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Notiziario Marketpress di
Lunedì 22 Marzo 2004
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ART HIGHLIGHTS 2: MULTIPLE HORIZONS INCONTRO CON ERNESTO NETO MACRO – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA - ROMA |
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Roma, 22 marzo 2004 - La prima edizione della serie di conferenze Art Highlights si era proposta di mettere a fuoco le più attuali problematiche e riflessioni sul sistema dell’arte contemporanea e i profondi cambiamenti che lo hanno segnato negli ultimi anni, attraverso interventi di alcuni tra i curatori più importanti, come Harald Szeemann, Achille Bonito Oliva, Jan Hoet, David Elliott e quelli appartenenti alla generazione più giovane, come Daniel Birnbaum e Nicolas Bourriaud. Per la seconda edizione, Art Highlights ha coinvolto prevalentemente artisti internazionali, con l’intento di approfondire, attraverso un incontro o una conversazione con un curatore, gli aspetti più significativi e più inediti del loro lavoro. Allo stesso tempo - come indica il titolo "Multiple Horizons/ Molteplici orizzonti" - questa serie d'incontri proporrà sguardi e punti di vista diversi sull'arte e sul mondo contemporaneo in un momento pervaso da un senso di crisi e d’incertezza che accompagna l'attuale processo di trasformazione globale. Per sottolineare la molteplicità di riflessioni attorno a questi temi, Art Highlights propone l’incontro con Ernesto Neto, uno tra i più importanti artisti contemporanei brasiliani, sia per la sua arte coinvolgente che per la sua figura carismatica che si manifesta, anche, attraverso la seguente dichiarazione: “Spero in un’arte meno perversa e più sensuale. Voglio un’arte che da sola ci riunisca verso una sorta di luogo spirituale dove si possa respirare un’idea di infinito, di totalità, dove si sia in grado di avere una continuità tra noi e l’universo. Voglio un’arte che unisca gli uni agli altri, che ci aiuti a interagire con gli altri, che ci mostri il limite. Che questo limite tra me e te non sia un muro, ma un luogo di sensazioni, un luogo di scambio, di continuità tra la gente, una pelle di esistenza e di rapporto.” Ernesto Neto tende a coinvolgere i sensi con sculture attraversabili e malleabili, realizzate in lycra e imbottite di materiale fluido. Caratteristica principale del suo lavoro è proprio il coinvolgere fisicamente lo spettatore, cercare di eccitarne il comportamento mediante stimoli sensoriali e istintuali, passionali e ingenui. Questo accattivante approccio, che ha origini nella convinzione che l’arte possa dare input propositivi e curativi all’individuo e alla società – come hanno insegnato alcune tra le più importanti figure artistiche della scena culturale latinoamericana, come Hélio Oiticica e Lygia Clark negli anni Sessanta a cui Neto è debitore - sarà il tema principale del suo intervento romano all’interno della serie di incontri “Art Highlights: Multiple Horizons”. Ernesto Neto Nato a Rio de Janeiro, Brasil, 1964, dove vive e lavora. Il suo lavoro è stato esposto in alcuni tra i più importanti musei d’arte contemporanea internazionali e all’interno di grandi eventi espositivi come Liverpool Biennial of Cotemporary Art (2002 e 2000), Biennale di Venezia (2003 e 2001), Xxiv Bienal de São Paulo (1988), Xi Sydney Biennial (1998) o 1° Kwangju International Biennale (1995). Tra le più importanti mostre personali dell’artista si segnalano: nel 2004 > Max Hetzler Gallery, Berlino; Galeria Fortes Vilaça, São Paulo; 2003 > Museu de Arte Moderna A. Magalhães, Recife; Moca, La; Fabric Workshop& Museum, Philadelphia; 2002 > Hirshhorn Museum, Washington D.c.; Kunsthalle Basel; Art Gallery of New South Wales; Würtemberginischer Kunstverein, Sttutgart; Yvon Lambert, Paris; 2001> Kölnischer Kunstverein; Centro Galego de Arte Contemporânea, Santiago de Compostela; 2000 > Ica, Londra; Wexner Center for Arts, Columbus; Site Santafe, New Mexico; 1999> Contemporary Art Museum, Houston; 1998 > Museo de Arte Contemporaneo C. Gil, México D.f.; 1997 > Fundação Cultural do Distrito Federal, Brasília; 1992 > Museu de Arte Moderna de São Paulo. Ha partecipato recentemente alle mostre realizzate nei seguenti musei e gallerie: nel 2004 > National Museum of Modern Art, Tokio; Mori Art Museum, Tokyo; Centre Pompidou, Paris; 2003 > Andrea Rosen Gallery, Ny; Ps1, Ny; Institute of Contemporary Art, Boston; 2002 > 21st Century Museum of Contemporary Art, Kanasawa; Novo Museu, Curitiba; Kawamura Memorial Museum, Sakura; Museo Nazionale di Archittetura, Ferrara; 2001 > Yokohama Museum Art Gallery, Tokyo; Irish Moma, Dublin; The New Art Gallery Walsall; Kiasma Museum of Contemporary Art, Helsinki; Fundación Telefónica, Madrid; Gallery of University of Essex; Municipal Art Gallery, Lund; Moma, Ny; 2000 > Magasin 3 Stockholm; Saint Louis Museum; Villa Arson, Nice e Neues Museum Weserburg Bremen; The Contemporary Arts Center, Cincinnati; 1998 > Fundación Museo Alejandro Otero, Carácas; 1997 > The Art Gallery of New South Wales, Sydney; The Aldricht Museum of Contemporary Art, Connecticut; Museu de Arte Moderna do Rio de Janeiro; 1996 > Wiener Secession, Viena; Museum of Contemporary Art, Miami; 1995 > Museu de Arte Moderna de São Paulo. Infolink: www.Macro.roma.museum
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