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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Giugno 2005
 
   
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  OBIETTIVI AMBIZIOSI PER L'EFFICIENZA ENERGETICA  
   
  Bruxelles, 7 giugno 2005 - Incoraggiare gli Stati membri a risparmiare energia con un approccio più flessibile ed obiettivi più rigorosi. Questo il fine della relazione di Mechtild Rothe (Pse, De) sulla proposta di direttiva riguardo all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici, che verrà presentata all'Aula in prima lettura della procedura di codecisione. Diversamente dall'Esecutivo, che propone sia reso obbligatorio per gli Stati membri un risparmio annuale dell'1% dell'energia distribuita o venduta al settore pubblico, la relazione auspica stabilire obiettivi più ambiziosi e vincolanti ogni tre anni, in modo che «tra il 2006 ed il 2015 il risparmio energetico totale raggiunga almeno l'11,5%». Per il periodo, quindi, tra 2006 e 2009, i risparmi dovrebbero essere del 3%, cosa che permetterebbe agli Stati di avere il tempo necessario per stabilire le misure più opportune da adottare. Successivamente, nel periodo 2009-2012, queste cifre dovrebbero salire al 4% (con una media annua dell'1,3%), e al 4,5% per il 2012-2015 (media annua dell'1,5 % ). I deputati ritengono che l'Esecutivo debba avere la possibilità di stabilire obiettivi nazionali differenziati e vincolanti sulla base del miglioramento effettivo e potenziale dell'efficienza energetica degli Stati membri ed auspica che quello dell'efficienza diventi uno dei criteri nell'assegnazione dei contratti di servizio pubblico. La relazione chiede dunque che gli Stati stabiliscano dei principi di riferimento per migliorare l'efficacia energetica a livello europeo basandosi su appositi indicatori. Insiste poi affinché si definisca un sistema trasparente e non burocratico per valutare gli sforzi fatti finora da ogni governo ed invita all'informazione pubblica sulle diverse forme di risparmio energetico. Favorevoli all'introduzione di misure incitative volte a promuovere un vero mercato dei servizi energetici, i deputati esortano gli Stati membri ad assicurare che i distributori e le società di vendita al dettaglio migliorino l'efficienza energetica nella Comunità commercializzando «servizi caratterizzati da un uso finale efficiente dell'energia». La relazione, al fine di «garantire condizioni uniformi fra tutti i fornitori» prevede che siano «tassativamente vietate le sovvenzioni incrociate fra le varie attività dei fornitori e dei rivenditori di energia», nonché la possibilità di offerte di verifiche gratuite per valutare le effettive necessità dei clienti, almeno fin quando il 5% di loro non riceva i servizi energetici. Alla luce della crescita della domanda energetica a livello mondiale e della progressiva diminuzione delle risorse, i deputati rilevano che occorrono sforzi maggiori per il miglioramento dell'efficienza e del risparmio energetico. Secondo la Commissione, infine, risparmi energetici dell'1% potrebbero dimezzare le emissioni di Co2 e permettere all'Unione europea di raggiungere gli obiettivi di Kyoto tesi a ridurre le emissioni fino all'8% nel periodo 2008-2012.  
     
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