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Notiziario Marketpress di
Venerdì 10 Giugno 2005
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IL TURISMO DEL VINO CRESCE BENE E IN CONTROTENDENZA
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Prodotto giovane, base solida, buone previsioni di crescita. Questa in sintesi la configurazione del turismo del vino come emerge dal sondaggio sviluppato da CENSIS Servizi in collaborazione con le aziende del Movimento del Turismo Vino. Almeno cinque le valutazioni chiave più impressive: fra gli enoturisti italiani domina il “fai da te” (78%), ma fra gli stranieri contano molto anche le forme di enoturismo organizzato (38%); prevale fra gli italiani il turismo “mordi e fuggi” (80% 1 o 2 giorni), ma il 31% degli stranieri sviluppa questo turismo tematico per almeno per 4/5 giorni; il gruppo dominante di turisti del vino ha un’età tra i 30 e i 50 anni (52%) e una conoscenza media del vino (47%), ma emergono anche tre robuste ali da coltivare (23% di giovani; 31% con redditi alti; 25-30% di curiosi da “educare” e far crescere); la maggioranza degli enoturisti ha una provenienza di prossimità (46% da meno di 100 Km), ma il 23% proviene da oltre 300 Km; tedeschi, austriaci e svizzeri sommano assieme il 63% dei visitatori stranieri; le “strade del vino” hanno un buon livello di apprezzamento (68%) soprattutto per quanto si riferisce a definizione di itinerari e promozione (62%). Buone infine le previsioni per l’anno in corso (presenze in aumento secondo il 44% delle aziende). Dato questo confermato anche dall’andamento delle presenze dei turisti del vino durante lo scorso periodo pasquale (+ 7% italiani + 8% stranieri), in netta controtendenza rispetto al dato generale (-7% italiani, -13% stranieri). In conclusione almeno tre le leve su cui – secondo le aziende del turismo del vino – lavorare e investire ancora: buoni rapporti qualità prezzo, tipicità del prodotto; sviluppo dei brand di azienda e di territorio.
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