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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Maggio 2005
 
   
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  1° CONGRESSO INTERNAZIONALE DI GRAFOLOGIA CITTÀ DI MILANO LA SCRITTURA LEGGE L’ANIMO UMANO OLTRE 250 GRAFOLOGI A CONVEGNO PER RIBADIRE IL VALORE DI UNA SCIENZA CHE STUDIA I “SEGNI” DELLA PENNA SCOPRENDO CARATTERE, PERSONALITÀ E INCLINAZIONI  
   
 

Milano, 23 maggio 2005 - Grande successo a Milano per il 1° Congresso Internazionale di Grafologia, dove da tutt’Europa sono giunti oltre 250 esperti grafologici. “Abbiamo avuto adesioni anche dagli Stati Uniti e dall’Argentina, oltre che dalla Francia, dalla Spagna, dalla Germania, dalla Grecia, dalla Romania e dalla vicina Svizzera – commenta soddisfatta Daniela Serrati, grafologa, titolare dello Studio Esse organizzatore dell’evento – Questo consenso supera le nostre più rosee aspettative e sottolinea il valore di una disciplina che ormai non deve più essere considerata una sorta di “arte magica” per interpretare l’animo umano”. Ad un esperto grafologo bastano infatti poche parole scritte con una penna su un foglio di carta bianca per individuare carattere, personalità e inclinazioni della persona che ha di fronte. Da ormai diversi anni la scienza grafologica viene utilizzata dai consulenti selezionatori aziendali per l’assunzione di personale, mentre in campo diagnostico e di orientamento le scritture dei bambini e degli adolescenti rivelano con chiarezza capacità e disagi. Il consulente grafologo è ormai a tutti gli effetti ritenuto un professionista esperto, che, valutando la scrittura attraverso parametri e segni ormai codificati da più di cento anni, è in grado di tracciare una vera e propria fotografia della persona: la scrittura è infatti un test proiettivo “a tutto tondo”, come dicono gli esperti, che si evolve e cambia secondo il percorso esistenziale dello scrivente. Per fregiarsi della qualifica di grafologo serve un diploma, che viene assegnato al termine di un corso di specializzazione triennale, o di una laurea breve in consulenza grafologica o tecniche grafologiche; anche il corso di laurea ha durata triennale ed è presente attualmente solo nell’Università di Urbino. Nata in Francia a fine ‘800, la disciplina grafologica è entrata così a far parte di diritto delle scienze che studiano l’animo umano e sempre più ampio è il suo campo d’applicazione. A promuovere la due giorni di convegno internazionale è stata Arigrafmilano, Associazione di Ricerca Grafologica, fondata nel 1981 a Roma, come gruppo corrispondente della Société Française de Graphologie, promotrice di un corso triennale riconosciuto per il conseguimento del titolo di grafologo. L’evento ha annoverato gli autorevoli patrocini del Comune di Milano - Assessorato alla Cultura e dell’International Association of Lions Clubs – Distretto 108 Ib4 con le qualificanti sponsorizzazioni di marchi come Mont Blanc, Burgo, Edizioni Borla e Lasergrafica Polver. “L’europa unita tra speranze ed inquietudini: il ruolo della grafologia nella creazione di una comune identità” è stato il titolo del congresso che ha visto al tavolo dei relatori alcuni tra i maggiori esperti europei della materia che si sono confrontati su tematiche quali le scritture dei popoli europei, la teoria e la pratica grafologica, l’uso del messaggio manoscritto nella rieducazione alla scrittura, la formazione e l’etica professionale del grafologo. “Si è trattato certamente di un evento importante e qualificato – sottolinea Elena Manetti, presidente Arigrafmilano – La scrittura è strumento personale, ma anche espressione di un’immagine e di un linguaggio collettivo, per questo pensiamo possa modularsi per divenire comune elemento di identità europea. Il nostro congresso ha voluto proporre, attraverso il ruolo della grafologia, un’importante occasione di confronto su molti temi attuali della nuova Europa: l’elaborazione dei modelli scolastici, l’analisi del disagio giovanile, il linguaggio dei media, le nuove tendenze professionali condizionate e create dalla mobilità, la libertà di scelta professionale, la nuova creatività dei giovani, le conseguenze sociali ed individuali dell’allungamento della vita e del generale invecchiamento della popolazione europea”.

 
     
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