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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 24 Marzo 2004
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MEDIASET NON HA FREQUENZE RIDONDANTI NE' IMPIANTI INUTILI |
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Cologno Monzese, 24 marzo 2004 - In merito ai risultati che sarebbero emersi dalla perizia tecnica commissionata dall'Antitrust, Mediaset fa alcune precisazioni. Mediaset non ha impianti di trasmissione inutili, né frequenze ridondanti. Il numero complessivo degli impianti, superiore a quello di altri paesi, dipende da due fattori. Primo: le caratteristiche orografiche del nostro paese, che richiedono una rete capillare di impianti se si vuole garantire il servizio televisivo anche ai cittadini dei piccoli comuni. Secondo: il numero elevato di emittenti nazionali, al quale bisogna aggiungere seicento emittenti locali. Un unicum in tutto il pianeta. In concreto, nella perizia si afferma che le reti nazionali avrebbero bisogno della metà degli impianti "per arrivare quasi alla stessa copertura attuale". Prediamo l'esempio di Canale 5. I cento impianti maggiori coprono l'80 per cento della popolazione. Per arrivare ad oltre il 95 per cento della popolazione, servono altri 1530 impianti. Ma se si spegnessero gli 800 impianti più piccoli si ridurrebbe la copertura di circa l'1,2 %. Si otterrebbe quindi quasi la stessa copertura attuale, ma con il risultato che centinaia di piccoli comuni non sarebbero più in grado di ricevere i segnali televisivi. Quanto alle frequenze ridondanti, occorre considerare che inevitabilmente l'area di servizio di un impianto e quelle degli impianti adiacenti presentano zone di sovrapposizione. L'estensione di queste zone dipende in larga misura dalla criticità dell'area da servire (orografia del territorio, grado di urbanizzazione, ubicazione dei siti trasmittenti). E' comunque da escludere che l'entità di queste sovrapposizioni sia tale da rendere inutili, e quindi disattivabili senza disagio all'utenza, un numero significativo di impianti delle reti Mediaset.
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