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Notiziario Marketpress di
Lunedì 06 Giugno 2005
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BPL: VIA LIBERA DELL’ASSEMBLEA DEI SOCI AL CAMBIO DI DENOMINAZIONE: NASCE BANCA POPOLARE ITALIANA .APPROVATO ALL’UNANIMITÀ PIANO DI RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE PARI A CIRCA 3 MILIARDI DI EURO AUMENTO DI CAPITALE DA 1,5 MILIARDI DI EURO PRESTITO OBBLIGAZIONARIO CONVERTIBILE DA 1,5 MILIARDI DI EURO |
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Lodi, 6 giugno 2005 - L'assemblea Straordinaria dei Soci della Banca Popolare di Lodi, riunitasi il 2 giugno in seconda convocazione, ha approvato all’unanimità le operazioni di rafforzamento patrimoniale all'ordine del giorno e il cambio di denominazione da Banca Popolare di Lodi a Banca Popolare Italiana. Il piano di rafforzamento patrimoniale, che ammonta complessivamente a circa 3 miliardi di euro, è finalizzato a sostenere il progetto di aggregazione tra il Gruppo Bipielle e il Gruppo Antonveneta, con l’obiettivo di costituire il quinto polo bancario italiano, creando valore per gli investitori, gli azionisti e i clienti. L’operazione consentirà infatti di dare vita ad una realtà bancaria con un eccellente presidio territoriale grazie a quasi 2.000 filiali, con leadership di mercato in molte regioni italiane e con un presidio capillare in oltre 1.200 comuni. Il piano di aggregazione tra i due istituti sarà realizzato salvaguardando l’identità e l’autonomia delle singole realtà locali e prevede di attribuire a Banca Antonveneta il ruolo di motore di sviluppo del nuovo Gruppo, secondo un’impostazione che permetterà all’istituto padovano di trasformarsi da potenziale realtà da aggregare a nuovo polo aggregante del sistema bancario italiano. Nuova denominazione: nasce Banca Popolare Italiana L’assemblea dei Soci ha approvato all’unanimità la modifica dell’art. 1 dello Statuto, in merito al cambio di denominazione sociale di Banca Popolare di Lodi che verrà mutata in “Banca Popolare Italiana”. Il nuovo nome è la forma abbreviata del marchio Banca Popolare Italiana – Banca Popolare di Lodi. La scelta della nuova denominazione riflette l’impostazione strategica su cui si basa la crescita attuata dal Gruppo Bipielle ed è coerente con il progetto di aggregazione con il Gruppo Antonveneta, all’interno del quale l’attenzione alle realtà locali, il rispetto della tradizione e la sensibilità sociale continueranno a coniugarsi con la crescita dimensionale, l’efficienza operativa e l’innovazione, salvaguardando la “matrice popolare” dell’istituto. Aumento di capitale pari a circa 1,5 miliardi di euro L’assemblea dei Soci ha approvato all’unanimità il piano di rafforzamento patrimoniale che prevede i seguenti interventi sul capitale: 1) aumento di capitale, in forma scindibile, per nominali massimi euro 564.179.784,00 mediante emissione, entro il 31 dicembre 2006, di massimo numero 188.059.928 azioni da nominali euro 3,00 – godimento regolare, maggiorate ciascuna di un sovrapprezzo unitario da determinarsi dal Consiglio di Amministrazione in misura compresa fra un minimo di 4,50 euro e un massimo di 6,00 euro, da offrirsi in opzione agli attuali azionisti e possessori di obbligazioni convertibili Banca Popolare di Lodi in ragione di numero 6 azioni di nuova emissione ogni 10 azioni od obbligazioni possedute; le azioni di nuova emissione saranno corredate da warrant gratuiti, cedibili, destinati alla quotazione e circolabili autonomamente nella misura di n. 1 warrant ogni n. 2 azioni sottoscritte; questi warrant permetteranno la sottoscrizione dell'aumento di capitale di cui al seguente punto 2); 2) aumento di capitale, in forma scindibile, da effettuarsi tra il 1 luglio 2008 e il 31 dicembre 2010, per nominali massimi euro 282.089.892,00 mediante emissione di massimo n. 94.029.964 azioni Banca Popolare di Lodi, del valore nominale di euro 3,00 godimento regolare, da offrisi al prezzo di 11,00 euro, di cui 8,00 euro a titolo di sovrapprezzo, in sottoscrizione riservata ai possessori dei warrant di cui al punto 1); 3) aumento di capitale, in forma scindibile, con esclusione del diritto di opzione, per un importo nominale di massimi 360 milioni di euro a servizio dell'Offerta pubblica di acquisto e scambio su azioni ordinarie di Banca Antonveneta ("Opas"); dette azioni, del valore nominale unitario di 3,00 euro, godimento regolare, saranno emesse per un numero massimo di 120 milioni, al prezzo unitario di 9,20 euro, di cui euro 6,20 a titolo di sovrapprezzo, e saranno riservate ai titolari di azioni Banca Antonveneta nel rapporto di 0,50 azioni Banca Popolare di Lodi ogni n. 1 azione Banca Antonveneta; 4) aumento di capitale, in forma scindibile, con esclusione del diritto di opzione per un importo nominale massimo di euro 360 milioni da effettuarsi mediante l'emissione, entro il 31 dicembre 2006, di massime n. 120 milioni di azioni del valore nominale unitario di 3,00 euro, godimento regolare, con prezzo unitario da stabilirsi dal Consiglio di Amministrazione, in misura pari al valore economico determinabile al momento dell'emissione e comunque non inferiore al 90% del patrimonio netto contabile consolidato per azione come risultante dall'ultimo bilancio approvato al momento dell'emissione e tenuto comunque conto del patrimonio riveniente dall'aumento di capitale descritto al punto precedente e di ogni altro eventuale aumento di capitale; le azioni emesse in esecuzione di questo aumento di capitale saranno offerte in sottoscrizione a Oicr, Fondazioni e/o partner strategici del Gruppo Bipielle ovvero destinate a sollecitazioni pubbliche all'investimento; visto il collegamento funzionale di questa operazione sul capitale con quella di cui al punto 3), la somma delle azioni emesse in esecuzione del presente aumento di capitale con quello illustrato al punto precedente non potrà eccedere il numero massimo di 120 milioni. Il presente aumento di capitale potrà essere sottoscritto solamente per il quantitativo che eccede quanto necessario per servire l'Opas. L’assemblea dei soci ha approvato di aggiornare la delibera assunta dall’Assemblea straordinaria, in data 3 marzo 2003, in merito all’emissione, anche in più tranche, con esclusione del diritto di opzione, entro 3 anni dalla deliberazione assembleare, di obbligazioni subordinate convertibili, ampliando l’importo massimo da 1 miliardo di euro, a circa 1,5 miliardi di euro; a queste obbligazioni sarà abbinato un warrant gratuito, nel rapporto di 1 warrant ogni 5 obbligazioni.
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