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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Maggio 2005
 
   
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  LAVORO: CALA LA FIDUCIA DEGLI ITALIANI SCENDE IL RIGHT CAREER CONFIDENCE INDEX, INDICE CHE MISURA IL GRADO DI SICUREZZA NEL CONSERVARE IL POSTO DI LAVORO  
   
   Milano, 11 maggio 2005 – Italiani sempre più pessimisti. In controtendenza rispetto alla media rilevata a livello internazionale, nel nostro Paese i lavoratori si sentono sempre meno sicuri sulle proprie prospettive di carriera. E’ quanto rivela il Right Cc Index, l’indice semestrale che, con una scala che va da 0 a 100, misura periodicamente il grado di fiducia dei lavoratori a tempo pieno sulle prospettive di impiego e sul mercato del lavoro. L’indice, messo a punto da Right Management Consultants, è basato su un’indagine che copre 18 Paesi di cui 12 europei, realizzata in Italia in collaborazione con Eurisko. In Italia, rispetto a sei mesi fa, il Right Cc Index (Right Career Confidence Index) è sceso di due punti (da 49,2 a 47,1), ampliando lo scarto con la media europea che rimane stabile a 52,4. L’italia scende così al decimo posto in Europa seguita solo da Svizzera (46) e Germania (43,1). Chi ha un lavoro, se lo tiene stretto. Anche se in Italia la percentuale di lavoratori che ritiene “molto probabile o abbastanza probabile” perdere il proprio posto di lavoro nei prossimi 12 mesi è lievemente diminuita rispetto a novembre 2004 passando da 16% a 13,6%, è cresciuto molto il timore di non avere valide alternative sul mercato in caso di licenziamento. L’87% circa degli intervistati (+7,9% a confronto con il 79,3% di sei mesi fa) ritiene infatti che sia molto o abbastanza difficile per una persona che perde il posto di lavoro trovarne un altro alle stesse condizioni. "Sicurezza e flessibilità sembrano due termini non coniugabili – dichiara Elena Murelli, Direttore Generale di Right Management Consultants - Hanno ragione i lavoratori a tempo indeterminato a sentirsi su una nave prossima ad essere smantellata. Hanno ragione i cosiddetti lavoratori flessibili a sentirsi più "precari" che "flessibili". Hanno ragione le imprese a ricorrere a tutti i mezzi e soluzioni che consentano di navigare in una tempesta caratterizzata da bonaccia e tifoni e richiedere urgentemente supporto per investire in innovazione. Ha ragione il Governo - a prescindere dal colore o leader che ha - a doversi ingegnare per produrre nuove forme contrattuali. I perché e i motivi di tutti sono chiari ma coniugarli in un disegno coerente richiede non solo tempo - perché di fatto è una rivoluzione culturale - ma richiede strumenti, paracaduti, soluzioni coerenti e davvero funzionali all'impresa che si sta compiendo. Questo, oggi, si stenta ancora a vederlo e la sirena dell’emergenza, è evidente, ha cominciato a suonare” conclude Murelli. A livello mondiale l’indice si attesta a 52,7% (+1,5%). I più ottimisti in assoluto sono Norvegesi (63,2), Spagnoli (60,9) e Svedesi (57,4), in fondo alla classifica ultima la Germania, preceduta da Svizzera e Italia. Negli Stati Uniti continua la prudente tendenza al rialzo (+1,7%). Gli incrementi maggiori si sono registrati in Irlanda (+5,6% a quota 58,7, in costante aumento), Corea (+7,2% a quota 56,3), Hong Kong (+7,2% a quota 51,4). Il calo maggiore è stato registrato in Danimarca (-3,3%), seguita dall’Italia (-2,1%). La ricerca sull’indice che misura il grado di sicurezza in tema di lavoro è condotta da Right Management Consultants su base semestrale. Il lavoro sul campo è stato condotto sotto la guida di Icr - International Communications Research of Media, Pennsylvania, Usa, il cui partner in Italia è Eurisko. E’ stato interpellato un totale di 9000 lavoratori in 18 Paesi: Australia, Belgio, Canada, Corea, Danimarca, Francia, Germania, Hong Kong, Irlanda, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito ed Usa. L’indice è rilevato attraverso sondaggi effettuati telefonicamente su un campione di 350-1000 lavoratori impiegati a tempo pieno, a seconda della grandezza del Paese. In Italia, l’indagine è stata condotta nei mesi di marzo e aprile 2005. L’età media del campione è di 39,5 anni, per il 61% uomini, il 39% donne. L’indice si compone di due domande: 1. Qual è la possibilità che lei perda il lavoro nei prossimi 12 mesi? 2. In caso di perdita del lavoro, reputa facile o difficile ritrovarne uno a condizioni economiche simili?
Evoluzione dell'Indice mar-03 nov-03 mag-04 nov-04 mag-05
Mondiale 50,85 48,7 50 51,2 52,7
Europeo 53,4 49,9 50,1 52,4 52,4
Australia 49,7 52,5 51,2 53,6 56,6
Belgio 57,4 52 50,8 51,4 48,9
Canada 50,5 47,6 52,2 45,4 48,6
Danimarca 61,6 52,9 52,4 57,1 53,8
Francia 51,1 48,6 50 49,9 48,8
Germania 44,2 43,1 42,2 44,4 43,1
Hong Kong 41 41,5 42 44,2 51,4
Irlanda 49,5 44,9 49,9 53,1 58,7
Italia 52,2 48 48,8 49,2 47,1
Giappone 50,2 49,7 49 57,3 60,9
Corea - - 55,2 49,1 56,3
Olanda 59,6 44,2 43,6 47,1 47,4
Norvegia 57,6 56,2 60,2 61,3 63,2
Spagna 55,1 59,4 56,6 59,9 60,9
Svezia 59,2 61,1 53,9 56,2 57,4
Svizzera 45,3 44,4 42,8 45,6 46
Gran Bretagna 47,1 45,7 50,2 52,4 52,7
Usa 44,5 44,3 48,3 48 49,7
 
     
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