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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Giugno 2005
 
   
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  “LA PRESENZA ASSENTE” DI HUSSEIN CHALAYAN LA TURCHIA È ALLA 51° ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE BIENNALE DI VENEZIA  
   
   Roma/Venezia, 13 giugno 2005 – La Turchia è presente alla 51° Esposizione Internazionale d’Arte Biennale di Venezia. L’esposizione “La Presenza Assente” dell’artista Hussein Chalayan, curata da Beral Madra, inaugurata giovedì 9 giugno 2005 all’interno del Padiglione, che si sviluppa tra le spaziose sale della Fondazione Levi. Il Padiglione della Turchia, coordinato da Murat Pilevneli, è patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri di Turchia in collaborazione con L’università Bilgi di Istanbul e ed è sponsorizzato da Banca Garanti e Shop Miles Club, con il supporto di Turquality. L’esposizione verrà aperta al pubblico dal 12 giugno 2005 al 6 Novembre 2005. Il Padiglione della Turchia è alla Biennale di Venezia dal 1991. “Il contenuto del Padiglione rivela anche la complessità della combinazione di modernità, postmodernità e fattori umani in un territorio, come è quello turco, destinato ad evolversi continuamente secondo le differenziazioni politiche, economiche ed ideologiche tuttavia acquistando ad ogni stadio un nuovo impulso ed una nuova visione”. (dichiarazione di Murat Pilevneli) Husseyin Chalayan, artista e designer è nato nel 1970 in Nicosia/lefkosa. Cittadino turco vive a Londra dall’età di 15 anni. Ha frequentato la Central St. Martins di Londra e ha ricevuto il riconoscimento British Fashion Awards come Designer of the Year (2 volte, nel 1999 e nel 2000). Il titolo del suo lavoro “La presenza Assente” è interpretato ed enfatizzato dal suo spirito nomade in cui traspare la ricerca dell’identità, in relazione alla multiculturalità geografica. L’artista usa strutture curvo-lineari, spazi sconfinati e insormontabili vallate. “Chalayan sfrutta a pieno le differenti ideologie con un acuto e nel contempo critico approccio mascherato da creatività e profondo senso estetico senza dimenticare che l’arte è poesia oltre che manifestazione.” (dichiarazione di Beral Madra) Scheda Opera: Genometrici, 2005. Installazione video e figure meccaniche realizzate in uno spazio di circa 10 x 20 m. Il titolo del lavoro di Chalayan estende questo concetto ad una lettura di Lacan del significato e del significante. In questa Biennale di Venezia progetta il suo argomento e tratta l'esito del tantalismo come identita’ D.n.a. E come dintorni territoriali. Egli, introduce l'argomento spiegando come certe identita’ possono o non possono adattarsi a nuove cerchie e generare una ricerca basata sulla narrazione per la sua cross-disciplina di installazione con immagini filmate e con sculture. E’ una seria ricerca dietro ad un prodotto finale in cui il film spiega l'interpretazione del reale e dell'immaginario con una serie di stoffe raccolte e di abiti cristallizati e deformati digitalmente. Un processo di estrazione D.n.a. Di stoffe riunite da gente sconosciuta, un’antropologica valutazione del materiale e sue manipulazioni 3D, tutto trattato tramite la London-soundscape che rivelano l'avvicinamento di Chalayan al dilemma di identita’ dotata di ubiquita’. Www.labiennale.org  www.Labiennaleturkey.org  www.Nuovaicona.org/turkey.html  www.Husseinchalayan.com.tr  
     
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