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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 08 Giugno 2005
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MILANO IN EUROPA: PIÙ TRAM MENO METRO MILANO PRIMA DI AMSTERDAM, LONDRA E PARIGI PER TRAM, PENULTIMA PER BUS, ULTIMA PER METRO. DIMINUISCONO GLI INCIDENTI SULLE STRADE |
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Milano 8 giugno 2005 - Traffico a Milano. Ogni mille abitanti 739 veicoli. 1.692 km di rete stradale urbana. Immatricolati 1.065.210 tra veicoli e motocicli privati. 4.585 le licenze per i taxi. Ma i milanesi viaggiano sui mezzi pubblici più degli altri lombardi. Il 50% degli spostamenti urbani, fino al 70% nell’orario di punta, avviene tramite trasporto pubblico. 74 km di rete metropolitana e 31 milioni di passeggeri l’anno. Ogni giorno 690.000 i veicoli in entrata di cui 450.000 da fuori città. Ma chi sono questi forzati degli spostamenti? Età compresa tra 25 e 44 anni. Passano in media in viaggio 1 ora e 12 minuti al giorno. Molto il traffico di lavoro. Tanti gli studenti che usano il trasporto pubblico su gomma. Anche il trasporto merci urbano cresce. Circa 33.000 i veicoli merci ogni giorno in centro, più di centomila alle barriere autostradali. Si può ottimizzare, qualcuno viaggia vuoto (14% alle barriere autostradali) o con basso carico (66% nella cerchia interna). Diminuiscono però gli incidenti mortali e con feriti (-3,45%) in controtendenza rispetto all’andamento regionale (+88% sulle strade statali rispetto alla media nazionale). Peccato, però, per le emissioni atmosferiche. Diminuisce il monossido di carbonio nell’aria ma aumentano polveri fini (in inverno) e ozono (in estate). Per chi viaggia in metropolitana meglio Parigi (16 linee e 3.548 vetture), Londra (12 linee e 598 vetture), Barcellona (5 linee e 581 vetture) e Amsterdam (4 linee e 106 vetture) di Milano (3 linee e 720 vetture), ma per numero e linee di tram Milano (20 linee e 510 vetture) è meglio di Amsterdam (16 linee e 234 vetture). Per autobus Milano (96 linee) è quarta dopo Parigi (1.191), Londra (oltre 700) e Barcellona (103). Innalzamento della falda acquifera, emissioni atmosferiche (40% del totale), sicurezza e automezzi pesanti adibiti al trasporto di merci pericolose i principali problemi. Tra i progetti individuati: interventi su rete ferroviaria, infrastrutture stradali, parcheggi e piste ciclabili. E promuovere il trasporto collettivo (car-sharing e car-pooling) ed il telelavoro. Se ne parla nella ricerca “Mobilità sostenibile per lo sviluppo delle economie locali e dei territori”. Oggi la presentazione in Camera di commercio del Network Sviluppo Sostenibile, che include Camera di commercio di Milano, Unioncamere Lombardia, Camera di commercio di Bergamo. Network Sviluppo Sostenibile è un’iniziativa congiunta di Unioncamere Lombardia, Camera di commercio di Milano e Camera di commercio di Bergamo finalizzata ad affrontare in modo innovativo e globale la tematica dello sviluppo sostenibile, partendo dall’ambiente per coinvolgere economia e società. Il Network si propone in particolare di definire e diffondere soluzioni e strumenti applicabili nei vari settori per garantire percorsi di sviluppo sostenibile, mettendo in luce le opportunità dell’adozione di programmi di sostenibilità in termini di performance economica ed ambientale di medio-lungo periodo. "La Camera di commercio – ha detto Massimo Sordi, vicepresidente della Camera di commercio di Milano – è impegnata a favore dello sviluppo di una attenzione e una sensibilità ambientale e sociale nelle imprese, accanto al mondo istituzionale e associazionistico. A partire dal traffico, causa di degrado ambientale e di perdita della capacità competitiva delle imprese milanesi e lombarde. Ecco perché partecipiamo a un network sullo sviluppo sostenibile: per promuovere una crescita delle imprese anche dal punto di vista della qualità della loro azione, un’azione attenta all’ambiente e alla comunità locale nella quale l’impresa opera e nella quale affonda le radici che le consentono di mantenersi competitiva e di svilupparsi”.
| Metropolitana | Autobus | Tram | | N. Linee | N. Vetture | N. Linee | N. Vetture | N. Linee | N. Vetture | Milano | 3 | 720 | 96 | 1.717 | 20 | 510 | Londra | 12 | 598 | >700 | 6.500 | 3 | 24 | Parigi | 16 | 3.548 | 1.191 | 8.304 | 2 | 105 | Barcellona | 5 | 581 | 103 | 1.007 | N.d. | N.d. | Amsterdam | 4 | 106 | 55 | 203 | 16 | 234 | La mobilità in Lombardia. Cresce il trasporto su gomma, aumentano i veicoli in circolazione (+80% tra 1992 e 2003) e le loro dimensioni. La Lombardia ha 12.426 km di strade, di cui 560 km autostrade, 10.725 km strade provinciali, 1.141 km strade statali. 5.437.181 le autovetture circolanti, 648.149 i motocicli. Ci si muove per lavoro e per motivi di studio soprattutto in auto (70% degli spostamenti). Solo il 10% usa il trasporto pubblico. I residenti della regione più mobili sono i lavoratori autonomi, negozianti, imprenditori e artigiani, con età compresa tra 25 e 44 anni. In media, i pendolari trascorrono in viaggio 1 ora e 12 minuti ogni giorno, tra viaggi di andata e ritorno. Gli spostamenti sono concentrati nella fascia oraria di compresa tra le 7 e le 9 in cui si registrano 3,4 milioni di spostamenti al giorno. Il 95% degli spostamenti extracomunali avviene utilizzando un solo modo di trasporto. A Milano il maggior uso di mezzi pubblici, l’automobile a Brescia e Varese, la bicicletta a Mantova mentre a Sondrio è più diffusa la mobilità pedonale. Negli spostamenti tra province aumenta l’uso del treno perché considerato più vantaggioso dell’auto. Escluse Mantova e Sondrio per le peggiori condizioni di accessibilità ferroviaria. Il 48,2% degli spostamenti aerei avviene per motivi di lavoro, il 17,7% per turismo. Prevale la motivazione turistica per il 62% degli spostamenti tramite navigazione interna. Trasporto merci in Lombardia. La regione italiana con il maggior traffico merci sia con destinazione finale interna che in transito per altri regioni o stati. 270.707.383 le tonnellate di merci trasportate nel 2002 (di cui 153.657.382 per conto terzi), il 90% delle quali movimentate con trasporto su strada. 535.621 gli autocarri trasporto merci circolanti secondo fonti Regione Lombardia 2005. 20 i terminal intermodali presenti sul territorio che consentendo il trasbordo merci da camion a treno e viceversa hanno permesso di mantenere alto il livello di utilizzazione dei treni. Fondamentale il ruolo delle tangenziali di Milano su cui gravita il sistema degli interporti lombardi. Trasporto passeggeri in Lombardia Il trasporto pubblico si basa su 6.108 autobus (di cui 1.908 urbani e 1.680 con più di 15 anni di servizio), 3 linee metropolitane su cui viaggiano 31 milioni di passeggeri l’anno, un passante ferroviario che trasporta 50.000 passeggeri al giorno. 5.811 le licenze per taxi di cui 5.189 nella provincia di Milano. In media al giorno circolano nella regione 1.500 treni e 300.000 passeggeri. Le tratte più frequentate risultano per le ferrovie nord la Saronno-milano-cadorna, per Trenitalia la Como-milano, Gallarate-milano e Pavia-milano. Nel 2004 i movimenti aerei sono stati 397.338 che hanno coinvolto 31.187.289 passeggeri. Sicurezza e inquinamento in Lombardia. Alto il rischio di incidenti sulle strade lombarde. Rispetto alla media nazionale + 88% per le strade statali e +100% per le autostrade. Nel 2002 si sono registrati 52.491 incidenti, di cui 40.672 (77,5%) tra veicoli, 3.434 (6,5%) con pedoni coinvolti e 8.385 (16%) con veicoli isolati. I decessi sono stati 999 e 72.183 i feriti riportati. Cresce l’inquinamento atmosferico e il consumo energetico del settore trasporti (2° posto a livello regionale). I trasporti sono inoltre i principali responsabili della produzione di gas e effetto serra in ambito regionale causando il 22,6% dell’anidride carbonica emessa in Lombardia. Il traffico veicolare produce, nello specifico, il 39,3% del materiale articolato presente in atmosfera. Il colpevole principale è l’automobile, seguita dai veicoli pesanti mentre sono esenti da gravi responsabilità ciclomotori e motocicli. Criticità e soluzioni in Lombardia. Le principali criticità generate dal settore trasporti sono: migliorare la mobilità urbana e metropolitana e potenziare quella ferroviaria, rinnovare il parco macchine del trasporto pubblico, sviluppare e utilizzare nuove tecnologie e fonti energetiche a ridotto impatto ambientale. Alcune soluzioni individuate dalla Commissione Tripartita, costituita ad hoc da Commissione Europea, Governo Italiano e Regione Lombardia, sono: ridurre il volume di traffico nelle zone sensibili tramite l’introduzioni di tariffe stradali e ampliamento delle piste ciclabili; migliorare l’offerta e l’efficienza del trasporto pubblico introducendo un sistema integrato di tariffe e un sistema elettronico di emissione biglietto che consenta di monitorare e conseguentemente riprogrammare il servizio di trasporto pubblico; incrementare l’uso di carburanti alternativi (entro il 2020 il 20% del petrolio usato nel trasporto pubblico sarà sostituito da carburante alternativo) e sviluppare la ricerca su nuove forme di combustibile come l’idrogeno; migliorare la sicurezza e promuovere politiche di protezione ambientale e di qualità dell’aria (misure di blocco della circolazione, campagna 2005 per il bollino Blu per il controllo dei gas di scarico, piano di riduzione in 5 anni del 50% delle emissioni di polveri sottili tramite installazione filtri anti-particolato sui mezzi pesanti e divieti progressivi di circolazione). La mobilità passeggeri a Milano. 1.692 km di rete stradale urbana (maggiore la densità in centro 19,4km/km2 rispetto alla periferia 15km/km2) prevalentemente (84%)con singola carreggiata a doppio senso di circolazione e possibilità di sosta su entrambi i lati. 60 i km di autostrade e raccordi con le tangenziali. Immatricolati 966.530 veicoli e 98.680 motocicli, 739 veicoli ogni 1000 abitanti. Il 30,7% dei veicoli è intestato a persone giuridiche. In media, ogni giorno, entrano a Milano 690.000 veicoli, di cui 450.000 appartengono a non residenti nel comune. Milano è la provincia di principale origine e destinazione degli spostamenti. Da Bergamo a Brescia quasi 30.000 spostamenti al giorno e più di 20.000 dalla provincia di Como a quella di Varese. Arrivano in Lombardia il 69% degli spostamenti in auto, il 18% degli arrivi in treno e il 9% degli arrivi in aereo. Il 34% degli ingressi in auto avviene per recarsi sul posto di lavoro e il 20% circa per affari. Il treno è usato per motivi di lavoro mentre, in prevalenza, ricorrono al trasporto pubblico su gomma gli studenti. In media il 70% (690.000) degli ingressi avviene con mezzi privati e il 30%(300.000) con mezzi pubblici mentre gli spostamenti interni giornalieri, 2.250.000 su 5.000.000, avvengono per il 47% con mezzi pubblici (1.050.000) e per il 53% (1.200.000) con mezzi privati. Più di 300.000 posti costituiscono l’offerta di sosta totale di Milano di cui libera l’87,8%. Sono in realizzazione 35.985 posti auto per residenti e 11.242 stalli nei parcheggi a rotazione. Trasporto passeggeri nel comune di Milano. 74 km di rete metropolitana (3 linee), 186,6 km di rete tranviaria urbana (19 linee), 24,2 km di rete tranviaria extraurbana ( 2 linee), 40,8 km di rete filoviaria (2 linee), 58 linee automobilistiche e 46 linee automobilistiche per servizi di area urbana, rete ferroviaria e passante. La struttura dei trasporti, di tipo radiale integrata da line con percorso circolare o semicircolare, poggia principalmente sulla metropolitana per la quale le linee di autobus svolgono funzione di raccolta e adduzione. Il 50% degli spostamenti urbani avviene tramite trasporto pubblico con punte del 70% per i mezzi in superficie tra le 7.20 e le 8.50. 4.585 licenze per taxi registrate a gennaio 2003. Trasporto merci nel comune di Milano. Il traffico si è progressivamente spostato dal centro in periferia soprattutto per l’apertura di centri commerciali e ipermercati. Secondo un’analisi commissionata dal Comune di Milano al Politecnico, n media, dei 107.000 veicoli merci rilevati giornalmente tra ingressi e uscite alle barriere autostradali, oltre 33.000 transitano attraverso il cordone interno della cerchia dei bastioni gravitando sul centro della città. Ogni 100 veicoli in movimento in centro 8 sono commerciali, soprattutto furgoni, mentre gli autocarri sono più numerosi nelle zone periferiche. Molti però i viaggi a basso carico, inferiore al 25% (il 66% nella cerchia interna) o vuoti (dal 14% alle barriere autostradali al 20% del cordone esterno). Sicurezza e inquinamento nel comune di Milano. In calo il numero di incidenti con feriti (-3,45% nel 2005) ed i decessi (indice di mortalità del 2003 del 4/1000). Per la sicurezza del trasporto pubblico i punti critici urbani sono costituiti dai danni provocati dagli innalzamenti della falda acquifera, dalla necessità di ridurre gli episodi criminosi a danno dei passeggeri e dal controllo del traffico di automezzi pesanti adibiti al trasporto di merci pericolose. Per quanto riguarda lo smog, diminuiscono gli inquinanti tradizionali come il monossido di carbonio e biossido di zolfo ma superano spesso i livelli di soglia le concentrazioni di polveri fini (soprattutto in inverno) e ozono (in estate). Criticità nel comune di Milano. Il Piano Urbano della Mobilità 2001-2010 ha individuato come prioritari gli interventi su: sicurezza stradale e qualità dell’aria; rete ferroviaria e nodo di Milano (rafforzare servizio ferroviario metropolitano, realizzare il secondo passante ferroviari, adeguare le stazioni ferroviarie) per ridurre il numero di vetture in ingresso in città e potenziare i collegamenti con l’Europa; infrastrutture stradali e tangenziali, troppo affollate e con una bassa velocità media dei veicoli commerciali privati; viabilità ciclabile e parcheggi operativi e per residenti da ridisegnare; trasporto collettivo (servizio radiobus, car-pooling, car-sharing, telelavoro) e merci e servizio taxi da riorganizzare e potenziare. Nel 2001 avviati 10 progetti pilota per la creazione di isole ambientali. Milano a confronto con 4 città Europee (Londra, Parigi, Amsterdam, Barcellona). Per densità di popolazione Milano, con 7.143 persone per Km2, si posiziona al terzo posto dopo Barcellona (29.713) e Parigi (20.000) e prima di Londra (4.684) e Amsterdam (3.358). In merito al trasporto pubblico, il primo posto per il servizio di metropolitana spetta a Parigi (16 linee, 3.548 vetture, 218 km di copertura), 2° posto Londra (12 linee, 598 vetture per 408 km di copertura), 3° posto Barcellona (5 linee con 581 vetture per 84,3 km) 4° posto Amsterdam (4 linee e 106 vetture per 81,2 km) e 5° posto Milano (3 linee ma 720 vetture per 70,3 km). Milano è prima per linee tranviarie, 20, e numero di tram a disposizione del pubblico, 510, più di Amsterdam (16 e 234). Per numero di autobus prima Parigi (1.191 linee e 8.304 vetture che coprono 18.693 km), seguita da Londra (oltre 700 linee e 6500 vetture per 3.730 km) e Barcellona (103 linee e 1.007 vetture per 897,3 km). Milano è 4° con 96 linee e 1.717 vetture per 1.076,70 km.
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