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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Maggio 2005
 
   
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  FESTIVAL DEL TICINO 2005 L’ARTE DELL’IMPROVVISAZIONE NELLA MUSICA: CONVEGNO CON MUSICISTI, MUSICOLOGI E DOCENTI UNIVERSITARI SU UNA TEMATICA CURIOSA ED INTRIGANTE  
   
  Vergiate, 11 maggio 2005 - Sin dalla sua prima edizione il Festival del Ticino ha offerto al proprio pubblico una scelta di spettacoli in cui, anche per i meno esperti, fosse evidente l’importanza di un lavoro di ricerca, tanto che negli ultimi anni, con la creazione della sezione collaterale ‘Tradizione e Ricerca a confronto’, si è sviluppato e consolidato un vero e proprio percorso di coprogettazione e di scambi culturali con artisti e operatori di altri stati europei. ‘Tradizione e ricerca a confronto’ ha ora quale campo di indagine l’improvvisazione nelle varie espressioni artistiche: quest’anno viene affrontato il tema dell’improvvisazione in ambito musicale, ma nelle prossime edizioni verranno presi in esame altri campi artistici quali teatro e danza. E dunque, cosa si intende per improvvisazione nella musica? “Esecuzione di una musica nel momento stesso in cui la si crea, senza che sia stata fissata per iscritto o nella memoria. Come tale, anche se storicamente certa, l’improvvisazione sfugge a una precisa documentazione, ed è legata con contingente soggettività al solista che la crea. L’uso dell’improvvisazione è antichissimo….” (Enciclopedia della musica Rizzoli Ricordi, Milano 1972) Tutto vero. E infatti le cronache descrivono Bach, Mozart, Chopin, Liszt tra i più grandi improvvisatori mai esistiti. Oggi il blues e il jazz sono i generi musicali privilegiati in tema di improvvisazione ma, grazie a studi recenti in campo etno-musicologico, sappiamo anche quanto questa tecnica sia importante per il cantante/suonatore di musica tradizionale. La musica classica, sottratta all'oblio del tempo grazie alla precisione della scrittura, diventa oggi musica contemporanea e, se per un lungo periodo la principale preoccupazione dell'interprete era la costante e fedele riproducibilità della propria esecuzione - complice inconsapevole l'industria discografica - l'attuale momento storico vive una nuova fase in cui la "performance unica e irripetibile" si colloca al centro dell'attenzione: l’immediatezza nelle espressioni artistiche, l’improvvisazione dà vita ad un momento creativo unico, irripetibile. Una sfida intrigante raccolta da vari artisti - tra i quali Marcel Pérès, Beppe Aliprandi, Giuliano Prada - che si incontreranno per discuterne e confrontarsi giovedì 12 maggio a Vergiate, alle ore 16.00 alla sala comunale polivalente. Il convegno verrà registrato da Radio Popolare che lo trasmetterà in seguito, nel corso di varie puntate dedicate all’argomento e al cui proposito il sito internet del Festival – www.Festivaldelticino.it - darà puntuale notizia. Ospiti del convegno saranno: Marcel Pérès – organista, musicologo, Antonio Ballista – pianista di musica classica, Carlo Balzaretti – pianista di musica classica, Beppe Aliprandi – sassofonista jazz, Patrick Fassiotti – musicista di musica jazz ed etnica, Giuliano Prada – flautista ( flamenco), Fabio Soragna – pianista ( classica, musica da camera), Prof. Febo Guizzi – docente di etnomusicologia all’Università di Torino e Claudio Ricordi - di Radiopopolare – che sarà anche conduttore e moderatore. Www.festivaldelticino.it  www.Lombardiacultura.it  
     
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