VIA LIBERA ALL’ARCHEOLOGIA PREVENTIVA. ARRIVA LA “VALUTAZIONE DI IMPATTO ARCHEOLOGICO”
Roma, 16 maggio 2005 – Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo di integrazione e correzione n. 190/2002 che a sua volta dà attuazione alla legge delega 21 dicembre 2001 n. 443 per le grandi opere. In questo decreto sono contenute norme di grande importanza in materia di tutela del nostro patrimonio culturale e di “archeologia preventiva”. “Il nostro - ha spiegato il ministro Buttiglione - è un paese intensamente abitato da circa 25 secoli. È frequente il caso che nello svolgimento di grandi lavori si incontrino dei reperti archeologici. Ci si trova allora in una situazione di grande difficoltà. Il valore dei reperti legittima i costi di importanti modifiche ai progetti originari? Bisogna piuttosto rinunciare all'opera? O rassegnarsi alla distruzione totale o parziale dei reperti?” “Qualche settimana fa ci siamo trovati a Torino davanti esattamente a questo problema e ciò ha dato luogo ad una vivace discussione. Io dissi allora - ha ricordato il ministro - che la soluzione vera era solo “l'archeologia preventiva”. Noi possiamo sapere tempestivamente attraverso apposite metodologie di ricerca cosa troveremo scavando. Questa conoscenza ci permette di cambiare il tracciato di un'autostrada, di deviare il percorso di uno scavo o di predisporre tempestivamente gli accorgimenti necessari per preservare il reperto eventualmente inglobandolo nell'opera nuova”. “Grazie alla sensibilità culturale e all'impegno del ministro Lunardi sono in grado di mantenere entro tempi brevissimi l'impegno allora preso. Va sottolineato, inoltre, che questo provvedimento introduce accanto alla Valutazione di Impatto Ambientale una Valutazione di Impatto Archeologico e consente un vero e proprio salto di qualità nella gestione dei beni culturali sul nostro territorio”.