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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Giugno 2005
 
   
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  “TRAMONTO DEL CRISTIANESIMO IN PALESTINA” CON L’AUTRICE, SONO INTERVENUTI IL CARDINALE PIO LAGHI, MARCO FOLLINI, LUCIA ANNUNZIATA E PADRE PIERBATTISTA PIZZABALLA  
   
  Roma., 8 giugno 2005 - Nella terra di Gesù il cristianesimo sta scomparendo. È questa l’allarmante conclusione, contenuta nel libro “Tramonto del Cristianesimo in Palestina”, edito da Piemme, cui è giunta Elisa Pinna, vaticanista dell’Ansa, dopo un approfondito reportage in Terra Santa. Sono circa 170 mila i cristiani che, ancora oggi, vi resistono. Nel giro di pochi anni tuttavia, se la situazione non dovesse mutare, sarebbero costretti a fuggire in massa all'estero, interrompendo una presenza bimillenaria nei luoghi in cui è nato Gesù. Nel libro l’autrice traccia un quadro sconfortante delle condizioni in cui sopravvivono i cristiani: fra l’occupazione israeliana e la crescente islamizzazione della società. L’emigrazione, in questo scenario di guerra e povertà, appare l’unica soluzione per vivere. Il volume racconta le piccole storie di vita quotidiana in cui le persone, le famiglie e le piccole comunità cercano di salvare la propria identità. La battaglia è persa? “Se in Terra Santa mancano le nostre comunità cristiane, che cosa possiamo offrire ai nostri pellegrini? – si è domandato il cardinale Pio Laghi, già Nunzio Apostolico a Gerusalemme - E’ necessario sostenere le comunità a prescindere, dare il nostro apporto, conforto spirituale e comprensione andando in quei luoghi: il primo luogo santo è l’essere umano e va tutelato e protetto. A Gerusalemme i cristiani hanno il loro cuore, perché lì è il loro luogo di nascita”. Perplesso sul titolo del libro “Tramonto del Cristianesimo in Palestina” è sembrato padre Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa, che non vuole arrendersi alla fine del cristianesimo nel luogo dove ha avuto origine: “in futuro – afferma Padre Pizzaballa - ci troveremo di fronte ad una continua riduzione numerica della presenza cristiana, dovuta da un lato alla quasi nulla crescita demografica dei cristiani e dall’altro alla costante crescita demografica di musulmani ed ebrei. E’ evidente che sta finendo il modo tradizionale di essere cristiani: crescono le sette, i movimenti e la preparazione culturale; il cristianesimo oggi è meno devozionale e chi resta è molto motivato, ha voglia di inserirsi nel tessuto sociale e di non essere protetto. Io rimango fiducioso e credo fermamente che, nonostante tutto, ci sarà sempre una presenza cristiana in Terra Santa”. “Con il mio libro – ha precisato Elisa Pinna – ho voluto intraprendere un viaggio tra le diverse realtà cristiane, raccontando le loro difficoltà tra due fuochi: l’occupazione israeliana e il crescente fondamentalismo islamico. I cristiani, come comunità, hanno rappresentato un canale di dialogo, ma tutto questo rischia di venire meno, di finire e di scivolare verso uno scontro tra civiltà”. Durante la presentazione del libro sono intervenuti anche la giornalista Lucia Annunziata “i cristiani in Terra Santa si trovano tra due fuochi: quando denunciano i soprusi la tensione sale, quando non lo fanno subiscono atroci violenze; questo libro, secondo me, solleva un problema grave che però non può essere preso a carico dalla Chiesa” e il politico Marco Follini “il libro racconta in modo leggero degli aspetti molto profondi della religione, che è insieme un fattore di avvicinamento e di conflitto”. L’opera Romana Pellegrinaggi svolge un servizio pastorale per l’uomo che si fa turista e pellegrino, anche attraverso la promozione di attività culturali. Il prossimo appuntamento è in programma giovedì 23 giugno con la presentazione dell’istant book di Giuseppe De Carli su Benedetto Xvi.  
     
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