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Notiziario Marketpress di
Martedì 24 Maggio 2005
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FIGEL' SOLLECITA UN NUOVO PARTENARIATO FRA UNIVERSITÀ E STATO |
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Bruxelles, 24 maggio 2005 - Il Commissario Ján Figel' ha sollecitato un nuovo tipo di partenariato fra Stato e università, e ritiene che il processo di riforma di Bologna debba avere un legame più stretto con la rinnovata strategia di Lisbona. Il Commissario responsabile dell'Istruzione, la formazione, la cultura e il multilinguismo si è rivolto ai ministri dell'Istruzione di 45 paesi europei nel corso di una conferenza tenutasi a Bergen, in Norvegia, il 19 maggio scorso, affermando che il rapido aumento del numero degli stati firmatari della dichiarazione di Bologna è indice della dinamicità del processo. Tuttavia, le università europee si trovano oggi ad affrontare sfide maggiori e una concorrenza più forte che in passato. "Anche se l'Europa è senza dubbio una società con un elevato grado di istruzione," ha affermato Figel', "solo il 21 per cento della popolazione in età lavorativa dell'Ue ha un'istruzione di livello universitario, di molto inferiore rispetto a Stati Uniti (38 per cento), Canada (43 per cento) o Giappone (36 per cento). Il Commissario ha inoltre fatto presente che se l'Europa forma in generale più laureati e dottori in materie scientifiche e tecnologiche dei suoi concorrenti, la proporzione di coloro che seguono una carriera nella ricerca è ampiamente inferiore a quella statunitense o giapponese. "Due recenti indagini incentrate sulla ricerca hanno rilevato che solo un numero ristretto di università europee figura nell'elenco delle prime 50 al mondo", ha aggiunto. "[ ] Occorrono riforme radicali per cambiare la situazione." Il Commissario Figel' ha accolto positivamente le riforme già portate a termine o quelle in corso di attuazione nell'ambito del processo di Bologna, fra cui l'assicurazione della qualità, un quadro delle qualifiche europee e, insieme al Commissario responsabile della Scienza e la ricerca Janez Potocnik, il rilancio del programma delletichetta di dottorato europeo. Tuttavia, nonostante questi risultati positivi, ha sottolineato: "Le riforme del processo di Bologna sono necessarie e avranno il mio pieno appoggio nei prossimi anni, ma occorre guardare oltre le strutture e affrontare le questioni di fondo dell'attrattiva, della governance e dei finanziamenti." Per fornire una risposta a tali domande, il Commissario ha sollecitato "un nuovo partenariato fra Stato e università, che comprenda i seguenti elementi: equilibrio fra autonomia, responsabilità e autogestione, da una parte, e la guida strategica del governo dall'altra; un quadro di finanziamenti stabile e a medio termine, che includa una "combinazione creativa" di risorse pubbliche e private; nonché una vera responsabilità nei confronti della società. Il Commissario Figel' ha aggiunto che le università devono garantire un accesso equo a tutti gli studenti qualificati, a prescindere dalla combinazione di finanziamenti scelta, e ha concluso sottolineando che: "investimenti sufficienti e una sana gestione dell'istruzione superiore sono fattori determinanti per il futuro di ciascuna regione e paese in Europa, e del futuro dell'Europa nel mondo".
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