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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 08 Giugno 2005
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L'EURAB ESORTA LA COMUNITÀ SCIENTIFICA A ESERCITARE PRESSIONI SUI MINISTRI IN MERITO AL BILANCIO DEL 7PQ |
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Bruxelles, 8 giugno 2005 - Il responsabile del Comitato consultivo europeo per la ricerca (Eurab) ha scritto alle organizzazioni di ricerca di tutta Europa, esortandole a esercitare pressioni sui governi affinché questi ultimi mantengano il proposto aumento delle risorse finanziarie da destinare al Settimo programma quadro (7Pq). La lettera precede la riunione del Consiglio europeo del 16 e 17 giugno, nel corso della quale dovrebbero essere adottate decisioni fondamentali riguardo al bilancio dell'Unione europea per il periodo 2007-2013. La Commissione europea ha proposto di raddoppiare le risorse per la ricerca per il prossimo programma quadro, il 7Pq, ma questo dipenderà dall'aumento del bilancio generale dell'Ue. Vista la riluttanza manifestata da alcuni paesi ad aumentare i loro contributi ai fondi comunitari, la dotazione finanziaria di 72,73 miliardi di euro proposta per il 7Pq appare sempre più improbabile. "È necessario rendersi conto della contraddizione esistente tra ciò che i governi dicono a favore della ricerca e il modo in cui agiscono", scrive Helga Nowotny, presidente dell'Eurab. "La ricerca e l'innovazione in Europa potranno contribuire ad affrontare le prossime sfide globali solo se la ricerca e l'innovazione verranno considerate un investimento nel futuro dell'Europa". Una riduzione della dotazione finanziaria proposta sarebbe "un duro colpo per l'obiettivo della crescita sostenibile basata sulla conoscenza", scrive la professoressa Nowotny, e "avrebbe conseguenze nefaste per la ricerca e l'innovazione in Europa". La lettera esorta pertanto la comunità dei ricercatori europei ad agire immediatamente: "La comunità dei ricercatori in Europa, sia nel mondo accademico che nell'industria, deve unire le forze con le organizzazioni di ricerca nazionali ed europee, le accademie scientifiche, le associazioni universitarie e le organizzazioni industriali nazionali ed europee". Helga Nowotny consiglia di rivolgersi ai primi ministri e ai ministri responsabili della ricerca, del commercio e dell'industria e delle finanze, "chiedendo loro con la massima forza possibile che, a prescindere da quale possa essere l'esito delle discussioni sul bilancio complessivo dell'Unione europea, si mantenga la dotazione finanziaria per la ricerca e l'innovazione proposta nell'ambito del Settimo programma quadro, dato il ruolo fondamentale che riveste per il futuro dell'Europa". La Professoressa Nowotny sottolinea anche l'importanza di coinvolgere i mezzi di comunicazione nel dibattito sulla dotazione finanziaria per la ricerca europea, e afferma che, se sono pienamente informati, potranno contribuire a garantire il "futuro dell'Europa". Nel documento sulla dotazione finanziaria per il 7Pq, l'Eurab elenca otto motivi per cui è necessario raddoppiare i fondi disponibili, tra cui l'effetto leva che i finanziamenti comunitari hanno sugli investimenti nazionali e privati nella ricerca e la promozione della coesione tra nuovi e vecchi Stati membri dell'Ue. Il documento sottolinea inoltre gli scarsi livelli di successo delle proposte di progetti presentate e sostiene che molte proposte di elevata qualità vengono respinte per mancanza di fondi. "Occorre ridurre le opportunità mancate per l'Europa", afferma l'Eurab. Il Comitato consultivo pone anche in evidenza la crescente necessità di impianti e attrezzature che ha accompagnato lo sviluppo scientifico. I costi di tali infrastrutture spesso superano le disponibilità a livello nazionale e richiedono un cofinanziamento europeo e un accesso internazionale. Per ulteriori informazioni sull'Eurab consultare: http://europa.Eu.int/comm/research/eurab/index_en.html Per seguire le discussioni sul 7Pq consultare: http://www.Cordis.lu/fp7/
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