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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Giugno 2005
 
   
  Web alimentazione e benessere  
  AZIENDE ANGEM “DISERTANO” LA GARA D’APPALTO PER LA RISTORAZIONE DELL’AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA DI TRIESTE  
   
  “Impossibile garantire la qualità se l’offerta non è congrua. Piuttosto meglio non vincere un appalto”: questo il commento di Ilario Perotto, Presidente dell’Associazione Nazionale delle Aziende di Ristorazione Collettiva”. Le aziende iscritte ad Angem, l’Associazione Nazionale delle Aziende di Ristorazione Collettiva fondata nel 1973 e aderente alla Fipe – Confcommercio, disertano la gara d’appalto per l’affidamento all’esterno del servizio di ristorazione dell’Azienda Ospedaliero-universitaria degli Ospedali Riuniti di Trieste. Il bando si chiudeva il 16 maggio e prevedeva un contratto di 6 anni (rinnovabile per 3). Nessuna azienda associata Angem Fipe Confcommercio, la più importante associazione del settore, ha partecipato alla gara: la cifra che rappresentava la base dell’offerta era talmente bassa da non consentire a nessuna azienda di svolgere il servizio richiesto. “Numerosi associati ci avevano segnalato che la base d’asta non avrebbe consentito l’erogazione di un servizio in grado di rispettare il capitolato d’oneri e della regolarità contributiva – sottolinea Ilario Perotto, Presidente di Angem - Fipe Confcommercio -. Senza entrare nel merito dell’offerta o nella valutazione del capitolato d’oneri, ci siamo messi a disposizione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria per esaminare il contenuto della gara, ma come unica risposta abbiamo ricevuto una comunicazione dove venivano apportate delle modifiche assolutamente marginali, che nella sostanza non mutavano certo l’impossibilità per un’azienda di fornire un servizio di qualità”. Con una delibera dell’11 aprile, infatti, l’Azienda Ospedaliero-universitaria, spostando i termini di presentazione delle offerte dal 18 aprile al 16 maggio, si è assunta alcuni oneri tra quali l’utenza telefonica interna, il consumo del gas, dell’acqua fredda e calda. Modifiche che sono state giudicate assolutamente marginali, tanto che nessuna delle aziende associate ad Angem - che sviluppano un fatturato di 1.500 milioni di Euro e danno lavoro a 32.500 persone, ha aderito. “E’ già successo in passato che le basi delle gare fossero non congrue al servizio richiesto, ma in quasi tutti i casi, anche con enti ben più grandi dell’Azienda Ospedaliero-universitaria degli Ospedali Riuniti di Trieste, attraverso un confronto si è giunti ad una modificazione del capitolato – continua Perotto -. In questo caso, malgrado ci fossimo messi a disposizione, abbiamo ricevuto semplicemente una comunicazione della delibera di alcune modifiche, assolutamente secondarie rispetto al problema segnalato dai nostri associati. Non è stato possibile nessun tipo di confronto e le condizioni della gara d’appalto sono rimaste proibitive. Non a caso tutti i nostri associati che erano interessati alla gara hanno deciso di non parteciparvi”.  
     
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