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Notiziario Marketpress di
Lunedì 22 Marzo 2004
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LA FRANCIA RISTRUTTURA IL SUO PRINCIPALE ORGANISMO DI RICERCA |
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Parigi, 22 marzo 2004 - Dopo le dimissioni in massa degli scienziati francesi il 9 marzo, il Cnrs (il comitato nazionale francese per la ricerca scientifica), la più importate struttura scientifica del paese, subirà un'importante riforma strutturale. Nel presentare la relazione 'progetto per il Cnrs', Bernard Larrouturou, direttore generale dell'organismo, ha espresso la speranza che il Cnrs del 2010 sia totalmente differente da quello del 2004. La relazione riesamina la missione del Cnrs e ne chiarisce il ruolo, con l'intenzione di renderlo più internazionale, più attraente agli occhi degli studenti, più finalizzato e dotato di un migliore sistema di autovalutazione. 'Il Cnrs deve smettere di considerarsi un organismo di ricerca fondamentale e posizionarsi in un continuum di formazione-ricerca-innovazione', ha dichiarato Larrouturou. Dopo la sua nascita 60 anni orsono, il Cnrs è diventato il simbolo della ricerca pubblica francese in Europa. Nonostante le sue dimensioni (26.000 addetti, inclusi 11.000 ricercatori) e la sua pluridisciplinarità, ha spiegato il direttore generale, la missione del centro 'non è tuttavia quella di guidare tutta la ricerca nazionale, e anche se dovrebbe continuare a essere presente in tutti i settori di ricerca non dovrebbe però più cercare di occuparsi di tutti i singoli temi. I laboratori dovrebbero essere più grandi ma meno numerosi, più visibili sulla scena internazionale e più attraenti, facendo coincidere le risorse tecniche con quelle finanziarie', ha proseguito Larrouturou. Il Cnrs concentrerà dunque le sue ricerche su un numero di aree fondamentali e cercherà di recuperare il terreno perduto nei settori in cui è stato insoddisfacente, ad esempio le scienze della vita e le tecnologie dell'informazione. Larrouturou ha precisato che la sola eccezione, giustificata dalla volontà del centro di aprirsi ai tirocini internazionali, sarà che i gruppi con coinvolgimenti internazionali verranno sostenuti indipendentemente dal soggetto della ricerca. Il Cnrs, afferma la relazione, intende 'svolgere un ruolo pilota nella costruzione dello Spazio europeo della ricerca (Ser), creando reti regionali di eccellenza con ampia visibilità a livello europeo e globale'. Il Cnrs spera di attirare un maggior sostegno finanziario dell'Ue e di risultare così attraente agli occhi di un numero maggiore di studenti d'alto livello, francesi o meno. L'obiettivo è portare la percentuale di ricercatori non francesi dall'attuale 12% al 25%, aggiunge la relazione. Il Cnrs ha la volontà 'di favorire l'autonomia dei giovani ricercatori' ha insistito Larrouturou. Si creeranno così le condizioni 'per l'emergere di nuove idee e nuovi indirizzi della ricerca'. Un mezzo per arrivare a questo risultato, ha aggiunto, è di giocare la carta vincente francese, lo statuto di funzionario statale dei ricercatori, un fattore che già attira numerosi ricercatori stranieri, nonostante il livello modesto degli stipendi. La relazione si occupa anche della procedura di valutazione, ampiamente criticata. Gruppi e laboratori vengono attualmente valutati dal comitato nazionale della ricerca scientifica, composto per due terzi da ricercatori eletti. Il direttore generale riconosce che è una situazione che non può continuare. 'Per definizione, essere valutati da gente che voi stessi avete scelto non corrisponde agli standard internazionali'. La relazione suggerisce quindi di nominare metà degli assessori e il presidente, rendendo così la procedura di valutazione più imparziale ed efficace. La relazione verrà trasmessa per consultazione al governo francese il 24 giugno. Nel frattempo gli oltre 2.000 ricercatori che il 9 marzo avevano presentato le proprie dimissioni sfileranno a Strasburgo il 19 marzo, nel quadro della nuova giornata nazionale d'azione.
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