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Notiziario Marketpress di Venerdì 13 Maggio 2005
 
   
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  IL SOAVE GUARDA AL MERCATO CON UNA PROFONDA RIFLESSIONE SULLO STATO DI SALUTE DELLA DENOMINAZIONE SUI PRINCIPALI MERCATI MONDIALI. SI APRONO I “SOAVE DAYS 2005”  
   
  Il giro dei mercati mondiali in un convegno: le piazze statunitensi, britanniche, tedesche ed il mercato italiano finiscono sotto la lente di ingrandimento a “Soave days 2005”, la giornata di analisi e studio in cui “Il Soave guarda al mercato e premia la ricerca”. E’ quella del 13 maggio la data da segnare in agenda, il giorno in cui l’auditorium di Borgo Rocca Sveva della Cantina di Soave ospita due eventi in uno: dalle 16.00 alle 18.00 l’approfondimento curato dal Consorzio tutela vini Soave e Recioto di Soave dedicato al mercato del “Classico bianco d’Italia”, mentre dalle 18.00 alle 20.00 gli obiettivi sono puntati sulla ricerca con le testimonianze dei 3 vincitori del Memorial Riccardo Ferrari, premio per la ricerca e la sperimentazione in viticoltura istituito dalla Cantina di Soave unitamente all’Università di Verona. Otto anni dopo l’analisi del mercato dei vini dolci, le cui conclusioni confluirono nel premiatissimo volume dedicato al Recioto di Soave Docg, il Consorzio tutela rinnova l’appuntamento con i testimonial dei mercati stranieri spostando però la discussione sul Soave. Partendo dalla considerazione del 2004 come anno di svolta per il mondo del vino, svolta assolutamente positiva per il vino di casa, unico nettare veronese e tra i pochi italiani a tenere sul fronte dei valori, il Consorzio vuole oggi favorire il confronto sull’esigenza di individuare per “il succo di Garganega” un linguaggio commerciale unico. Insomma, se la tenuta è riferibile anche al rinnovo delle regole della Denominazione, alla gestione della stessa e di un rapporto qualità/prezzo corretto, costanti del marketing locale, oggi si impongono come priorità, secondo il Consorzio, “nuove importanti scelte da compiere velocemente e coraggiosamente per dare stabilità e continuità al mercato ed un sostegno forte alla Denominazione, con azioni promozionali adeguate ai tempi e proporzionate all’importanza economica del prodotto”. In numeri la traduzione è presto detta: oltre 60 milioni le bottiglie di Soave che ogni anno raggiungono i mercati di tutto il mondo per un valore complessivo stimato in oltre 150 milioni di euro. Ecco quindi solo alcune delle premesse da cui prendono le mosse i “Soave days 2005”, un plurale che fa il pari con le numerose iniziative a fondo vinicolo promosse nel cuore della Denominazione proprio per le feste che al Soave tanto l’omonima cittadina quanto Monteforte d’Alpone dedicano, rispettivamente, la terza e quarta domenica di maggio. Tornando, comunque, al momento tecnico delle “soavi giornate”, è già il poker di relatori scelti dal Consorzio a rendere evidente il rilievo dell’appuntamento che intende proporre l’analisi del mercato dei vini bianchi italiani, per portare poi la discussione sul Soave. Paul Wagner, docente di comunicazione al Napa Valley College e consulente, tra l’altro, dell’Ente fiera scaligero per Vinitaly, si occuperà di comunicazione e commercializzazione negli Stati Uniti. Sandro Bevilacqua, importatore con la label Continental Wine & Food, svelerà le nuove tendenze del mercato anglosassone, mentre da Steffen Maus, firma di Weinwirtschaft, si attende la risposta all’interrogativo “Il mercato tedesco è ancora Soave?”. Guarderà invece al mercato italiano la relazione del giornalista Carlo Cambi con una riflessione su quale Soave per il mercato che cambia.  Quattro testimonial, quindi, per “una profonda analisi che, davanti alla velocissima evoluzione del mercato, aiuti a comprendere meglio come una Denominazione possa muoversi tra marchi di origine, sistemi di certificazione, private label e brands aziendali”. La seconda parte dei lavori, come detto, rivolgerà l’attenzione alla ricerca: Luigi Pasetto, padrone di casa alla presidenza di Cantina di Soave, spiegherà l’importanza della partnership tra impresa e università, prima di passare il testimone ad Alessandro Mazzucco, Magnifico rettore dell’ateneo scaligero chiamato a consegnare i premi del Memorial Ferrari istituito dalla Cantina di Soave.  Claudio Giulivo, presidente del Cive, si occuperà invece del ruolo del corso di laurea nel comparto vitivinicolo, prima di lasciare il microfono ad Elisa Verzini, Alessandra Padovani e Tommaso Biasi, vincitori del premio per la ricerca. Concluderà i lavori Roberto Ferrarini, docente del Cive, chiamato ad illustrare l’attività di ricerca e sperimentazione che vede impegnata l’università di Verona.  
     
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