Roma, 22 marzo 2004 - In merito alle richieste avanzate al Ministero della Salute dall’Associazione Italiana Malati di Alzheimer (Aima), si precisa quanto segue: - i farmaci registrati a livello europeo per il trattamento del morbo di Alzheimer sono quattro (Donepezil – Galantamina – Rivaspigmina – Memantina): i primi tre di questi quattro farmaci sono già stati già ammessi al rimborso completamente a carico del Ssn; - per quanto riguarda il quarto farmaco registrato a livello europeo per il morbo di Alzheimer (Memantina), la Cuf sta attentamente valutando il profilo di beneficio-rischio; è importante però precisare che la registrazione della Memantina non è avvenuta sulla base di studio di confronto e di superiorità della stessa Memantina rispetto ai farmaci attualmente disponibili e rimborsati dal Ssn. Infatti, la registrazione dei farmaci a livello europeo offre una serie di opportunità e di molecole su cui i singoli Paesi definiscono le politiche di rimborso scegliendo tra i farmaci con il miglior profilo di costo/beneficio; non è detto che l’ultimo farmaco registrato sia il più innovativo e il più efficace tra quelli disponibili; - per assistere i malati affetti da morbo di Alzheimer il Ministero della Salute non solo ha ammesso al rimborso i farmaci sopra ricordati ma ha anche attivato a partire dal 2001 un progetto denominato Cronos per garantire l’accesso e la accessibilità ai farmaci e assicurare la presa in carico e il percorso assistenziale dei pazienti affetti da tale patologia. In base al progetto Cronos sono state attivate 501 strutture specialistiche per la diagnosi e il trattamento del morbo di Alzheimer (Uva: Unità Valutative Alzheimer); tali Centri risultano oggi capillarmente distribuiti su tutto il territorio nazionale e in ogni singola Regione; va ricordato e sottolineato che prima del Progetto Cronos erano presenti solo 50 centri specialistici; - dall’inizio del Progetto Cronos fino ad oggi, i pazienti che sono stati visitati, periodicamente controllati e che risultano in trattamento farmacologico sono oltre 90 mila; tale numero corrisponde alla prevalenza attesa di circa 50 mila pazienti/anno affetti da morbo di Alzheimer di grado lieve e moderato; - i pazienti vengono indirizzati alle Uva da parte dei medici di medicina generale e le Uva procedono alla diagnosi differenziale e alla definizione del piano terapeutico. Pertanto, la fornitura gratuita di farmaci, le modalità assistenziali del progetto Cronos e l’attività dei centri Uva sono state confermate e continuano a tutt’oggi.