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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Maggio 2005
 
   
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  SECONDO UN EURODEPUTATO IL 7PQ DOVREBBE INCLUDERE LA RICERCA SULL'INVECCHIAMENTO  
   
  Bruxelles, 12 maggio 2005 - L'invecchiamento avrà ripercussioni su ogni aspetto delle nostre società, perciò l'Europa deve comprendere a fondo il fenomeno e dare una risposta a tutti i livelli di governo, sostiene l'eurodeputato Lambert van Nistelrooij, copresidente dell'Intergruppo sullinvecchiamento del Parlamento europeo. A una recente conferenza, in un intervento sull'importanza dell'invecchiamento per le politiche europee di ricerca e coesione, l'onorevole van Nistelrooij ha spiegato come, nel contesto delle politiche europee di ricerca, occorra colmare rapidamente le lacune di conoscenze in campi come la discriminazione per età, l'adattamento della società agli anziani e l'impatto di una maggiore speranza di vita su differenti aspetti della nostra società. "L'europa ha la popolazione più anziana del pianeta e ha bisogno di più dati per poter applicare politiche informate che abbiano un impatto sull'invecchiamento", ha aggiunto Alan Walker, coordinatore del Forum on Population Ageing Research (Forum sulla ricerca dell'invecchiamento della popolazione). Walker ha auspicato che l'invecchiamento divenga una priorità sia del Settimo programma quadro (7Pq) che di un programma specifico sull'invecchiamento che studi il fenomeno in termini olistici, piuttosto che "incasellarlo nella struttura proposta dal 7Pq". Anche l'idea di un istituto virtuale sull'invecchiamento per collegare scienziati, finanziatori e organizzazioni non governative (Ong) è stata accolta positivamente dai partecipanti, che comprendevano eurodeputati di vari Stati membri, oltre che scienziati. L'invecchiamento figura attualmente fra i principali fattori di sviluppo economico e sociale a livello mondiale. Nel 2005 la popolazione di 65 anni e oltre di età rappresenta il 16 per cento del totale; entro il 2050 tale percentuale è destinata a salire fino al 29,9 per cento, mentre la fascia di popolazione "molto anziana" - ultraottantenni - passerà dall'attuale 6,5 all'11,8 per cento. Questa constatazione, secondo l'onorevole van Nistelrooij, deve ora tradursi in un'analisi più dettagliata e in uno stimolo per politiche più efficaci, in modo da non perdere le opportunità offerte dall'invecchiamento e da riuscire ad affrontare le sfide. Tale necessità, ha sottolineato, va adeguatamente sostenuta con la ricerca, così da trasformare l'invecchiamento in forza propulsiva. "Le politiche europee richiedono evidentemente migliori strumenti di analisi e mezzi più efficaci che consentano di seguire da vicino la realtà dell'invecchiamento ai nostri giorni", ha dichiarato Axel Börsh-supan, coordinatore del progetto Share, un importante studio su salute, pensionamento e invecchiamento in Europa. "I membri dell'Intergruppo sull’ invecchiamento del Parlamento europeo stanno lavorando per promuovere questi obiettivi", ha concluso l'onorevole van Nistelrooij.  
     
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