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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Giugno 2005
 
   
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  EURIPIDE E LE TRAGEDIE FEMMINILI PER LA REGIA DI MARIA STEFANACHE PARTE LA NUOVA PRODUZIONE DELLA REGISTA MARIA STEFANACHE  
   
  Milano, 13 giugno 2005 - Uno spazio, un gruppo di attrici, un testo che si trasforma in materia viva, un pubblico toccato nel cuore e nella mente: questo, secondo Maria Stefanache, deve essere l'essenza di uno spettacolo teatrale, e questo è senza dubbio quello che rappresenta "Euripide e le tragedie femminili". Lo spettacolo, che verrà presentato con una serata ad inviti il prossimo 21 giugno, presso il teatro Sant'andrea di Milano, ma che debutterà poi nella cornice del prestigioso festival "Arlecchino d'Oro" a Mantova il prossimo 5 luglio, è per il pubblico un viaggio introspettivo tra gli istinti ed i sentimenti più profondi degli esseri umani, percorso attraverso quella tecnica carica di energia che è il monologo. La regista, Maria Stefanache, già assistente alla regia di Giorgio Strehler e fondatrice del Centro Produzioni Teatrali di Milano, ha portato avanti un lungo lavoro sulle potenzialità professionali di chi vuol essere attore non casuale, ma facendo della propria "arte" un dono per gli altri e una ricerca in se stesso, puntando sulle proprie energie e sulla propria "umanità". E quali storie sono migliori per realizzare questo progetto se non quelle che sono alla base dei valori della nostra civiltà e cioè i miti greci a cui oggi si ricorre di nuovo, e non a caso, con grande passione, alla ricerca di ciò che si sta drammaticamente perdendo. "Euripide e le tragedie femminili" vuole essere così più attuale che mai, proponendo riflessioni sulla drammaticità della guerra e dei vinti, sulla perdita dell'identità culturale, sul disagio dei diversi, sul dolore e l'orrore profondo per un'infanzia negata e uccisa, attraverso gli occhi e le emozioni di una Medea come di un'Elettra. Uno spettacolo basato sulla forza dell'attore in scena e sull'arte di trasmettere, al pubblico, le vicende delle donne antiche, nelle quali possiamo facilmente riconoscere le donne di ogni tempo, guidate dai loro istinti e i sentimenti umani più profondi.  
     
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