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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Marzo 2004
 
   
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  CREAZIONE DI UN 'VISTO SCIENTIFICO' (QUASI) IMMEDIATO  
   
  Bruxelles, 22 marzo 2004 - La Commissione europea ha adottato una proposta di direttiva e due raccomandazioni per l'introduzione di un 'visto scientifico' per agevolare la circolazione dei ricercatori dei paesi terzi verso e in seno all'Ue. Raffaele Liberali, direttore dell'unità 'Fattore umano, mobilità e azioni Marie Curie' della Dg Ricerca della Commissione, ha dichiarato al Notiziario Cordis che a suo avviso queste proposte sono un passo significativo. 'L'ue sta prendendo provvedimenti per agevolare le visite a breve termine da parte di ricercatori di altre parti del mondo, proprio mentre gli Stati Uniti, per fare un esempio, vanno nella direzione opposta. Tutto ciò rappresenta un'apertura verso reali opportunità', ha detto Liberali. Le proposte, che nascono dalla stretta cooperazione tra la Dg Giustizia e Affari interni e la Dg Ricerca, contengono un certo numero di elementi chiave. In primo luogo, introducono un iter di procedimento rapido, in base al quale le autorità preposte all'immigrazione degli Stati membri debbono rilasciare il permesso di residenza entro 30 giorni. Agli organismi di ricerca accreditati in cui il ricercatore estero lavorerà nel corso del suo soggiorno viene inoltre dato un ruolo importante: a loro spetterà l'obbligo di certificare la persona in un 'contratto d'accoglienza', che confermi l'esistenza di un progetto di ricerca valido e che il ricercatore in questione possiede le competenze scientifiche necessarie, i mezzi finanziari e l'assicurazione malattie. 'Dopo avere ottenuto il permesso di residenza, il ricercatore sarà libero di circolare all'interno degli Stati membri dello spazio Schengen, per partecipare a riunioni o conferenze, e, se vuole prolungare il suo soggiorno nell'Ue, non sarà più costretto a tornare nel paese d'origine per presentare la relativa richiesta', ha spiegato Liberali al Notiziario Cordis. Si aggiunga a questo che, nel quadro delle nuove misure, la definizione di ricercatore è stata lasciata deliberatamente ampia. 'Essa si riferisce a tutte le persone qualificate nel processo di conoscenza e innovazione', ha detto Liberali. Inoltre il permesso di residenza unico che verrà creato coprirà tutti i tipi di contratto di ricerca, borse di studio, borse di formazione, incarichi universitari di ricerca. Quale ulteriore dimostrazione della natura pratica e concreta delle proposte, Liberali ha spiegato come i ministri della Ricerca e degli Interni degli Stati membri abbiano già discusso le misure nel quadro del metodo aperto di coordinamento, per poter giungere ad un accordo sui principi fondamentali contenuti nella proposta e accelerarne l'adozione. Anche le due raccomandazioni che accompagnano la direttiva invitano gli Stati membri ad accelerare su base volontaria l'attuazione delle misure. In effetti l'adozione della direttiva è già stata concordata quale priorità dalle presidenze dell'Unione europea irlandese e olandese, e Liberali ha concluso esprimendo la speranza che l'accordo politico possa essere raggiunto nell'estate del 2004.  
     
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