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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Marzo 2004
 
   
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  SUCCESSO PER I CAMPANI PRESENTI AL MIFUR, IL SALONE INTERNAZIONALE DELLA PELLICCERIA E DELLA PELLE  
   
  Milano, 22 marzo 2003 - Sono ventitre le aziende campane partecipanti al Mifur, il Salone Internazionale della Pellicceria e della Pelle iniziato a Fiera Milano mercoledì 17 che si conclude questa sera. Tra queste anche ben quindici dell’area avellinese, significative realtà produttive del distretto della concia, che oltre al comune di Solofra comprende quelli di Montoro Superiore, Montoro Inferiore, Manocalzati e Serino. L’industria avellinese è dunque presente con una propria rappresentanza al massimo appuntamento nazionale del settore. Non poteva che essere così: il polo conciario di Solofra è uno dei maggiori d’Italia, pari solo a quelli di Turbigo (Milano), Arzignano (Vicenza) e Santa Croce sull’Arno (Pisa). Come è noto, Solofra è specializzata nella lavorazione di pelli ovi-caprine, usate nella produzione calzaturiera, in articoli di arredamento abbigliamento. Negli ultimi venti anni, il distretto irpino si è esteso anche alla produzione dell’abbigliamento in pelle. Con le sue oltre 500 concerie, i 130 opifici per la fabbricazione di abbigliamento in pelle, i 5000 occupati incluso l’indotto, i 1500 milioni di euro di fatturato e un export pari a circa 500 milioni, ovvero oltre la metà di quello complessivo fatto registrare dall’intera provincia avellinese, il polo solofrano testimonia della straordinaria vitalità imprenditoriale della zona. Non mancano peraltro i punti deboli, dalla troppo piccola dimensione media delle imprese, alla mancanza di una politica di marketing comune capace di dare origine a un unico marchio di qualità, fino alla non ancora completamente risolta problematica ambientale. Per avviare a soluzione tali nodi, è fondamentale l’ulteriore crescita delle imprese dell’area, sostenute dall’impegno istituzionale. In tal senso, la partecipazione solofrana al Mifur, sostenuta dalla Camera di Commercio di Avellino, si affianca a quella della Regione Campania, presente con il suo Assessorato alle Attività produttive. “Promuovere l’industria irpina della concia e dell’abbigliamento – dichiara al riguardo il Presidente dell’ente camerale, Costantino Capone – significa perseguire concretamente uno dei nostri obiettivi istituzionali, quello di incentivare il consolidamento e lo sviluppo dell’economia e dell’impresa locale”. “La nostra partecipazione al Mifur – ha dichiarato l’Assessore alle Attività Produttive della Regione Campania, Gianfranco Alois – s’inquadra in una politica di promozione del made in Campania finalizzata a valorizzare le imprese di diversi settori, tra cui quello conciario, sui mercati nazionali e stranieri. La Regione sta attuando una strategia d’espansione e di sostegno a favore del comparto e di tutto il sistema imprenditoriale locale, per favorire l’internazionalizzazione dell’economia campana”. Positivo il commento degli operatori che sono stati protagonisti di sfilate quotidiane svoltesi presso lo stand della Regione Campania alle quali hanno partecipato buyers, giornalisti e operatori del settore. “Non possiamo che fare un bilancio positivo- dichiara Daniele Ricciarelli direttore Marketing della A. Ricciarelli- avendo avuto un grande riscontro per lo stile e il design della nostra collezione “Simonetta Ricciarelli”. A darci forza è stato l’apprezzamento da parte dei buyers per il buon rapporto stile, qualità e prezzo, calcolando che comunque il nostro prodotto si posiziona nella fascia medio alta e che è interamente pensato e creato in azienda avvalendoci della nostra manodopera da noi professionalmente formata sulle tecniche artigianali di confezione.” “Questo è un periodo di crisi- dichiara Antonio Masi amministratore della Desi Skins di Solofra- ma gli ordini sono stati pochi ma buoni ed in è importante esserci per poter stare al passo con le tendenze ed offrire al cliente un prodotto sempre aggiornato. In fiera abbiamo presentato una collezione che possa coprire tutti i segmenti del mercato da ragazza alla donna manager. Uno dei nostri punti di forza è legato al fatto che lavoriamo in stretta collaborazione con laboratori dove è utilizzata regolare manodopera cinese.” “Sono entusiasta:- dichiara Lello Pagnotta amministratore della Bottegò Italia e Presidente di Federmoda Campania- l’anno scorso la partecipazione per la prima volta al Mifur ha visto una grande crescita dell’azienda, gli ordini di quest’anno confermano questa tendenza. In questi giorni di fiera si è parlato molto del “problema cinese” ma io ritengo errato partire dal concetto di fare concorrenza con i prezzi: questo non fa altro che abbassare il livello della qualità del Made in Italy.”  
     
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