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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Maggio 2005
 
   
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  CHIASSODANZA DICIASSETTESIMA RASSEGNA DI DANZA CONTEMPORANEA CINEMA TEATRO CHIASSO 18-21 MAGGIO 2005  
   
  Chiasso, 11 maggio 2005 - La danza come l'alfabeto del mondo: una religione, un rito, una lingua madre, un'espressione dell'anima, del corpo, della bellezza, della fuga. Con quattro compagnie selezionate tra le più innovative della scena internazionale, e quattro paesi rappresentati: Regno Unito, Svizzera, Italia e Brasile, si realizzerà l’edizione 2005 – dal 18 al 21 maggio – di Chiassodanza, il piccolo-grande Festival che nell’arco temporale di diciassette edizioni si conferma ancora una volta come una delle rassegne più prestigiose della scena nazionale e internazionale. Tre emozionanti coreografie del coreografo britannico Russell Maliphant One Part Ii, Two e Critical Mass, dedicate al lessico della fluidità, dell’energia e del movimento (18 maggio); un’originalissima lettura e identificazione del corpo come soggetto e luogo della ginevrina Cindy van Acker in Corps 00:00 (19 maggio); una poetica evocazione di Italo Calvino dell’italiano (e ticinese d’origine) Giorgio Rossi in La favola esplosa (20 maggio, una coproduzione del Teatro di Chiasso che viene presentata in prima nazionale); e una personale interpretazione della brasiliana Lia Rodrigues ispirata al Bauhaus, a Oskar Schlemmer, e al suo Balletto triadico, intitolato Formas Breves (21 maggio), costituiscono il programma della nuova edizione. Con le loro folgoranti creazioni, i quattro coreografi propongono un articolato confronto tra differenti radici culturali, suggestioni e lampi creativi; dove emerge, denominatore delle rispettive esperienze artistiche, la comune necessità di ritrovare - in un’età qual è la nostra, complessa, globale, altrimenti definita “età della tecnica”, un mondo archetipico perduto, o anche semplicemente dimenticato o rimosso. La ricerca nella danza contemporanea ha saputo intrecciare motivi di sperimentazione estetica e stilistica ad altri più specificamente antropologici e persino religiosi. Le coordinate della nuova edizione di Chiassodanza, intrecciando diverse tecniche, qualità, forme e percorsi narrativi, gravitano dunque attorno a tematiche universali e archetipiche: la nudità del corpo, la nudità dell’anima, e la danza per ricercare una dimensione di autenticità originaria, per ritrovare lo stupore perduto, lo sguardo ingenuo ed incantato dell’infanzia. Per svelare, attraverso i significanti del corpo, del suono e della musica, il paesaggio interiore dell'uomo. Le opere presentate guardano, ciascuna a suo modo, con lo sguardo poetico dello scultore, al movimento nella danza, dove gli elementi unificanti sono il flusso e l’energia; influenzate non solo dagli ideali della classicità, ma anche dalle forme, dalla velocità e dalle dinamiche ispirate dalle molteplici varietà delle tecniche: come l’arte-danza marziale della Capoeira, il tai chi cinese e lo yoga indiano, per fare alcuni esempi. Come la contact improvisation americana e la ricchezza delle terapie del corpo provenienti da differenti regioni del mondo, ognuna con un proprio modo di interpretare il movimento: sono queste fonti di ispirazione continua per i coreografi, che con le loro creazioni sanno riaffermare il valore della danza contemporanea come alfabeto del mondo: una religione, un rito, un'espressione dell'anima, del corpo, della bellezza, della fuga. Informazioni: tel. +41/ 91/ 695 09 14 / 17 fax. +41/91/ 695 09 18 cultura@chiasso.Ch  
     
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