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Notiziario Marketpress di Venerdì 13 Maggio 2005
 
   
  Web moda & tendenze  
  FLORA SMITH DECOSTRUTTIVISMO, FLUIDITÀ DI PELLAMI E LAVORAZIONI DI QUALITÀ NELLA COLLEZIONE 2005-06  
   
  L’architettura della collezione sceglie la strada del decostruttivismo: ogni capo della collezione Autunno/inverno 2005-06 sembra scucito e ricucito, tagliato e indossato seguendo schemi assolutamente non convenzionali. Giacche da tailleur in perfetto stile metropolitano, convivono con ampi cappotti di lana foderati di pelliccia, montoni scamosciati o foderati e leggerissimi; il cappottino total black da sera intarsiati in modo da formare un elegante gioco di contrapposizioni lucide ed opache. Flora Smith si fa così interprete di una moda destrutturata che gioca sulla fluidità di pellami e lavorazioni di qualità, per amore della sensualità. Il personale omaggio di Flora al vintage passa attraverso la morbidezza effimera di cappottini in agnello o montone da abbinare a gonne, così come a pantaloni, nei colori del bosco. E’ un casual style fatto di capi comodi, ma non per questo meno femminili e soprattutto colorati, per chi davvero non ci sta durante la stagione fredda, a indossare capi dai colori spenti e tristi. Anche i ricami sui tanti tagli di capi spalla sono ispirati a suggestivi disegni e stampe che si rifanno ad un’arte ‘popolare’ un po’ anni ’60. Le applicazioni floreali a intarsio le cui sfumature ricordano l’aroma del muschio, delle piante selvatiche, di piccoli giardini botanici, vanno ad impreziosire maniche e spalle, arrivando fino alla schiena, dove campeggiano i messaggi simbolici di Flora, insegne e icone. Ecco quindi che casual la prossima stagione farà rima con colore, messo in primo piano. Rosso sangue, nero inchiostro e castoro sono le tinte scelte per affrontare il freddo in arrivo: il trench in lana rosso, foderato in pelliccia con ampio collo morbido che si alza sulla nuca a incorniciare il viso. Affusolati e minuti sono i capi spalla per una versione moderna di “Colazione da Tiffany” che interpretano un attuale neo-chic, nella rilettura moderna di un bon-ton in chiave più “pop”. Anche il tweed sembra rubato all’armadio della nonna o ripescato dall’elegante guardaroba anni ’50 di una ricca signora, rivisitato in versione più chic. Secondo Flora il vero lusso non nasce dallo sfarzo, ma dal recupero dei materiali e della loro storia. Decoro e riciclo danno origine così a colletti militari, fibbie e cinturini, revers in pelliccia, colli e polsini in maglia, ricamati, attraversati e sostenuti da fili colorati, passamanerie e bottoni gioiello. La pelle, sovratinta o stropicciata rimane sempre morbidissima. Impossibile d’inverno rinunciare alla pelliccia, regina della collezione come simbolo di eleganza: ci sono caldi giubbetti corti in pelliccia, montoni, ricchi capi spalli di pelle o nappa con inserti di pellami diversi, o stampati ton-sur-ton con motivi jaquard. Calde pellicce con intarsi che rendono preziosi giacche, giubbotti da bikers o da aviatore, cappottini ¾, montgomery o bolerini.  
     
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