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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Marzo 2004
 
   
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  E’ DI PLASMON DATA LA SOLUZIONE PER LO STORAGE DEI DOCUMENTI CONTABILI  
   
   Milano, 24 Marzo 2004 – Con la Gazzetta Ufficiale n. 27 del 3 Febbraio 2004 è stato pubblicato il decreto del Ministero dell’Economia, che sancisce le “Modalità di assolvimento degli obblighi fiscali relativi ai documenti informatici e alla loro riproduzione in diversi tipi di supporto”. Dopo anni di attesa, sono state dettate le regole per l’archiviazione ottica dei documenti contabili e la conseguente auspicabile eliminazione della carta e l’avvio di una semplificazione per gli studi professionali e gli archivi aziendali. In base alle disposizioni previste dal nuovo decreto, i documenti informatici di interesse tributario dovranno: - avere forma di documenti statici non modificabili; - essere emessi con riferimento temporale e sottoscrizione elettronica attestanti la data, l’autenticità e l’integrità; - essere memorizzati su di un supporto informatico di cui possa esserne garantita la leggibilità nel tempo, assicurando l’ordine cronologico dei documenti; - essere resi leggibili a richiesta. E’ quindi palese il riferimento a soluzioni di storage di tipo Trueworm ottici in grado di garantire longevità, compatibilità e standard. Plasmon Data, fra i maggiori promotori della tecnologia di archiviazione ottica, ha accolto questa notizia con particolare interesse e soddisfazione. Dal 1999 Plasmon Data ha investito più di 150 milioni di Euro per la ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni di archiviazione ottica. Gli sforzi compiuti hanno portato allo sviluppo di una nuova tecnologia di storage, denominata Udo (Ultra Density Optical), lanciata ufficialmente sul mercato lo scorso Novembre. Plasmon Data è dunque perfettamente posizionata per affrontare lo scenario di mercato che si sta delineando con l’attuazione del decreto ministeriale dedicato allo storage ottico. La tecnologia Udo Progettata per le aziende alla ricerca di un metodo sicuro di conservazione dei dati critici, l’Udo è l’evoluzione naturale della tecnologia magneto-ottica e il nuovo standard per lo storage professionale. L’udo irrompe nel mondo dello storage ottico con una capacità d’archiviazione dati superiore e costi notevolmente più bassi. L’udo è caratterizzato da una tecnologia di registrazione basata su laser blu, a differenza dei drive ottici precedenti (magneto-ottici e Dvd) basati su laser rosso. Il laser blu consente di raggiungere una densità di dati più elevata, accrescendo di conseguenza la capacità dei relativi media. La prima generazione di prodotti Udo avrà una capacità di 30Gb; con la terza generazione, prevista per il 2007, sarà possibile raggiungere una capacità di 120Gb. Grazie alla densità di dati raggiunte dalla tecnologia a laser blu, il prezzo dei prodotti Udo di prima generazione sarà pari a 2 dollari per Gb[1], ossia un quinto del prezzo dei media magneto-ottici. La tecnologia di registrazione Phase Change impiegata dall’Udo è stata ampiamente testata sul campo e risulta essere molto stabile e performante. A garanzia di un’assoluta autenticità ed integrità dei dati e con una vita del media superiore ai 50 anni, l’Udo risponde in modo specifico alla richiesta relativa alla conservazione sicura e a lungo termine delle informazioni formulata dagli enti normativi e dalle autorità competenti. L’integrazione della tecnologia Udo nelle librerie ottiche Plasmon G-series, consente di offrire un livello di capacità, autenticità e di longevità del dato ineguagliabile ad un prezzo molto più conveniente delle soluzioni ottiche concorrenti o dei sistemi basati su hard disk. Questi ultimi peraltro, essendo sistemi intrinsecamente riscrivibili, non sono in grado di garantire la permanenza dei dati archiviati. Le librerie ottiche G-series, potenziate dai drive Udo, hanno lo stesso prezzo delle librerie magneto-ottiche precedenti, ma offrono il triplo della capacità. Le configurazioni Entry Level e Midrange rendono il concetto di “archiviazione permanente” accessibile anche a gruppi di lavoro e a soluzioni informatiche distribuite. “Ulteriori vantaggi offerti dalla tecnologia Udo sono rappresentati dal solido percorso di sviluppo che condurrà verso capacità sempre più elevate garantendo comunque la compatibilità con le generazioni precedenti. Le librerie precedenti al lancio di Udo possono essere aggiornate per supportare configurazioni mix media composte da drive di tipo magneto-ottico e Udo. In questo modo, gli investimenti dei clienti di Plasmon vengono preservati e proiettati negli anni a venire con le future versioni dei media Udo da 60 e 120Gb”, ha commentato Stefano Torri, Regional Director dell’ufficio italiano di Plasmon Data.  
     
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