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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Maggio 2005
 
   
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  MEDIOBANCA APPROVATI I DATI DEI PRIMI 9 MESI DEL GRUPPO MEDIOBANCA CONFERMATO IL TREND DI AUMENTO DEI RISULTATI DEL GRUPPO: RICAVI A € 700 M (+15%)  
   
  Milano, 16 maggio 2005 - Si è riunito il 13 maggio 2005 , sotto la presidenza di Gabriele Galateri di Genola, il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca che ha approvato la Relazione trimestrale del Gruppo al 31 marzo 2005, illustrata dal Direttore Generale Alberto Nagel e dal Condirettore Generale Renato Pagliaro. Risultati consolidati Con un utile del terzo trimestre pari a € 128,5 m, triplicato rispetto al corrispondente trimestre dello scorso esercizio (€ 42,0 m), i primi nove mesi registrano un risultato ante imposte in linea con quello dello scorso anno (€ 413,8 m contro € 413,6 m) malgrado minori riprese di valore sul portafoglio partecipazioni per € 107,1 m (€ 45,8 m contro € 152,9 m). Il risultato della gestione ordinaria aumenta del 14,3% (da € 362,3 a € 414,1 m). I ricavi crescono del 15,1% (a € 700,5 m) con un positivo apporto sia del margine di interesse (+17,1% a € 500,1 m) che delle commissioni (+10,2% a € 200,4 m); anche al netto dei proventi di tesoreria per € 120,7 m (€ 79,8 m) il saldo della gestione denaro cresce dell’8,4% per effetto dell’aumento dei volumi di attività del credito alle famiglie. La crescita dei costi (+16,2% a € 286,4 m) è principalmente dovuta allo sviluppo commerciale e territoriale del gruppo Compass. La gestione del portafoglio di investimento, oltre alle predette riprese di valore, ha generato € 32,2 m di utili da realizzo di partecipazioni non strategiche (€ 31,2 m). Tra le altre voci, le minusvalenze su titoli e derivati di tesoreria ammontano a € 4,9 m (€ 56,9 m), mentre le svalutazioni su crediti, unicamente collegate all’operatività del gruppo Compass, salgono da € 62,1 a € 67,4 m riflettendo lo sviluppo degli affari. La provvista resta pressoché invariata (da € 25,1 a € 25,2 mld) rispetto al 31 dicembre; lo stock degli impieghi (€ 16,4 mld), anch’esso sostanzialmente invariato rispetto a dicembre, si ripartisce per il 61% nell’attività corporate e di finanza strutturata, per il 20% nel credito alle famiglie, per il 16% nel leasing, mentre il residuo 3% è rappresentato da finanziamenti erogati da Compagnie Monégasque de Banque. Le partecipazioni dopo le predette riprese di valore, aumentano di € 89,8 m a € 3.313,2m ed esprimono al valore puntuale di fine periodo una plusvalenza di € 3.788 m. Risultati divisionali Nonostante la sfavorevole fase di mercato, il Wholesale banking presenta un aumento del risultato della gestione ordinaria del 12,4% (da € 232,8 a € 261,6 m), con un totale ricavi saliti del 13% a € 361,1 m per effetto della crescita delle commissioni (da € 118 a € 129,1 m) e del positivo andamento della tesoreria. Il risultato ante imposte aumenta da € 173,3 a € 251,4 m (+45%) dopo allineamenti di tesoreria per € 9,4 m (€ 58,4 m). Sostanzialmente stabile il portafoglio crediti (da € 12.771 a € 12.602 m). L’equity Investment Portfolio mostra utili da realizzo per € 32,2 m (€ 31,2 m) connessi alle dismissioni (realizzate nel primo semestre) di parte del portafoglio non strategico (Capitalia, Commerzbank e Ciments Français). I principali movimenti del trimestre hanno riguardato, oltre alla conversione di obbligazioni Telecom in portafoglio, la sottoscrizione dell’aumento di capitale Pirelli & C. (€ 44,6 m) cui si è aggiunto, successivamente al 31 marzo, l’acquisto di circa 10 m di azioni messe in vendita nell’ambito del Patto di sindacato con un esborso di € 9,7 m. I Retail Financial Services chiudono i nove mesi con un aumento del risultato ante imposte del 23,9% (da € 54,8 a € 67,9 m) che riflette il perdurante sviluppo del credito alle famiglie (erogato + 23% a € 1,653 m). Il risultato della gestione ordinaria sale del 16,1% a € 145 m grazie all’incremento dei ricavi (+18% a € 293,0 m) ed al controllo del C/i ratio, stabile al 34%, malgrado i maggiori costi (da € 124,2 a € 147,9 m) connessi allo sviluppo operativo e territoriale (apertura di 13 nuove filiali Compass). Le rettifiche di valore sui crediti (da € 61,7 a € 67,4 m) scontano lo sviluppo degli affari. Il comparto del Private banking registra un risultato lordo raddoppiato rispetto allo scorso anno (da € 14,6 m a € 29,2 m) tenuto conto del rilievo delle minoranze di Compagnie Monégasque de Banque (ora 100%). Le commissioni del comparto sono cresciute da € 48,5 m a € 57,3 m, mentre gli attivi gestiti a € 10,4 mld (+ € 1 mld nei primi nove mesi). Positivo l’apporto sia di Cmb (risultato della gestione ordinaria +31% a € 18,2 m) che di Banca Esperia (risultato della gestione ordinaria +43% a € 5,8 m). Il prevedibile andamento della gestione Nell’ultimo trimestre dell’esercizio l’andamento del Gruppo beneficerà di maggiori dividendi (portafoglio strategico +34% a € 116 m) e del contributo positivo di tutte le aree di affari, pur in una situazione congiunturale debole per l’attività nei confronti delle imprese cui si contrappone una vivace crescita del credito alle famiglie. L’ultima parte dell’anno sarà, infine, caratterizzata da proventi di tesoreria di entità inferiore rispetto a quella conseguita nell’analogo periodo dello scorso esercizio. Mediobanca Spa La Capogruppo chiude i nove mesi con un risultato lordo della gestione ordinaria di € 253,3 m, in aumento del 14,8% (€ 220,7 m) per effetto di maggiori utili di tesoreria (da € 80,4 a € 117,6 m) e di maggiori commissioni (€ 126,2 m contro € 113,1 m) malgrado la già citata debolezza congiunturale del corporate e dell’investment banking. Il risultato ante imposte è di € 320,5 m (€ 313,3 m), dopo riprese di valore nette sul portafoglio d’investimento per € 46,3 m (€ 153,7 m) e minusvalenze su titoli e derivati di tesoreria per € 10,2 m (€ 61,2 m). L’andamento degli aggregati patrimoniali mostra una provvista sostanzialmente stabile (da € 20,7 a € 20,8 mld), una riduzione dei finanziamenti di € 169,1 m principalmente connessa alla chiusura di operazioni parallele. I titoli di investimento e gli impieghi netti di tesoreria in aumento rispettivamente di € 88,6 m e di € 167,6 m. Il Consiglio infine ha approvato il progetto di fusione per incorporazione della controllata (100%) Mb Finstrutture – Intersomer S.p.a. In Mediobanca che, una volta ottenute le previste autorizzazioni dalla Banca d’Italia, sarà deliberata dai Consigli di Amministrazione delle due società prevedibilmente nel prossimo settembre.  
     
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