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Notiziario Marketpress di
Martedì 31 Maggio 2005
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FUMO: DIPENDENTI SUI BANCHI PER DIRE BASTA. IN 6 ORE. PAGA IL COMUNE |
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Segrate, 31 maggio 2005 - Segrate è il primo comune di Italia a investire risorse per aiutare i dipendenti a smettere di fumare. Il “divorzio” dalle sigarette scatterà il 14 giugno e coinvolgerà inizialmente una dozzina di volontari. Dopo sei ore passate con una psicologa, funzionari, dirigenti e impiegati diranno addio al vizio, facendo risparmiare all’ente 3 mila 500 euro all’anno ciascuno. A tanto, infatti, secondo le stime degli analisti, ammontano i costi sostenuti da un’azienda per i lavoratori-tabagisti. “Abbiamo scelto una cura alla radice - esordisce Adriano Alessandrini, sindaco – e abbiamo fatto rientrare questo corso nei programmi di formazione costante del personale. E’ una strada che continueremo a percorrere con convinzione a 360 gradi, mutuando dal privato le esperienze d’avanguardia. La ‘buona salute’ dell’Ente – sottolinea il primo cittadino - passa attraverso ‘la buona salute’ dei suoi dipendenti. Non fumare migliora sia l’ambiente che le condizioni di lavoro, alza il livello di efficienza e produttività e, non ultimo, ci fa risparmiare. Vietare di fumare ritagliando ‘riserve’ per gli irriducibili non è la soluzione giusta. Noi abbiamo scelto di offrire un aiuto concreto per combattere il fumo”. Le istituzioni giocano un ruolo fondamentale nelle battaglie in difesa della salute e considerato che il fumo uccide ogni anno 95 mila persone, l’amministrazione ha deciso di agire per rimuovere con efficacia una delle prime cause di morte nella società occidentale. Così Segrate ha scelto “Easyway”, la ricetta che da oltre vent’anni sta raccogliendo successi in tutto il mondo, il metodo è quello del fondatore Allen Carr, incallito fumatore che da 80 sigarette al giorno è sceso a zero in un pomeriggio. La chiave di volta? Puramente psicologica: smantellare la paura di spegnere l’ultimo mozzicone, agendo sulla depressione da rinuncia e sacrificio al massimo in tre passaggi, i casi felici sono il 90%. Queste le prospettive offerte ai dipendenti alla vigilia dell’iniziativa. La serietà è garantita dalla formula soddisfatti o rimborsati: se dopo tre mesi si riprende il vizio il denaro del corso sarà restituito al comune.
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