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Notiziario Marketpress di
Martedì 17 Maggio 2005
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BILANCIO SUL FUTURO UN INCONTRO PER IL BICENTENARIO DELLA NASCITA DI GIUSEPPE MAZZINI RILANCIA IL RUOLO INNOVATORE DEL PRI |
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Milano, 17 maggio 2005 - Che cos’ è il futuro? Se un tempo se lo chiedevano solo i giovani oggi se lo chiedono tutti. Se lo chiedono i figli, appena usciti dall’università con un destino da precari di professione. Se lo chiedono i padri, che non vedono un domani per i loro figli. Si, perché una cosa è certa: il futuro non è più quello di vent’anni fa, quello del boom economico anni ’80 e neanche quello immaginato dalla net-generation targato 2000, ultimo baluardo dell’euforia di un business facile. Il mondo è cambiato ed anche la politica è diventata un’altra. Ma soprattutto è cambiato il modo di pensare alla politica, di pensare al domani. Da qui il senso dell’incontro, di cui il Pri si è reso promotore insieme a “Costruttori di Futuro” - un gruppo di lavoro coordinato da Carlo Bassi – ideatore del gruppo e ispiratore dell’incontro - nato a Milano dalle esperienze di persone diverse fortemente interessate a questo tema. In occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Mazzini – uno tra i primi ad immaginare un’Europa unita - il prossimo 17 maggio alle 19.00 in C.so Venezia, 49 nella sede dell’Unione del Commercio protagonisti della vita politica, culturale, economica e sociale di Milano e non solo, si riuniranno in occasione di un appuntamento dal titolo “Bilancio sul Futuro”. Un appuntamento voluto per ragionare insieme sul nostro domani. Alla presenza di Giorgio La Malfa – ministro delle politiche comunitarie - saranno molti a confrontarsi. Da Giampiero Borghini – assessore all’edilizia della Lombardia – a Oliviero Toscani. Dal Professor Luigi Campiglio – pro-rettore e ordinario di economia politica dell’Università Cattolica – all’attore Giorgio Pasotti, coinvolto per rappresentare l’universo dei giovani ed anche per ragionare su cultura, spettacolo e arte. Ma ci saranno anche figure politiche di altri schieramenti e rappresentanti di comunità di volontariato e di quel terzo settore che unisce opportunità di nuovi modelli d’impresa con l’intreccio di cultura multietniche. Una comunità trasversale, volutamente eterogenea alla quale è richiesto di “disegnare” il proprio Futuro, per iniziare insieme un nuovo cammino.
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