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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Giugno 2005
 
   
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  CINEGLOBALFORUM DISERTORI NELLA GUERRA GLOBAL PER COSTRUIRE RIBELLIONE RASSEGNA CINEMATOGRAFICA 14-17 GIUGNO BOLOGNA  
   
   Bologna, 13 giugno 2005 - “The Take” Alla vigilia della grave crisi economica argentina del 2001, nei sobborghi più poveri di Buenos Aires, trenta operai disoccupati si "organizzano", entrano nella fabbrica dove hanno lavorato, che ora è inattiva, e si rifiutano di uscire. Quello che vogliono è far ripartire le macchine e riuscire a far riprendere la produzione. Questo gesto, The Take, fatto per disperazione e per ovviare alla fame e alla disoccupazione, pone l'accento sul problema della globalizzazione. I lavoratori, senza altre armi che fionde costruite da loro stessi, si barricano nella fabbrica e sfidano da lì dentro i padroni, i capi, i banchieri e quanti si occupano di loro come di unità preposte al lavoro. Titolo Originale: The Take Altri Titoli: La Presa info: www.Nologo.org  www.Nfb.ca/webextension/thetake  “Mare Nostrum” La terra che copre le barre nella fossa comune dei naufraghi non identificati, una donna che piange straziata aggrappata alle sbarre della finestra, una nigeriana violentata da tre italiani alla quale è negato il diritto d’asilo. E poi la bella faccia del vescovo di Lecce Monsignor Cosmo Francesco Ruppi, indagato per peculato, che accoglie gli onorevoli, da D’ Alema a Fini, passando per Casini e Bottiglione, che visitano il lager per extracomunitaridi San Foca, la struttura che chiamano “centro di prima accoglienza” ma che è in realtà è un carcere. Tutte scene da “Mare Nostrum” il film-inchiesta realizzato dal giornalista Stefano Mencherini che mette a nudo l’anticostituzionalità della Bossi-fini. Documento che è stato rifiutato da tutte le televisioni italiane e ha subito numerose censure. Ultima quella imposta dalla giunta comunale leghista di Malo, in provincia di Vicenza, che ha imposto ad una associazione di annullarne una proiezione in un cinema del paese. Info: http://www.Meltingpot.org/articolo921.html  www.Stefanomencherini.org “La Quarta Guerra Mondiale” Dai fronti del conflitto in Messico, Argentina, Sudafrica, Palestina e Corea, da Seattle a Genova, alla “guerra al terrorismo” a New York, in Afghanistan e in Irak, questa è la storia di uomini e donne di tutto il mondo che resistono dall’essere annichiliti dalla guerra. Mentre il nostro immaginario è gravato dalla retorica di una nuova guerra mondiale, raccontata da generali e filmata dalla punta dei missili, la storia degli uomini e delle donne che vivono quotidianamente questa guerra rimane non detta. ”The Fourth World War” raccoglie le voci e le immagini della guerra dai luoghi della guerra. È la storia di una guerra senza fine e di chi ad essa resiste. Prodotto di oltre due anni di riprese all’interno dei movimenti in cinque continenti, la “Quarta Guerra Mondiale” , diretto dal regista di “This is what democracy looks like” e “Zapatista”, prodotto da un network mondiale di media indipendenti è un film globale di un movimento globale. Musica di Manu Chao, Asian Dub Foundation, Mùm, Moosaka, Cypher Ad. Www.bignoisefilms.com    
     
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