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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 08 Giugno 2005
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VIA LIBERA ALLA RICAPITALIZZAZIONE DI ALITALIA (CON ALCUNE CONDIZIONI) |
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Bruxelles, 8 giugno 2005 - La Commissione europea ha deciso ieri che le operazioni di ricapitalizzazione a favore di Alitalia e della sua filiale di servizi non contengono alcun aiuto di Stato; la Commissione ha però imposto la rigorosa osservanza di una serie di condizioni atte a garantire che lo Stato si comporti effettivamente come un investitore operante in economia di mercato. La Commissione ha chiesto infatti all’Italia di assicurare che la partecipazione minoritaria dello Stato al futuro aumento di capitale di 1,2 miliardi di euro della compagnia (Az Fly) avvenga allo stesso prezzo, alle stesse condizioni e contestualmente alla partecipazione degli investitori privati. In secondo luogo, il previsto investimento di 216 milioni di euro della finanziaria pubblica Fintecna nelle attività a terra della società Az Servizi dovrà essere realizzato secondo modalità conformi alle condizioni di mercato. Per altro verso, la Commissione ha riconosciuto che, in questa fase, risultano osservate le condizioni che essa aveva imposto per l’utilizzo dell’aiuto al salvataggio autorizzato nel 2004. Jacques Barrot, Vicepresidente responsabile dei Trasporti ha dichiarato al riguardo: “In esito a un’analisi precisa e rigorosa la Commissione è arrivata alla conclusione che le ricapitalizzazioni di Alitalia non contengono alcun aiuto di Stato. La presenza di un aiuto di Stato nella ricapitalizzazione di Alitalia avrebbe violato il principio del versamento di aiuti “una tantum”, principio sul cui rispetto la Commissione vigila scrupolosamente”. Nell’ambito della ricapitalizzazione di 1,2 miliardi di euro di Alitalia (Az Fly), alla Commissione è stata comunicata una lettera di intenti della Deutsche Bank, un primario istituto di credito internazionale, la quale garantisce la partecipazione effettiva e maggioritaria del settore privato all’operazione. La partecipazione maggioritaria dei privati garantirà il rispetto dell’impegno di privatizzare la compagnia aerea di bandiera che l’Italia aveva assunto nel luglio 2004. Le condizioni che corredano la garanzia sono state ritenute conformi alla prassi commerciale. L’impegno, assunto dallo Stato, di partecipare alla ricapitalizzazione solo una volta ricevuta garanzia formale e incondizionata sull’operazione da parte della Deutsche Bank – e di parteciparvi alle stesse condizioni degli investitori privati – consente di assicurare la contestualità necessaria per escludere la presenza di aiuti di Stato. La società Az Servizi, che raggruppa le attività di manutenzione, assistenza a terra e di shared services di Alitalia, sarà ricapitalizzata dalla Fintecna nella misura di 216 milioni di euro. La Commissione ha accertato, con l’ausilio di un esperto indipendente, che questo investimento presenta una redditività conforme a quella che può attendersi un investitore privato. Nel corso dell’indagine formale sull’operazione di ristrutturazione la Commissione aveva invitato le parti interessate a comunicarle i loro commenti in merito alle condizioni con cui Alitalia aveva utilizzato il prestito-ponte di 400 milioni di euro garantito dallo Stato, da essa autorizzato il 20 luglio 2004 (si veda Ip/04/965). Dopo aver ricevuto questi commenti la Commissione ha svolto un’analisi completa del comportamento di Alitalia, anche con l’ausilio di una perizia indipendente (si veda Ip/05/57). La Commissione ha ritenuto che, in questa fase, non è emerso alcun uso improprio del prestito-ponte; in particolare, la capacità installata dell’impresa rispetta gli impegni assunti e le nuove rotte risultano redditizie. La Commissione ha rilevato, inoltre, che le autorità italiane si sono impegnate a rimborsare anticipatamente il prestito del luglio 2004 subito dopo la conclusione dell’operazione di ricapitalizzazione di Az Fly e, comunque, entro il 31 dicembre 2005. La Commissione continuerà a vigilare sul rigoroso rispetto di tutte le condizioni imposte alle autorità italiane.
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