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Notiziario Marketpress di
Martedì 07 Giugno 2005
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NORME PIÙ RIGOROSE PER LA RIFORMA DEL PATTO DI STABILITÀ |
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Bruxelles, 7 giugno 2005 - La Plenaria è chiamata a pronunciarsi su due relazioni di Othmar Karas (Ppe/de, At) adottate dalla commissione per i problemi economici e monetari che raccomandano definizioni più rigorose e scadenze più ravvicinate per la correzione dei deficit eccessivi. I deputati, infatti, intendono garantire che l'attuazione della riforma del Patto non conduca a un indebolimento della disciplina finanziaria. Più in particolare, la commissione parlamentare considera necessario definire la nozione di deficit eccezionale e temporaneo del limite di riferimento autorizzato del 3% del Pil basandosi su delle previsioni di bilancio e ipotesi esterne comuni definite dall'Esecutivo. La Commissione, inoltre, prevedeva di attribuire un'attenzione particolare agli sforzi di bilancio tesi ad aumentare o a mantenere a «un livello elevato i contributi finanziari a sostegno della solidarietà internazionale e della realizzazione degli obiettivi delle politiche europee, segnatamente l'unificazione dell'Europa», se ha ripercussioni negative sulla crescita e sul bilancio di uno Stato membro. Invece, ritenendo questi fattori impossibili da precisare, diversi deputati hanno convinto la commissione parlamentare ad adottare un emendamento che sopprime tale disposizione, sostituendola con una formula che fa riferimento a «fattori imprevisti ed eccezionali» indipendenti dalla volontà degli Stati membri, quali le catastrofi naturali o ecologiche. I deputati, inoltre, chiedono la definizione di un elenco chiaro e preciso dei fattori che potranno essere ritenuti pertinenti. Per quanto riguarda i tempi, la relazione precisa che il disavanzo di bilancio eccessivo non può perdurare più di tre anni. In merito agli aspetti preventivi del Patto, i deputati ritengono che la valutazione della Commissione europea debba fondarsi su statistiche affidabili. Pertanto chiedono all'Esecutivo di paragonare i dati trasmessi dai governi degli Stati membri con quelli comunicati dalle banche centrali nazionali alla Bce. A loro parere, inoltre, la Commissione dovrebbe condurre delle missioni di controllo nelle capitali europee al fine di verificare se i programmi d'aggiustamento del bilancio sono sufficientemente ambiziosi e realisti. La relazione sottolinea inoltre che è necessario tenere conto dell'orientamento probabile del tasso di debito pubblico e, se necessario, il Consiglio dei ministri dovrebbe avere la facoltà di invitare gli Stati membri a rafforzare il loro programma d'aggiustamento nei periodi in cui la congiuntura economica risulta favorevole. I deputati propongono poi di rivedere ogni anno gli obiettivi di bilancio a medio termine così come ogniqualvolta siano attuate riforme strutturali o di bilancio di ampia portata. Sarà il Consiglio ad avere l'ultima parola su questi regolamenti. Tuttavia, quello sugli aspetti preventivi è soggetto alla procedura di cooperazione che, in pratica, conferisce un limitato potere supplementare al Parlamento rispetto alla procedura di consultazione applicabile nel caso del regolamento sui disavanzi eccessivi. Background Nella riunione di Amsterdam del 17 giugno 1997 il Consiglio europeo ha adottato un Patto di stabilità e crescita conformemente ai principi e alle procedure del trattato. Tuttavia, nel giugno 2004 il Consiglio europeo ha rilevato la necessità di rafforzare la trasparenza e il grado di ”ownership” nazionale dell’insieme di regole fiscali Ue e di migliorare l’applicazione delle relative norme e disposizioni. Il 3 settembre 2004 la Commissione ha pubblicato una comunicazione intitolata ”Rafforzare la governance economica e chiarire l'attuazione del Patto di stabilità e crescita”, nella quale ha presentato degli orientamenti in merito al futuro assetto di tale patto e ha proposto di consolidarne le basi economiche e di rafforzarne la credibilità e l'applicazione effettiva. Il 20 marzo 2005, il Consiglio ha adottato una relazione intitolata ”Migliorare l'attuazione del Patto di stabilità e crescita”. Nella sua relazione, il Consiglio ha concentrato la propria attenzione sul rafforzamento della governance e della ”ownership” nazionale del quadro di bilancio, sul consolidamento delle basi economiche e dell'efficacia del patto, sia nell'aspetto preventivo che in quello correttivo, sulla garanzia della sostenibilità delle finanze pubbliche a lungo termine, sulla promozione della crescita e sull'obiettivo di evitare di imporre oneri eccessivi alle generazioni future. Il 22 e 23 marzo 2005 il Consiglio europeo ha approvato questa relazione ed ha invitato la Commissione a presentare proposte volte a modificare i regolamenti del Consiglio nel senso indicato nella relazione del Consiglio.
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