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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Giugno 2005
 
   
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  VANCO ESPANDE LA PROPRIA PRESENZA NEGLI STATI UNITI CON L'ACQUISIZIONE DI UNIVERSAL ACCESS  
   
  Milano, 9 giugno 2005 - Vanco plc, il primo Vno (Virtual Network Operator) a livello globale, si appresta a triplicare la propria presenza negli Stati Uniti in seguito all'approvazione dell'offerta presentata per l'acquisto dell’azienda statunitense Universal Access (Ua). L'acquisizione di Ua per 10,1 milioni di sterline (18,7 milioni di dollari) segna un importante passo nella strategia globale di Vanco e in particolare dei programmi di espansione finalizzata ad estendere la propria presenza sul mercato delle telecomunicazioni statunitense. Fondata nel 1997 e già quotata sul listino Nasdaq, Ua fornisce servizi per la connettività di rete a carrier di telecomunicazioni, integratori ed enti pubblici statunitensi ed internazionali. Ua ha anche sviluppato un proprio software sofisticato per ottimizzare l'efficienza operativa nel design e nel calcolo tariffario dei percorsi di rete che consentirà a Vanco di offrire valore e il miglior servizio possibile ai clienti statunitensi e alle grandi aziende che dispongono di reti negli Stati Uniti. Questo software, costato ad Ua l'equivalente di 100 anni uomo di lavoro, ha la capacità di reperire all'istante la soluzione di rete ottimale per collegare postazioni dislocate ovunque negli Stati Uniti, definendone con altrettanta rapidità il costo. L'acquisizione di Ua trasformerà le operazioni attualmente condotte da Vanco negli Stati Uniti triplicando il fatturato e il numero di dipendenti e rafforzando notevolmente le capacità di acquisto di Vanco per quanto riguarda le reti. Inoltre, dall'accordo scaturiranno opportunità di cross-selling per alcune soluzioni Vanco (come Mpls Matrix) che potranno essere proposti ai clienti Ua ed altre opportunità reciprocamente vantaggiose che permetteranno a Vanco di commercializzare le competenze, i prodotti e i sistemi di Ua alla propria clientela globale. Con sede a Chicago, Ua annovera fra i suoi clienti oltre 225 aziende e si avvale di circa 70 dipendenti. Secondo i dati contabili di Ua, la società genera attualmente un fatturato di 44 milioni di dollari. All’apice del periodo d’oro delle “dotcom”, Ua è stata valutata ben 6 miliardi di dollari sul Nasdaq. Nell'agosto dello scorso anno Ua ha chiesto di avvalersi dell'amministrazione controllata essendo incorsa in una serie di difficoltà finanziarie legate, in particolare, ad obbligazioni immobiliari ed ai problemi finanziari di alcuni clienti Allen Timpany, Chief Executive di Vanco, ha dichiarato: "L'acquisizione testimonia chiaramente la nostra intenzione di estendere l'attività negli Stati Uniti - un mercato grande e diversificato dove il nostro modello di operatore di rete virtuale si è dimostrato vincente. Vista l'eccezionale crescita negli Stati Uniti, dimostrata dal recente annuncio del più importante contratto della storia di Vanco, non potevamo perdere l'opportunità di acquistare un’azienda perfettamente complementare. Abbiamo pagato un ottimo prezzo per assicurarci l’acquisizione di questa azienda esclusiva e innovativa. Credo sia un passo in avanti importante ai fini della crescita del business Vanco". L'acquisto è il risultato di un'offerta vincente proposta da Vanco all'asta per la vendita di Ua che si è tenuta a Chicago il 13 maggio scorso. Oltre a pagare 10,1 milioni di sterline (18,7 milioni di dollari) per l'acquisto della società, Vanco ha accettato di saldare tutti i debiti di Ua per un totale di 1,9 milioni di sterline (3,5 milioni di dollari). Il risultato dell'asta era soggetto ad approvazione da parte del tribunale fallimentare di Chicago che, riunitosi in udienza il 20 maggio scorso, non ha posto obiezioni e ha ratificato la vendita. L'offerta di Vanco di 18,7 milioni di dollari (10,1 milioni di sterline al cambio attuale) e l'assunzione da parte della società di debiti per 3,5 milioni di dollari (1,9 milioni di sterline al cambio attuale) contratti da Universal con i propri carrier di telecomunicazione è risultata essere più alta rispetto a quella proposta da un altro partecipante all'asta. L'ammontare dell'offerta è in linea con le aspettative del Board anticipate prima dell'asta. Vanco prevede di riuscire a saldare i debiti con i carrier di telecomunicazioni con una cifra inferiore ai 3,5 milioni di dollari.  
     
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