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Notiziario Marketpress di
Lunedì 13 Giugno 2005
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IL MESSAGGIO LANCIATO DA UNA CONFERENZA È CHE LE REGIONI SONO GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DI UNO "SPAZIO EUROPEO DELL'INNOVAZIONE" |
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Bruxelles, 13 giugno 2005 - I leader dell'Unione, al momento del rilancio dell'agenda di Lisbona per la competitività all'inizio dell'anno, hanno riconosciuto il ruolo centrale che devono rivestire la conoscenza e l'innovazione se l'Europa vuole conseguire i suoi obiettivi ambiziosi. Il problema è tuttavia costituito dal cosiddetto "paradosso europeo", per cui il continente non riesce a convertire la propria eccellenza nella ricerca in nuovi prodotti, servizi e processi innovativi. Se l'Europa vuole avere qualche possibilità di potenziare la propria competitività e di mantenere il proprio modello sociale, occorre trovare una soluzione al problema. In questo contesto, le regioni europee hanno un ruolo chiave da svolgere - un messaggio sottolineato da funzionari della Commissione nel corso della conferenza plenaria della rete Regioni innovative in Europa (Ire), svoltasi a Lubiana, in Slovenia, il 7 e 8 giugno. David White, direttore della direzione Politica dell'innovazione alla Dg Imprese e industria della Commissione, ha riferito agli attori regionali riuniti in assemblea: "L'innovazione non è un elemento di fine processo - non deriva necessariamente dalla ricerca". David White ha proseguito: "L'innovazione riguarda l'interazione tra diversi attori del processo economico - industriali, scienziati, tecnici, investitoti, imprenditori, autorità pubbliche, consumatori e Pmi [piccole e medie imprese]. La politica regionale può creare un ambiente fertile per questo tipo di interazione, e pertanto favorevole all'innovazione", ha aggiunto, prima di far presente che è vero anche il contrario. Uno degli aspetti distintivi della competitività regionale europea è la disparità, ha sottolineato David White, ribadendo che mentre il Pil pro capite delle dieci regioni europee che registrano i risultati più positivi è pari al 189 per cento della media dell'Unione, tale cifra precipita al 36 per cento nelle dieci regioni che conseguono i risultati peggiori. "Eppure il messaggio non è completamente negativo - l'Unione può vantare leader mondiali nel campo dell'innovazione, con paesi come la Svezia e la Finlandia che suscitano l'invidia del mondo [...], mentre molte delle regioni più povere d'Europa presentano anche i tassi di crescita più elevati, pertanto si può parlare di convergenza". Negli ultimi dieci anni, la Commissione si è impegnata non poco per incentivare lo sviluppo dell'innovazione regionale, segnatamente attraverso la rete Ire e la creazione dei progetti Strategia di innovazione regionale (Ris). Di fatto, il giorno prima dell'apertura della conferenza, la Commissione ha avviato 32 nuove iniziative Ris che coprono la maggior parte dei nuovi Stati membri, dei paesi candidati e dei paesi associati. Ciononostante, ha sottolineato David White, "i progetti Ris sono un passo importante, ma sono solo l'inizio, e richiedono l'attuazione di attività supplementari". David White ha usato l'esempio del paese ospite, la Slovenia, che ha sviluppato la strategia di innovazione Slovitts. "Benché molto importante, la strategia da sola non basta. Dovrebbe essere considerata una buona base di partenza per ottenere maggiore appoggio dall'Unione, per esempio dai Fondi strutturali e dai programmi quadro". In effetti, numerosi delegati si sono soffermati sulla transizione dalla creazione di una strategia di innovazione regionale all'avvio effettivo di iniziative concrete volte ad attuarla, una fase considerata cruciale. Il pericolo è rappresentato dal fatto che le risorse necessarie per dare vita a una Ris sono relativamente modeste, mentre la sua attuazione richiede un impegno di gran lunga maggiore in termini di finanziamenti e di risorse umane. "Le strategie di questo tipo andrebbero attuate in maniera dinamica - non si può mai essere soddisfatti e occorre impegnarsi costantemente per migliorare, ed è particolarmente importante che i paesi piccoli pensino in grande", ha aggiunto David White, presentando il boom economico irlandese quale esempio dei risultati che si possono ottenere con la traduzione delle strategie in azioni. Per far sì che lo slancio non venga meno nelle regioni in cui la Commissione ha già finanziato progetti Ris, sarebbe auspicabile assistere a uno spostamento verso l'integrazione transfrontaliera di programmi di innovazione nazionali e regionali, allo scopo di creare ciò che David White ha definito uno "Spazio europeo dell'innovazione". "Non amo molto parlare di 'spazi', ma uno Spazio europeo dell'innovazione è un'esigenza insopprimibile - un'area in cui siano opportunamente fornite le condizioni fondamentali per assicurare l'innovazione". Pur avendo incoraggiato le regioni europee a imparare dai successi e dagli errori reciproci, David White ha tuttavia fatto presente che tentare di copiare pedissequamente i risultati conseguiti da un paese come l'Irlanda non è la soluzione. Alla domanda del Notiziario Cordis su quali lezioni dovrebbero tentare di imparare le regioni, ha risposto: "Vi sono alcune cose che dovrebbero essere fatte da tutte le regioni: sbarazzarsi della burocrazia, garantire che le piccole imprese abbiano accesso alla consulenza e agli aiuti, e sviluppare tecniche per mobilitare i finanziamenti a vantaggio delle società più piccole. In aree come queste ogni regione può imparare qualcosa dalle altre". La futura politica di innovazione regionale della Commissione tenterà pertanto di incoraggiare questo processo di apprendimento collettivo, mediante nuove iniziative quali il Programma quadro per la competitività e l'innovazione (Pci), e la Mutual Learning Platform (Mlp), lanciata di recente, nonché Di proseguire le attività esistenti, compreso il lavoro della rete Ire. In ultima analisi, la riuscita o meno dipende esclusivamente dalle stesse regioni europee e, poiché sul piatto della bilancia vi è la futura competitività dell'Europa, la posta in gioco non potrebbe essere più alta. Http://www.innovating-regions.org/ http://www.Cordis.lu/innovation/en/home.html
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