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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Maggio 2005
 
   
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  CHIUSI I LAVORI DELL’ASSEMBLEA ANNUALE DELL’UCTE, L’ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE DEI GESTORI DI RETE EUROPEI  
   
  Roma, 16 maggio 2005 – Si sono chiusi il 12 maggio a Roma i lavori dell’Assemblea Generale annuale dell’Ucte (Unione per il Coordinamento della Trasmissione di Energia elettrica in Europa), l’associazione internazionale dei gestori di rete europei alla quale è affidato il coordinamento delle interconnessioni nell’area dell’Europa occidentale. All’assemblea Generale dell’Ucte, presieduta dal Presidente Martin Fuchs (E.on Netz – Germania) hanno partecipato 34 rappresentanti (a livello di Ad e Direttori) dei Gestori di rete di 23 Paesi dell’Europa continentale appartenenti all’Ucte. Questi i principali temi affrontati: - l’avvio della sottoscrizione del Multilateral Agreement, accordo che definisce il quadro giuridico di riferimento per rendere vincolanti, per i Gestori di rete appartenenti all’Ucte, le regole di esercizio in sicurezza della rete elettrica europea raccolte nell’Ucte Operation Handbook. Si tratta del documento che raccoglie sotto forma di criteri e standard le raccomandazioni tecniche e di esercizio adottate dai Gestori della rete su base volontaria per garantire la sicurezza delle reti elettriche; - le attività per lo sviluppo del sistema elettrico Ucte e in particolare: • il progetto relativo allo studio di fattibilità per una possibile interconnessione sincrona tra il sistema elettrico europeo Ucte e il sistema elettrico interconnesso Ips/ups, di cui fanno parte i paesi della Comunità degli Stati indipendenti, compresa la Russia e i Paesi Baltici; • la valutazione delle condizioni tecniche per una interconnessione sincrona con la Turchia; • la valutazione delle condizioni tecniche per una interconnessione sincrona tra la Tunisia e la Libia; questo studio potrebbe permettere un’operazione sincrona tra il sistema elettrico Ucte e quelli del Nord Africa e delle regioni mediorientali. Nel corso dei lavori è stato eletto nuovo presidente dell’Ucte, per gli anni 2006- 2007, José Penedos (Ren – Portogallo). Sono stati inoltre confermati, per lo stesso periodo, Antonio Serrani (Grtn – Italia ) e Gerard Maas (Tennet – Olanda) rispettivamente vicepresidente e presidente del Comitato direttivo. L’ Ucte è l'associazione internazionale deputata dal 1951 al coordinamento tecnico e di esercizio delle interconnessioni nell'area sincrona dell'Europa continentale. Sono membri dell'Ucte i 34 Gestori di rete di trasmissione appartenenti ai 23 Paesi dell'Europa continentale, dal Portogallo alla Polonia, dal Belgio alla Grecia. Le attività dell'Ucte consistono principalmente: • nell'elaborazione delle regole tecniche per la sicurezza e l'affidabilità dei sistemi elettrici interconnessi in Europa; • nel controllo della sicurezza del sistema elettrico interconnesso con riguardo ai consumi, alla frequenza, alla stabilità del sistema elettrico, all'equilibrio tra generazione e domanda; • nella realizzazione di studi per possibili attività di sviluppo dell'area sincrona con i Paesi non appartenenti al sistema Ucte (es. Mediterraneo, Turchia, Sistema Ips/ups). Riguardo allo stato del sistema elettrico italiano, in chiusura di Assemblea, il Presidente dell’ Ucte Martin Fuchs ha osservato che, da un punto di vista dell’Ucte, il piano di sviluppo del sistema elettrico italiano si dovrebbe concentrare sia nella costruzione di nuove centrali, per aumentare la capacità di produzione interna, sia nella realizzazione di nuove reti di trasporto dell’energia elettrica. Interventi, questi, che in Italia contribuiranno ad aumentare sensibilmente la sicurezza della fornitura d’energia. Carlo Andrea Bollino e Luca d’Agnese, rispettivamente presidente e amministratore delegato del Grtn, hanno ringraziato Martin Fuchs ed hanno illustrato all’Assemblea dell’Ucte il nuovo piano di sviluppo della rete elettrica di trasmissione predisposto dal Gestore da cui emerge che esistono numerose iniziative per nuove centrali, in alcuni casi già realizzate e in funzione, destinate a potenziare notevolmente la capacità di generazione nazionale incrementando in tal modo la sicurezza della fornitura nel sistema elettrico italiano, in linea con quanto già effettuato nel corso del 2004.  
     
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