone ed Europa. Si avverte pertanto l'urgenza di uno studio di tali differenze fra Stati Uniti, Giappone ed Europa, onde poter prendere le necessarie misure a livello comunitario per stabilire un equilibrio fra le economie dell'innovazione di Usa, Giappone e Unione europea," conclude il documento di sintesi di Eucomed. Per leggere interamente il documento di sintesi consultare: http://www.Eucomed.org/?x=13&y=29&z=58&id=614  
     
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