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Notiziario Marketpress di
Giovedì 09 Giugno 2005
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I SETTORI PUBBLICO E PRIVATO CONSIDERANO IL PARTNERARIATO UN ELEMENTO CHIAVE PER L'INNOVAZIONE |
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Bruxelles, 9 giugno 2005 - La chiave per un'Europa competitiva e innovativa è rappresentata dai partenariati, sostengono esperti e decisori politici del settore sia pubblico sia privato. Durante una tavola rotonda sul ruolo della ricerca in Europa, svoltasi nel corso del recente salone europeo della ricerca e dell'innovazione che si è tenuto a Parigi dal 3 al 5 giugno, gli oratori hanno fatto inoltre notare che aumentare il bilancio a favore della ricerca è importante nella misura in cui ciò si accompagna a un potenziamento dell'efficienza. "Gli Stati Uniti hanno capito subito quali erano le tecnologie chiave in cui investire", ha affermato Marion Guillou, presidente e direttrice generale dell'Inra (l'istituto nazionale francese per la ricerca agronomica). "L'ue sta attualmente cercando di recuperare terreno, ma è una sfida difficile e impegnativa. L'unico modo per realizzare questo obiettivo e, ci si augura, per arrivare addirittura a superare gli Stati Uniti consiste nel creare e intensificare collaborazioni e partenariati al fine di ottenere risultati più innovativi. In verità, limitarsi ad aumentare il bilancio per la ricerca non si traduce necessariamente in un incremento della produttività", ha spiegato. Secondo Marion Guillou, considerato che il futuro dell'Europa e il futuro delle imprese dipendono dalla ricerca, ciò dà vita ad un'ambizione comune e pertanto al riconoscimento reciproco. Philippe Carli, presidente della Siemens France, ha condiviso l'analisi di Marion Guillou e ha ribadito la crescente necessità di azioni congiunte di ampio respiro tra gli enti di ricerca pubblici e privati, e tra i diversi paesi. "In generale le società più importanti non smettono mai di promuovere l'innovazione e di investire nella ricerca e sviluppo (R&s). Ad esempio, alla Siemens spendiamo cinque milioni di euro all'anno per la ricerca. Per noi, i partenariati chiave si instaurano nel momento in cui si prende parte a progetti collaborativi attraverso il programma comunitario quadro e i programmi Eureka", ha dichiarato Philippe Carli. Anche Pascal Viginier, direttore esecutivo di R&s presso la France Telecom, ha evidenziato i vantaggi derivanti dal partecipare a programmi di ricerca comunitari per creare reti a livello multinazionale. "I partenariati offrono la possibilità di un'innovazione più rapida", ha affermato Pascal Viginier. "Mettendo insieme la forza di due o tre partner, le società sono in grado di ottenere i primi risultati con maggiore rapidità che non se operassero da sole. Nel settore delle telecomunicazioni, ad esempio, i prodotti finiti possono essere ottenuti entro 18-24 mesi dall'avvio di un partenariato". Partenariato significa anche saper sfruttare il meglio dell'innovazione, innovare in maniera più adeguata, e garantire che tutte le società coinvolte rimangano al vertice, ha aggiunto Pascal Viginier. Alla domanda sui fattori che assicurano il successo di un partenariato, Pascal Viginier ha spiegato che quello che serve è un impegno intenso per un periodo di tempo limitato e per uno scopo specifico. "è essenziale che gli obiettivi aziendali di tutte le società coinvolte siano identici o complementari. In secondo luogo, il rapporto deve essere simmetrico, vale a dire i partner devono apportare al progetto risorse comparabili. Infine, i partner devono rinegoziare daccapo i diritti di proprietà intellettuale, cioè chi è proprietario di cosa", ha spiegato Pascal Viginier.
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