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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 18 Maggio 2005
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TUTTO IL SILENZIO, PAROLA PER PAROLA VENTI MILA PRESENZE E 50 AUTORI PER LA RASSEGNA CURATA DA ANNA BENEDETTI CHE DOMANI CHIUDE LA X° EDIZIONE CON LE MACCHINE DI LEONARDO |
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Firenze, 18 maggio 2005 - L’incontro di oggi, con lo storico della scienza Paolo Galluzzi sulle Macchine di Leonardo (Giunti editore), conclude la X° edizione di Leggere per non dimenticare, mentre già si lavora al programma della prossima, che avrà come sempre un parterre di autori eccellentissimi e, come tema, Il silenzio e le parole, ossia uno dei paradossi della modernità, travolta simmetricamente dal trionfo del rumore e dall’incapacità di dialogare. L’argomento è peraltro assai prossimo allo Spaesamento, l’ambiguo stato d’animo che tormenta il nostro tempo, al quale erano dedicati i 50 incontri dell’ultima stagione, svoltisi alla Biblioteca Comunale Centrale, tranne l’Omaggio a Alessandro Parrochi e la Giornata della memoria ospiti al Teatro della Pergola. Nel suo insieme il bilancio della rassegna, organizzata dall’Assessorato alla Cultura a cura di Anna Benedetti, può definirsi molto buono, sia in termini di audience (circa 20 mila persone), sia per la qualità degli scrittori: da Canfora a Rosetta Loy, da Ginsborg a Edoardo Boncinelli, da Veltroni a Bartezzaghi, da Vecchioni al filoso Givone hanno tutti trattato temi vivi e importanti (ideologia e politica, comunicazione e società, scuola e scienza, clima e ambiente, magia e linguaggio e altri ancora), presentati da numeri uno quali Bodei e Cacciari, Ciliberto e Golino, Mina Gregori e Francesco Sabatini, Aldo Schiavone e lo stesso sindaco Domenici. Nel tentativo di fare della lettura sempre di più un piacere, Leggere per non dimenticare ha legato numerosi appuntamenti alla musica, arte, spettacolo. Per esempio, l’incontro con Sergio Staino è stato preceduto da proiezioni con Vittorio Sonetti voce e piano; quello con Francesco Cataluccio da un video curato da Gabriella Maleti e quello con Nico Orengo da immagini della sua Liguria, presenza costante nei suoi libri. Altre immagini hanno accompagnato le considerazioni di Stefano Levi della Torre sulla pittura di Caravaggio, nonché gli interventi di Cristiana Franco, Erri de Luca, Stefano Moriggi, Chiara Ingrao - Laura Lombardo Radice, Laura Pariani. Successo particolare ha avuto Uno scrittore adottato dalle scuole, l’iniziativa ideata per avvicinare i ragazzi alla lettura. Oltre all’incontro alla Biblioteca Comunale Centrale, alcuni autori sono andati anche nelle classi: Staino ha presentato La guerra di Peter, Cristina Acidini Il leone e la lupa, Stefano Moriggi Le tre bocche di cerbero. Alla biblioteca Il Torrione di Brozzi Clara Sereni ha letto il suo romanzo Le merendanze ai volontari del Gruppo 334, che ha poi organizzato un merendanzo, ossia una festa a metà tra merenda e pranzo. Chiara Ingrao ha invece raccontato ai detenuti di Sollicciano gli ultimi dieci anni di vita di sua madre, insegnante volontaria nel carcere romano di Rebibbia. Questo metodo di lavoro, arricchito dalle emittenti Controradio e Controradio Club con interviste esclusive agli autori, sta dando frutti assai belli e caratterizzerà anche Leggere per non dimenticare 2005/2006. A ragionare sul Silenzio e le parole verranno autori scelti tra i “freschi di stampa”, cioè le novità in libreria. Tra gli altri: Bodei, Eugenio Borgna, Canfora, De Luca, Givone, Margherita Hack, Raffaele La Capria, Claudio Magris, Giovanni Pettinato. “Per riscoprire la vitale dimensione del silenzio”, ricorda Anna Benedetti insistendo sulla stringente attualità dell’argomento, “ci inoltreremo nelle parole: in quelle della filosofia, che sono fin dall’inizio una scelta di articolare intuizioni originarie che non emergono nel commercio comunicativo quotidiano; in quelle della psicoanalisi, necessariamente autentiche, non mediate da sovrapposizioni, ma tali da rievocare inconsciamente le emozioni originali. E vedremo che la stessa efficacia della conoscenza scientifica, della narrativa, delle produzioni artistiche nasce sullo sfondo di un silenzio attivo. Non mancheranno riflessioni sul linguaggio, ne’ dimenticheremo di ragionare sulla possibilità concreta di un silenzio essenziale, sul silenzio del sacro come strumento di uscita dal quotidiano di una condizione interiore profondamente legata alla possibilità stessa della percezione del divino”.
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