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Notiziario Marketpress di
Lunedì 22 Marzo 2004
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Web e diritto per le nuove tecnologie |
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SABAF: DAI PRIMATI MONDIALI DELLA COTTURA MADE IN ITALY AL BILANCIO SOCIALE COME IMPEGNO GLOBALE |
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Proseguiamo nella nostra presentazione delle aziende che hanno predisposto bilanci sociali. In questa occasione segnaliamo quello della Sabaf Spa, fondata nel 1950 a Lumezzane (Bs), quotata in Borsa dal 1998 e diventata il primo produttore europeo di bruciatori e componenti strategici per gli apparecchi della cottura e uno dei primi tre a livello mondiale. I suoi prodotti (rubinetti, termostati, bruciatori, cerniere forno ed accessori) sono scelti non solo per le innovazioni funzionali ed estetiche ma anche e soprattutto perché rispondono alle più severe normative tecniche per la sicurezza e perché garantiscono i migliori risultati di cottura, la massima sicurezza d’uso e la più bassa emissione di gas combusti. I suoi prodotti sono impiegati per la realizzazione dei migliori apparecchi per la cottura (cucine, forni e piani) dei più importanti fabbricanti di elettrodomestici in Europa, Usa, America latina ed Asia. Sabaf Spa rappresenta un esempio di come si possano coniugare brillanti quotazioni in Borsa e profitti con un grande rispetto per l’uomo, l’ambiente c la qualità della vita e del lavoro. Dietro i positivi parametri industriali e finanziari ci sono anche precise scelte di ordine etico da parte del fondatore, Giuseppe Saleri, e del management aziendale, guidato dall’Amministratore Delegato Angelo Bettinzoli, a partire da un profondo radicamento sul territorio per arrivare sino alla ricerca e all’adozione di sistemi e metodi di produzione sempre più rispettosi di chi lavora in azienda, di chi userà i suoi prodotti e dell’ambiente. Queste scelte sono state certificate secondo tecniche scientifiche di valutazione e sono confluite in un bilancio sociale. La Sabaf mantiene da più di dieci anni elevati ritmi di crescita. Le performances dell’azienda hanno permesso di chiudere il 2003 con ricavi a 110 milioni di euro, in miglioramento di +6,6% rispetto al 2002. L’originalità del suo modello di crescita (automazione "proprietaria", verticalizzazione integrale compreso lo sviluppo dei beni strumentali di fabbricazione, assemblaggio e controllo e minimo ricorso all’outsourcing) rappresenta, tra l’altro, una case history frequentemente studiata nelle Università e dai competitors internazionali. Anche le vendite estere confermano la qualità del modello: sono dirette verso 40 mercati in tutti i continenti e rappresentano circa il 50% del fatturato, ma salgono al 75% se si considera che oltre la metà degli elettrodomestici prodotti da clienti italiani vengono poi esportati. Il Gruppo ha acquisito di recente il controllo totale di uno dei maggiori produttori mondiali di cerniere per le porte dei forni e delle lavastoviglie, la italiana Faringosi Hinges e nei primi giorni di febbraio ha firmato un accordo con la turca Arcelik, fra i principali produttori europei di elettrodomestici, per la fornitura di bruciatori, rubinetti e termostati per un valore complessivo stimabile fra i i6 ed i 20 milioni di euro tra il 2004 ed il 2006. La Sabaf Spa, che può contare anche su una fabbrica in Brasile, nel 2002 si è trasferita a Ospitaletto (Bs) dove si trova il nuovo e avanzato stabilimento in grado di produrre oltre 50 milioni di componenti.
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